Capitolo 3

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Me la prendo con comodo. Finisco il latte, mangio il cornetto e solo dopo aver finito tutto mi alzo. Chiedo a Jake dov'è il suo studio e lui mi indica la direzione. Seguo un corridoio e vado dall'altra parte della casa. Busso alla porta e aspetto che mi dice che posso entrare.

-Entra!-

La sua voce è dura e mi mette una specie di "paura".
Abbasso la maniglia e dopo aver preso aria, entro nella stanza.
Lui è seduto sulla sua poltrona dietro la scrivania. È girato di spalle e non vedo la sua espressione. Credo sia arrabbiato ma non ne capisco il motivo dato che sono io quella che è stata rapita.

Rimango impalata davanti alla porta aspettando che mi dica il motivo per il quale mi ha voluta qui, in questa casa e con lui.
Si alza di scatto dalla sedia e sobbalzo. Con due passi è arrivato davanti a me.

-Ascoltami bene. Tu starai qui finché io lo vorrò, quindi comportati bene e ubbidiscimi.-

Ma che sono un cane che devo ubbidire al padrone?!

-Io non starò ai tuoi ordini. Quindi faresti meglio a lasciarmi andare!-

Parlo a denti stretti, mi sta facendo arrabbiare. Ma chi si crede di essere questo qui!?

-AHAHAHA. Ti pare che ti ho fatto arrivare fino a qui solo per lasciarti andare dopo un'insulsa minaccia?-

-A me non me ne frega niente di te! Io voglio solo tornare dalla mia famiglia!-

Io ormai sto urlando e lui sta stringendo i polsi per trattenersi. Gli si stanno gonfiando tutte le vene sul braccio.
Fa un respiro profondo e poi parla.

-Starai qui che ti piaccia oppure no. La tua famiglia la sentirai solo quando sono abbastanza sicuro che non scapperai da me.-

-Perché mi hai voluta qui?-

-Perché voglio te!-

-Ma se neanche mi conosci. Ti sei svegliato una mattina e hai pensato "bene oggi la rapisco"?-

-No, ti ho visto e controllato per un mese e ho scelto il momento buono per prenderti.-

-Cosa?! Non puoi avermi seguito per un mese! E comunque io ho un ragazzo, una famiglia e degli amici. Non posso stare per sempre qui con te!-

Appena ho detto "Io ho un ragazzo" il suo respiro è aumentato e sta stringendo i pugni un'altra volta.

-Beh, Nathan Riggs non sarà più un problema. Mia è al sicuro e non sa niente di ciò che è successo alla festa. La tua famiglia crede che sei partita per una vacanza da sola e che non sai quando tornerai.-

-Che significa che Nathan non sarà più un problema? Che cosa gli hai fatto?-

La mia voce si sta incrinando e riesco a stento a trattenere le lacrime.

-Significa che finché starai qui non gli succederà niente.-

Non possono fargli del male, non a lui! Non ha mai fatto del male a nessuno. Non se lo merita tutto questo.

-Bene, devi promettermi che lo lascerai andare e che non gli accadrà nulla se io resterò qui.-

-Va bene. Vedremo come ti comporterai per queste due settimane.-

Sto per uscire dalla porta ma prima mi giro per dirgli un'ultima cosa.

-E sappi che non ti renderò la vita facile!-

-Non mi aspettavo altro.-

-E te la farò pagare anche per i miei vestiti che hai buttato senza motivo!-

Puro Desiderio|| ANDREW JAMES, CHANEL WILLIAMSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora