Capitolo 39

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Mi appoggio al suo petto e mi rilasso. Mi avvolge con le sue braccia possenti.
Con le dita, mi stuzzica i capezzoli, mi accarezza la pancia e poi scende sulle cosce. Istintivamente allargo le gambe, delicatamente, per evitare che l'acqua esca dalla vasca.
Sento il suo membro indurirsi dietro la mia schiena.
Inizia a stuzzicare la mia intimità, tiro la testa indietro e mi reggo alle sue gambe.
Mi penetra con un dito, poi con due. Muove le dita dentro dì me mentre con l'altra mano mi sfrega il clitoride.
Mi fa girare la testa questo ragazzo!
Ansimo e lancio un grido quando mi mozzica d'improvviso l'orecchio.
Vengo con le sue dita ancora dentro dì me.

-Ora tocca a te.- gli sorrido maliziosa.

Mi giro e mi appoggio sulle ginocchia. Lui anche si tira su e mi guarda compiaciuto. Ho il suo membro proprio davanti la mia faccia.

Cazzo com'è duro!
Gli solletico la punta con la lingua e poi lo prendo in bocca.
Con una mano mi afferra i capelli e mi spinge la testa contro dì lui. Lo succhio e lo mordo leggermente con i denti.
Mi viene subito in bocca e mando tutto giù.

Mi afferra dai fianchi e mi fa girare di nuovo. Mi reggo con le mani al bordo della vasca. Mi allarga da dietro le gambe, mi stuzzica di nuovo il clitoride e poi mi entra dentro da dietro.
Oh mio dio! Mi manca il respiro. Stringo talmente forte il bordo della vasca che le mie nocche sono diventate bianche.

Mi tira i capelli all'indietro e si spinge con forza dentro di me. È maledettamente eccitante.

-Vieni per me, piccola.- e dopo altre due spinte veniamo insieme.

Mi giro, ancora ansimante, e mi sdraio sotto di lui.
È così imponente visto da qui.

Mi afferra i polsi e me li lega dietro la testa con il tubo del doccino dell'acqua.
Si posiziona tra le mie gambe e mi penetra di nuovo.

-Cazzo!- inarco la schiena di scatto.
Appoggio una gamba sul bordo della vasca per lasciargli più spazio.

Mi stringe con forza un seno mentre si spinge dentro di me con prepotenza.
Quando sto per raggiungere di nuovo l'orgasmo esce da me.

Lo guardo frustrata.
Mi fa appoggiare entrambe le gambe sui bordi della vasca e mi alza il sedere fin sopra l'acqua. Mi appoggio sui gomiti per non scivolare e lui mi regge da sotto. Ha la mia intimità perfettamente in bella vista.

Con la lingua inizia a torturarmi il clitoride. Mi mozzica e mi lecca tutta.
Mi lascio andare ad un urlo liberatorio. Mi cedono le gambe.

Si sdraia di nuovo dentro l'acqua. Mi posiziona su di lui ed entra di nuovo in me. Questa volta sono io a comandare però.
Con le mani mi avvolge il sedere e mi spinge contro di lui. Mi appoggio alla vasca e mi inizio a muovere sempre più veloce.
Raggiungo l'apice per l'ennesima volta urlando il suo nome. Rimango seduta su di lui, sentendo tutto il suo membro dentro di me.

Gemo ancora ad alta voce mentre lui sta cercando di riprendere fiato. Mi stringe i fianchi con le mani e mi fa muovere su di lui.
Mi lega di nuovo i polsi dietro la schiena, stavolta più forte.
Si gira e prende da sotto l'asciugamano un vibratore.
Me lo appoggia sui capezzoli. Tutto il mio corpo inizia a tremare. Me lo passa sulla pancia e poi va sotto sul clitoride.

Il mio corpo è percorso da mille stimoli e vibrazioni. Provo a sciogliermi i polsi ma non ci riesco e questo mi fa eccitare ancora di più, se mai fosse possibile.

Si spinge dentro di me mentre continua a tenere il vibratore sulla mia intimità.

-Oh. Mio. Dio.- sento ogni parte di me andare a fuoco. Urlo per il piacere.

Sono esausta. Andrew spegne il vibratore e lo rimette dietro. Mi scioglie i polsi e mi lascia libera.
Mi sdraio contro il suo petto.

-Mamma mia! Non mi hai mai scopato così!- gli sussurro con quel poco di voce che mi è rimasta.

Puro Desiderio|| ANDREW JAMES, CHANEL WILLIAMSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora