James Potter era un mago abile e di grande talento, il suo nome era rinomato tra gli studenti di Hogwarts. Molti lo conoscevano per le sue eccezionali capacità nel Quidditch, soprattutto per la sua infatuazione per Lily Evans, ma tutti sapevano che...
quando ti ho visto per la prima volta, ho impiegato ogni grammo di me per non baciarti
quando ho sentito la tua risata per la prima volta, ho impiegato ogni grammo di me per non sposarti
e quando ho incontrato la tua anima, ha preso ogni grammo di me.
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CRISTALLIZZARE
Dare forma definita o concreta.
Remus aumentò il ritmo, facendo del suo meglio per evitare di imbattersi in persone intontite che chiaramente preferirebbero stare a letto piuttosto che dover iniziare la giornata così presto. La professoressa McGonagall aveva un annuncio da prendere che rendeva obbligatorio per il corpo studentesco dirigersi verso la Sala Grande in quelle che potrebbero essere considerate ore disumane per una domenica mattina. La figura abbronzata di una ragazza che si faceva strada in fretta attraverso i corridoi attirò l'attenzione del lupo mannaro mentre si precipitava dietro di lei. "Cat! Catherine!"
La Corvonero si girò sui talloni con un'espressione accigliata che svanì rapidamente quando si rese conto di chi fosse la persona che la chiamava. "Va tutto bene, Remus?"
Corse verso di lei, colmando la distanza tra loro e osservando meglio il suo aspetto scontento. "Tutto bene con te?"
"Sì, sì," si strofinò la fronte, "è solo che stamattina ci siamo svegliati con una brutta sorpresa. Diciamo solo che non ero molto contenta di trovare il nostro dormitorio trasformato in una palude con rane dappertutto. "
Remus si rianimò alla menzione degli animali. "Oh, penso di sapere chi è stato."
"Sì, anch'io," si lasciò sfuggire una risatina ansimante prima di fissare intensamente lo sguardo su di lui. "Allora? Di cosa avevi bisogno?"
"Oh, giusto. Mi stavo solo chiedendo se potessimo fare una chiacchierata?" Chiese con un sorriso nervoso prima di dare una rapida occhiata all'orologio. "Abbiamo tempo da perdere prima che la McGonagall faccia il suo annuncio."
"Certo," annuì lei, un lampo di esitazione che si rifletteva nei suoi occhi che cercava di mettere mascherare con un sorriso. "Fammi strada".
E così fece. Fu così che con il cuore pesante Remus confessò a Catherine quegli stessi sentimenti che aveva condiviso con Alexis, seduto all'ingresso del castello con l'unica persona che una volta aveva considerato l'amore della sua vita, guardando con il cuore che urlava il barlume nei suoi occhi si placava ad ogni singola parola che usciva dalla sua bocca. "So che abbiamo avuto i nostri incontri ultimamente e non posso fare a meno di sentirmi come se ti stessi guidando a fare cose quando in realtà non sono pronto. Non so dove sia il mio cuore e ho bisogno di tempo per capirlo Ma tutto quello che è successo tra noi, ogni parola e ogni bacio, lo intendevo davvero, Catherine. Davvero. È solo che ho bisogno solo— di capire me stesso prima. "
