capitolo 42

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Come se in un attimo tutto si fermasse,come se quel secondo durasse ore,come se quel tempo non è più ciò che sembra.

Sentii voci,suoni,niente era chiaro<troppi tardi>disse quasi sussurrando Josh,delle persone da dietro li infilzarono una spada nel petto e io urlai come non mai<NOOOOOO!!!JOSH!!!!!!>mi avvicinai a lui gattonando cercando di non farmi vedere.

Tutti stavano combattendo,e io avevo paura perché sapevo molto bene a chi appartenevano quelle truppe/uomini.

Sotto i miei occhi giaceva io mio amico,lo posai sulle mie gambe ed è come se rivivessi un dejavù.

Guardai in basso, e vidi il corpo di Aubrey sulle mie gambe

Lo riguardai e il sangue che li usciva dalla bocca ormai era esagerato,mi guardò e mi accarezzò la guancia<va tutto bene>ed ecco un frase tipica di questo momento,come si fa a dire che va tutto bene se non è così<perché dici questo,non va bene, affatto bene>guardai prima lui e poi gli altri che erano in grave difficoltà<aiutali>disse con molta difficoltà<no-no non ti lasci qui>lui annuì<devi andare>quasi mi supplicò<di a-a  jam-james che lo a-amo>scossi la testa in segno di negazione e piansi<no,no. Glielo dirai tu ok? Tu vivrai e glielo dirai>gli scese una lacrima che io affrettai ad asciugare<vali più di quanto pensi Elle,ti voglio b-bene mostriciattolo...>lo guardai<ti voglio bene anche io J>fu interrotta da qualche singhiozzio<non mi lasciare anche tu ti prego>li supplicai<non arr-rrender->finì l'aria e per la seconda volta una persona a me cara mi lasciò.

Ero a pezzi,era di nuovo tutta colpa mia,lui era morto,avrebbe potuto avere una famiglia oppure una bella vita ma per colpa mia non può.

Gli lasciai un bacio sulla fronte e con delle lacrime lo bagnai ulteriormente,<ti voglio bene,non ti dimenticherò mai.>mi dovetti alzare senza volere per poter aiutare gli altri.

E con ancora le lacrime che rigavano il mio volto bianco,stanco e distrutti dall'accaduto arrivai fino alla mia camera.

Entrai dentro e chiusi la porta.

Sentivo di essere seguita quindi avrei avuto poco tempo per prendere le armi.

Andai nello scaffale e presi pistole e coltelli,come sempre.

Appena mi girai vidi Jeremy con una pistola,quella pistola era fissa sulla mia fronte e iniziai inconsapevolmente a tremare.

<Bene,bene>disse lui sorridendo<ora ti ho in pugno>rise ancora<brutto bastardo tu hai una figlia con mia sorella,mi hai drogata e hai drogato anche lei,pezzo di merda>gli dissi a denti stretti,la sua espressione cambiò totalmente e carico la pistola<ah,ah questo non dovevi dirlo>sembrava un pazzo,o meglio dire un maniaco<sai,tutto questo lo fatto per un unico scopo>disse<per averti>finì<non l'avrai mai>sparò.

Lo colpì dritto in fonte,il suo sangue finì addosso a me e cadde a terra.

Mi buttai anche io a peso morto sul pavimento<ora ci sono io>sentii due braccia circondarmi il corpo<ti amo...>sussurrai,riconoscendo le braccia<ti amo anche io piccola...>mi lasciai andare tra le sue braccia mentre i rumori al piano inferiore cessarono e spero che questo si un buon segno,non c'è la faccio più a combattere,mi sento sopraffatta da tutto e tutti,vorrei solo una pausa.







Spazio autrice
Ho pianto scrivendo,dico solo questo.

Spero di aver trasmesso qualche emozione anche a voi e che la storia vi stia piacendo

Vi amo<3




-Ale🦋

~Caos in person🥀~||Dylan o'brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora