• forty four

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Ho amato
le stelle
troppo affettuosamente
per aver paura
della notte

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Perché sta cercando di uccidermi

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Perché sta cercando di uccidermi


Una frase di sei parole che Tom si è ritrovato a leggere più e più volte. Certamente non la risposta che si aspettava dopo aver informato sua sorella che in effetti sapeva dell'esistenza di Jean Belmont e le aveva chiesto perché fosse importante.

Era già domenica sera e, sfortunatamente per Jean, era stata una lunga giornata per Tom. Era stanco e tutt'altro che di buon umore, e proprio quando credeva che fosse ora di chiudere la giornata ricevette la lettera che riuscì a far salire alle stelle la sua irritazione. Quella notte non riusciva a dormire, di questo era certo. Non voleva né aveva bisogno di ulteriori spiegazioni. Le parole di Alexis erano tutto ciò di cui aveva bisogno, al perché o al come si poteva rispondere in seguito. Inoltre non si è preoccupato di avvisare i suoi Mangiamorte, la loro incompetenza gli aveva già causato abbastanza problemi. Si infilò con calma il cappotto e prese la bacchetta prima di uscire dalla sua stanza. Se ne stava occupando lui stesso e, per fortuna, sapeva esattamente dove trovare la famiglia Belmont.

Un fischio echeggiò nelle strade buie e silenziose di Haugh, nell'East Ayrshire, in Scozia. Tom Riddle sembrava calmo e composto, la sua forma si fondeva con le ombre che lo circondavano. Haugh era a non più di due ore di distanza dai terreni di Hogwarts, il che significa che quest'uomo era a breve distanza da Alexis. La compostezza di Tom non cambiò, ma la presa sulla sua bacchetta sì.

I Belmont erano una famiglia purosangue che si atteneva a uno standard più elevato di quanto non fossero in realtà. Né il padre né la madre si erano mai impegnati in un duello, quindi i loro patetici tentativi di impedirgli di raggiungere il loro unico figlio vivente furono inutili. Portò a termine il lavoro in fretta, risparmiando loro l'agonia di doverlo vedere uccidere un altro dei loro figli. Jean, tuttavia, Jean era pronto per un duello. Il ragazzo, alimentato dalla rabbia e ingannato da qualche debole idea di vendetta, osò puntare la bacchetta contro Tom. Le sue mani tremanti e gli occhi lucidi erano tutto ciò di cui Tom aveva bisogno per sapere che sarebbe stata una vittoria facile. Ma non sarebbe stato misericordioso con Jean come lo era con i suoi genitori. Jean avrebbe sofferto e, a differenza della vecchia coppia, Tom gli avrebbe concesso le sue ultime parole.

𝐋𝐈𝐓𝐓𝐋𝐄 𝐑𝐈𝐃𝐃𝐋𝐄, 𝑗𝑎𝑚𝑒𝑠 𝑝𝑜𝑡𝑡𝑒𝑟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora