Capitolo 10

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Entriamo nel ristorante mano nella mano.

-Ehi Andrew. Finalmente!-

Un uomo sulla cinquantina, viene verso di noi e si da una stretta di mano con "il mio ragazzo".

-Lei è Chanel Williams, la mia fidanzata.-

-È un piacere conoscerla signorina Williams. Io sono Edward, lo zio di Andrew.-

Gli do la mano e lo saluto educatamente.

-Ho insegnato io a Andrew tutto quello che sa. Sono così orgoglioso di lui!-

-Zio, non esagerare. Così rovini la mia immagine da cattivo ragazzo.-

Rido e mi appoggio al suo braccio, mentre continuo a tenerlo per mano.
Quindi non ha un padre, se lo ha cresciuto suo zio... quando si fiderà abbastanza di me per raccontarmi tutto, sarò pronta ad ascoltarlo.

Intanto Edward se ne va e vengono incontro a noi una miriade di uomini tutti vestiti eleganti e con lo sguardo cattivo.

Mi sento come se fossi nella tana del lupo. Però ho Andrew al mio fianco e so che non permetterà a nessuno di sfiorarmi neanche con un dito.

Quando tutti gli invitati sono arrivati, ci sediamo ai tavoli. Ci sono molti tavoli rotondi, ognuno da 7/8 posti.
Insieme al nostro tavolo ci sono altre due coppie e due uomini non accompagnati. Prima di sedersi si presentano tutti, ma non ricordo tutti i loro nomi. Conosco solo Edward e la sua compagna, mi pare che si chiami Elena.

-Allora Signor James, ha visto i preventivi per l'edificio che vuole costruire a Singapore?-

-Jake mi ha portato i documenti oggi pomeriggio ma ho avuto da fare e non li ho visti.-

-Si, fai con comodo, tanto quegli investitori vogliono fare affari solo con te.-

Sorrido, orgogliosa di lui.

-Domani faccio organizzare una riunione da Jordan. I tuoi investimenti come vanno insieme?-

-Ho qualche problema con quel terreno a Vancouver. Vorrei parlartene quando hai tempo.-

-Certo. Poi mi spieghi i dettagli.-

-Lei è la tua fidanzata?- chiede un altro tizio senza accompagnatrice.

È seduto vicino a me e sono molto in imbarazzo. Andrew, come se avesse percepito i miei pensieri, mi mette una mano sulla coscia per infondermi coraggio, e ci riesce.

-Si sono la sua ragazza!-

-Potresti prestarmela ogni tanto. Quando ti stufi di lei. Sembra una che ci sa fare.-

Cosa?! Ma come si permette?

-Provaci a dirlo di nuovo e ti spacco la faccia!- dice Andrew.

-Non urlare. Non rovinarti la serata per qualche idiota come lui.- gli sussurro all'orecchio.

-Scusatemi un attimo, ho dimenticato una cosa alla macchina. Andrew mi accompagni un secondo per favore?-

Mi invento la prima scusa che mi passa per la testa per allontanarci.

-Si arrivo.- dice a denti stretti.

Lo prendo per la mano e incrocio le mie dita alle sue.
Arriviamo all'auto e mi appoggio alla portiera sulla parte del conducente.

Lui schiaccia il mio corpo con il suo. Mi bacia. Ha bisogno di sentirmi sua. Lo avvicino ancora di più a me. Mi prende la gamba destra e la porta sul suo fianco. Mi massaggia la gamba, la coscia e l'intento coscia. So dove vuole arrivare.

Puro Desiderio|| ANDREW JAMES, CHANEL WILLIAMSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora