[protagonista👆]
(In questa storia sono presenti errori grammaticali, provvederò a revisionarla appena possibile.
Grazie e soprattutto BUONA LETTURA!!)"corri, corri" mi gridó contro Aubrey, la mia migliore amica, "non ti lascio qui" approvai.
Tutto intorno a me si dissolse: il vento che mi scompigliava i capelli cessó, la sabbia che mi appannava la vista sparì; guardai le mie gambe...
Di nuovo no: Aubrey senza vita, poggiata su di me, con la testa sulle mie gambe e il busto sul terreno. Una pallottola le perforava la sua testa, la pelle squarciata...cosa le avevano combinato? mi chiesi. Iniziai ad urlare e a piangere disperatamente "NO!! AUBRY TI PREGO...É TUTTA COLPA MIA. NON LASCIARMI!!" la pregai, anche se ormai il suo battito era...inesistente, ormai lei era ufficialmente morta sotto i miei occhi, per colpa mia.
Il respiro aumentó, iniziai a sudare freddo e la testa cominciava a girarmi...ecco in arrivo un'altro attacco di panico, ormai per me erano diventati la mia quotidianità.
Mi svegliai completamente sudata, di nuovo lo stesso incubo, ormai da quella notte erano passati due anni e io ancora non l'avevo superata.
Prima di immergervi nella mia disastrosa vita mi presento: sono Elle Robinson e avevo 19 anni usando la mi vita cambiò.Vi chiedete: ragazza depressa, normale e scazzata? no. Almeno non depressa e normale, che parola buffa, cosa sarebbe realmente normale? E come se non bastasse é un aggettivo che non mi si addice per nulla.
Mio padre era un mafioso e io come lui, mi occupavo soprattutto del settore di falsificazione, ovvero contraffazione dei prodotti è tutt'ora una cosa molto comune, ma devo dire che era davvero una tra le più brave, visto anche la mia ottima preparazione. Ero principalmente nota per i miei quadri, statue e soldi falsi.
Ho mai ucciso in vita mia? Si
Torturato? Palese, era una delle prime cose che si imparavano nel mio settore.
Mia madre era un'alcolista, infatti non era mai presente a casa e, quando c'era o mi alzava le mani addosso oppure mi lanciava le bottiglie vuote sul corpo ricordandomi quanto facessi schifo, ma a me non importava ciò che diceva, anzi non mi importava apparentemente, sinceramente meglio cosí, no?Ero molto bassa vista la mia età(1,60), ho due occhioni azzurri. Tutti si complimentavano spesso per essi, oppure li invidiavano, sapete io cosa avrei voluto che notassero invece? Vorrei che avessero visto che dietro a quel colore azzurro che pervadeva la mia iride, c'era un qualcosa di molto oscuro, più buio della notte e più pericoloso dell'inferno.
Avevo dei capelli color nero carbone, ero abbastanza magra, ma questo derivava principalmente del mio proposito salto di pasti, proprio per questo motivo avevo un viso molto pallido, ma d'altronde il mio incarnato era di un bianco cadaverico.
Avevo un solo tatuaggio: la scritta caos sotto il seno e, per me aveva un grande significato.
Io sembravo forte, ma appunto era solo un apparenza perché non lo ero, avevo una costante paura... paura di me stessa.
Non mi ero mai piaciuta, ne caratterialmente, ne fisicamente.
Mi sentivo così irrimediabilmente sola..
Stava per iniziare un' altro giorno della mia inutile vita.|Drin|
"Non rompere le palle sveglia del cazzo" cercai di zittirla a parole e si, usavo turpiloqui per esprimere il mio dispiacere verso quell'aggeggio, a quei tempi, per me inutile, ma a quanto pare non funzionó.
Mi alzai controvoglia, dal mio comodissimo e amatissimo letto.
Mi recai in bagno, lavai i denti, il viso e mi vestii.Misi una gonna bordeaux, abbinata a una giacca del medesimo colore e una maglia con maniche lunghe nera, era estate ma la mattina io morivo lo stesso di freddo.
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~Caos in person🥀~||Dylan o'brien||
Romance{COMPLETA} /in revisione/ cercate una ragazza normale con una vita monotona?mi dispiace informarvi che siete nel posto sbagliato. La mia vita é tutta incasinata, c'è caos ovunque e io credo di essere 𝒊𝒍 𝒄𝒂𝒐𝒔 𝒊𝒍 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂... Elle Robinso...