Capitolo 38

822 37 2
                                    

Gli altri se ne vanno al bar, mentre io e Andrew rimaniamo da soli sotto l'ombrellone. Si siede sul telo da mare e io mi siedo di fronte a lui per guardarlo meglio negli occhi. Mi afferra velocemente e mi avvicina a lui, incastrando le mie gambe dietro la sua schiena.

-Era proprio necessario dare il tuo numero a quelli?- mi dice stizzito.

-No... ma volevo. Erano simpatici.-

Alza un sopracciglio.

-Ma se ti guardavano solo le tette e il culo!- esclama a voce alta.

-Prima cosa, abbassa la voce. Secondo, ho trovato dei nuovi amici qui a Miami... dovresti esserne contento.-

Mi guarda con l'espressione di chi è tutto tranne che contento.

Gli appoggio le mani sul petto e mi avvicino di più a lui. Lui si ritrae e tira la testa indietro. Sospira.

-Tu mi stai facendo impazzire.-

Gli afferro il viso e lo avvicino al mio. Lo guardo negli occhi per cercare di capire quello che sta passando, ma vedo soltanto un miscuglio di rabbia e frustrazione.

Abbassa gli occhi sulle mie labbra per qualche istante e poi torna a fissarmi negli occhi.
È bello... e ogni volta che lo guardo mi innamoro sempre di più.

Gli sfioro le labbra con le mie. Mi bacia delicatamente e poi si stacca un po' per guardarmi negli occhi, come per chiedermi se mi andasse bene baciarlo. Queste piccole attenzioni mi fanno venire sempre più voglia di lui.

Mi afferra i capelli in un pugno e mi tira la testa indietro. È eccitante!

-Fatti ridare il numero da quei tipi!- lo dice con il suo solito tono autoritario.

-No!- non voglio cedere... rimango ferma nella mia posizione.

Mi guarda nervoso poi mi bacia, con prepotenza... come stesse marchiando il suo territorio.

Veniamo interrotti dai nostri amici che tornano dal bar.

-Ehi fratello, prenditi una stanza ma non farlo qui.- lo sfotte Noah.

Andrew si altera immediatamente. Gli da fastidio quando ci prendono in giro su questo.
Gli appoggio il viso sull'incavo del mio collo, così che gli altri vedano la sua espressione arrabbiata.

Io rido alla provocazione di Noah ma evito di rispondergli.

-Vi va ragazzi di andare a fare una partita con i nuovi ragazzi?- ma si! peggioriamo le cose. Però devo dire che sembra un buon modo per far arrabbiare Andrew e per farlo cedere.

-Dai andiamo.- mi alzo e lo tiro su, ma lui mi fulmina con gli occhi.

-Scherzi?- ride ironicamente. Faccio di no con la testa.

-Va bene. Noi andiamo, poi raggiungici se vuoi.- lo lascio lì e iniziamo ad avviarci.
Per fortuna sono ancora lì che giocano e Mia gli chiede se possiamo giocare con loro.

-Tu giochi con me!- mi sussurra all'orecchio Andrew mentre mi stringe con troppa forza il fianco e mi attira a lui.

Accenno un sorriso, soddisfatta almeno del fatto che abbia ceduto e sia venuto qui.

Ci dividiamo in squadre e iniziamo a giocare. Ovviamente Andrew appena può coglie sempre l'occasione per marchiare il territorio.
Stiamo giocando praticamente solo noi due e ogni volta che facciamo punto mi bacia e mi da un schiaffetto sul sedere.

Lo guardo che salta e schiaccia la palla dall'altra parte della rete. Sembra che si muova a rallentatore. Lo amo. Profondamente. E posso fare finta quanto voglio ma sono meravigliosamente attratta da lui e francamente spero che ceda lui entro stasera, perché non riesco a resistergli per molto ancora.

Puro Desiderio|| ANDREW JAMES, CHANEL WILLIAMSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora