James Potter era un mago abile e di grande talento, il suo nome era rinomato tra gli studenti di Hogwarts. Molti lo conoscevano per le sue eccezionali capacità nel Quidditch, soprattutto per la sua infatuazione per Lily Evans, ma tutti sapevano che...
Non ti chiedo di amarmi sempre così, ma ti chiedo di ricordare. Da qualche parte dentro di me ci sarà sempre la persona che sono stasera.
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FASE 4 — MOTIVAZIONE INTENSA
Intenso: estremo e forte o (un sentimento) molto forte. Motivazione: Entusiasmo nel fare qualcosa.
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Catherine e Ivy guardavano a bocca aperta. Un giorno. Avevano perso un giorno nella vita dei Malandrini e di Alexis, e in quelle ventiquattro ore si era scatenato l'inferno. Erano stati trascinate nel parco e, dopo una drammatica ispezione dell'ambiente circostante, i ragazzi procedettero a informarle del loro nuovo problema.
"Non dovremmo dirlo a Silente, allora?" Catherine si esaminò le unghie. "Se si comporta in modo così sospettoso, allora facciamola finita."
"Perché vuoi sempre scappare da Silente? Dov'è il divertimento?" Sirius alzò gli occhi al cielo.
"Sono più una ragazza sicura, veramente." Tirò fuori la lingua in modo infantile, un gesto che Sirius ovviamente ricambiò.
"Ehi Silente, c'è questa ragazza. Sembra malvagia. Espellila." la schernì Ivy, riposandosi pigramente contro l'albero. "Sembra giusto."
Remus sospirò. "Ho un piano." Si tirò ansiosamente le maniche del maglione. "Anche se non mi piace particolarmente. Dovremo infrangere alcune regole e potrebbe essere illegale." Tutti sedettero intorno al ragazzo, la loro totale attenzione concentrata su di lui. Sirius si sfregò le mani con un sorriso malizioso inciso sul viso. "Sembra il mio tipo di piano."
Remus si voltò verso James. "Ci servirà il mantello."
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Lumacorno mormorò soddisfatto tra sé mentre adocchiava alcuni ingredienti da preparare nel comfort del suo ufficio, completamente ignaro della porta che si apriva dietro di lui lentamente. Sorrise mentre teneva una fiala da vicino, ispezionandone il contenuto, e sobbalzò al suono di una sedia che grattava sul pavimento facendolo voltare allarmato, ma scrollò di dosso quella sensazione quando vide che era davvero l'unica persona nella stanza. Il vecchio semplicemente incolpò la sua mente di avergli giocato brutti scherzi.
