Capitolo 2

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Ci sono una decina di uomini con la pistola puntata verso i miei "amici"! Alcuni passano tra i ragazzi e ogni tanto si fermano ad indicare qualche ragazza. Uno di loro gira lo sguardo verso di me e fa un sorrisetto malato.

-Credo che sia proprio lei quella che il signore vuole. Corrisponde alla descrizione.-

Me? Perché proprio io? E poi quale signore?!
Mentre l'uomo sale le scale verso di me, Nathan mi fa scudo con il suo corpo, ma il signore con la pistola non ci mette tanto a dargli una botta il testa e a farlo svenire.

-NO! Nathan!!-

Lui e gli altri uomini armati trascinano me e le ragazze in un furgoncino nero. Mi legano i polsi dietro la schiena, le caviglie e mi mettono un fazzoletto intorno alla bocca per evitare che io urli, anche se siamo in un luogo deserto e non credo che qualcuno verrà ad aiutarci.

L'unico pensiero che mi solleva è sapere che Mia non è tra noi. Non l'ho vista neanche in salotto ora che ci penso, e neanche Luke. Spero tanto che quei due riescano a mettersi insieme una volta per tutte.
Un odore di sudore mischiato ad alcool mi invade le narici.

Viaggiamo per un tempo che sembra interminabile poi l'auto si ferma per qualche istante. Sento degli sportelli aprirsi e poi richiudersi. Due uomini vengono ad aprire il cofano, dove ci tengono rinchiuse in 4. Le altre sono in altri furgoncini.

Si avvicinano con delle siringhe e iniziano a iniettarci un liquido nel collo una ad una. Uno di loro, capelli biondi e occhi marroni, si avvicina a me per riservarmi lo stesso trattamento ma un collega, prontamente lo ferma.

-No Drake, non lei-

Si allontana e iniziano a caricarsi le ragazze di peso per farle scendere ma non so dove le porteranno dato che mi richiudono subito lo sportello, lasciandomi lì da sola, al buio, con mille domande e zero risposte. Prima di lasciarmi rinchiusa però il tizio che mi ha "salvata" prima mi squadra e fa per dire qualcosa.

-Lui ha altri programmi per te bambolina.-

In che senso altri piani? Non sono sicura di voler andare con le altre ma nemmeno di rimanere da sola. Chi è Lui? E che cosa vuole da me?! E sopratutto perché mi ha rapito? Sarà un mafioso?!
Ripeto: Mille domande e Zero risposte.

Dopo una mezz'ora lo sportello si riapre e lo stesso uomo di prima mi prende per un braccio e mi fa scendere dal furgone. Mi guardo intorno e siamo in una pista di atterraggio aereo. Ma cosa ci faccio qui? Vogliono portarmi via dal paese?

Delle altre ragazze nessun segno. Prima che possa dire qualcosa o urlare per chiedere aiuto, mi inietta qualcosa nel collo e mi sento mancare.
Sbatto le palpebre più volte per capire dove mi trovo. Ci sono degli sedili di pelle marroni, due divani con un tavolo nel mezzo. Sono legata con delle cinte strette.

-Dove mi trovo?-

Nessuno mi risponde. Continuo a guardarmi intorno e vedo dei piccoli finestrini. Ora capisco... sono su un aereo. Aereo... la pista di atterraggio... l'uomo che mi fa scendere dal furgone. Cazzo! Ora mi ricordo. Mi hanno rapita questi bastardi! Inizio ad urlare e qualcuno mi tappa la bocca con una mano. Alzo gli occhi e vedo quel pervertito che mi ha rapito. Cosa vuole? Stuprarmi? Uccidermi? Vendermi? Gli mordo una mano così che me la leva da davanti la bocca. Fa una risatina malata.

-Piacerai molto al signore.-

-Ma quale signore?! Io non voglio piacere proprio a nessuno!-

-Beh bambolina. Qui non sei te a decidere... ed inizia ad abituarti che dopo che ti avrà avuta non ti lascerà andare così facilmente!-

-Dove mi state portando?- Non voglio andare da nessun posto che non sia casa mia!

-Ah no?! Beh, te lo ripeto, non sei te a decidere. E tanto per non sembrare antipatico te lo dico, stiamo andando in Sicilia a prendere il Signore e poi andremo in Russia.-

Puro Desiderio|| ANDREW JAMES, CHANEL WILLIAMSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora