Capitolo 2 ~ Verbena

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"Cassandra vieni siamo qui" sento una voce chiamarmi e vedo Caroline ed Elena sedute al tavolo con un'altra ragazza.
"Ciao ragazze, scusatemi per il ritardo"
"Non preoccuparti, anche noi siamo appena arrivate" dice Elena.
"No, non è vero" aggiunge Caroline con un sorrisetto malefico, ma in quel momento Elena le tira una gomitata.
"Ciao io sono Bonnie" dice l'altra ragazza che non avevo mai visto.
"Cassandra" dico porgendole la mano e sedendomi accanto a lei.
Ordiniamo la colazione e parliamo, soprattuto io e Bonnie.
Proprio mentre sto per finire la mia brioche Stefan si avvicina al tavolo ed Elena spalanca gli occhi terrorizzata. "Scusate per l'interruzione ragazze... Cassandra puoi venire con me un momento per favore?"
A quelle parole lo fulmino con lo sguardo, cosa di "Non voglio avere nulla a che fare con te" non gli era chiaro?
Elena ha un'espressione delusa e Caroline la guarda come per dire: "Io te l'avevo detto"
"Devo proprio?" chiedo a Stefan innervosita.
"A dire il vero sì, è urgente" noto che ha un'aria preoccupata.
"Scusatemi solo un secondo ragazze" e mi alzo dalla sedia.

"Che cosa vuoi?"
"Ascolta lo so che l'ultima cosa che vorresti a questo mondo è parlarmi, ma è davvero urgente e tu sei l'unica che può aiutarmi"
Sbuffo e replico: "D'accordo forza, parla"
"Damon è tornato" quando Stefan pronuncia quella frase quasi mi ingozzo con il frullato che sto bevendo.
"Cosa?! Quando?" chiedo preoccupata, quando c'è Damon di mezzo le cose non vanno mai bene.
"Ieri sera, sono tornato a casa e ho trovato un ragazzo con la gola squarciata nel vialetto"
"Ma è forse impazzito? Se ci scoprono siamo finiti"
"Lo so, è per questo che ho bisogno del tuo aiuto per catturarlo"
"Va bene, oggi pomeriggio a casa tua?" "Contaci, sono certo che gli farà piacere vedere una vecchia amica"
Mi volto per andarmene ma aggiungo: "Sai, dovresti chiedere ad Elena di uscire, la guardi come se volessi sbranarla"
"Beh è complicato" aggiunge guardandola da lontano.
"Un vampiro che si fa problemi ad uscire con una ragazza? I tempi sono decisamente cambiati"
"Ci vediamo oggi pomeriggio" e se ne va senza aggiungere nulla.

"Sono tornata ragazze"
"Tu conosci quel ragazzo?!" chiede Caroline notevolmente stupita.
"Sì...?"
"E siete amici?" chiede Elena.
"Più che amici direi vecchi conoscenti, non andiamo granchè d'accordo"
Bonnie sorride ad Elena che fa lo stesso.
"Non è che forse a qualcuno piace il caro vecchio Stefan Salvatore?" chiedo incuriosita ad Elena.
Lei non risponde nulla ma diventa rossa come un pomodoro.
"Forza, andiamo in classe" dice Bonnie trascinando con sè Elena.

"Stefan!" dico bussando con forza alla porta di casa Salvatore che è rimasta identica negli anni.
Mi apre un uomo riccio con i capelli biondi striati di grigio, non l'ho mai visto prima.
"Cerchi Stefan?" mi chiede quest'ultimo.
"Sì... lei chi è?"
"Sono Zach Salvatore, lo zio di Stefan, accomodati pure, io vado a chiamarlo"
Entro in casa e noto che negli anni è rimasto tutto invariato, è tutto esattamente uguale a 90 anni fa quando... no basta, non devo pensarci più.
Percepisco una presenza alle mie spalle, mi volto e noto un ragazzo con i capelli neri come la pece, gli occhi azzurri come il cielo ed il sorriso sul volto.
"Da quanto tempo" dice lui.
"Damon" dico freddamente e con disprezzo.
"Cos'è questo entusiasmo? Non sei felice di rivedermi?"
"Qualche decennio fa probabilmente lo sarei stata, ora ne avrei fatto volentieri a meno"
"Ouch, cos'è tutta questa cattiveria? Non è da te, Cassandra" pronuncia il mio nome con voce calda e profonda.
"Vedi Damon, la gente cambia"
"Ne sono sicuro, ora scusami ma come ogni padrone di casa che si rispetti devo andare ad aprire la porta all'affascinante creaturina indifesa che aspetta ansiosamente all'ingresso" Io non capisco di cosa parla, ma lo comprendo nonappena Damon spalanca la porta e ci trova Elena.
"Elena?! Che ci fai qui?!"
"Beh, credo che mi risparmierò questo patetico spettacolino e andrò a divertirmi un po', è stato bello rivederti Cassandra"
Non degno Damon nemmeno di uno sguardo, ho ancora gli occhi fissi su Elena.
"Allora mi vuoi dire cosa stai facendo qui?" le chiedo.
"Io... io volevo vedere Stefan"
"E quindi mi hai seguita per vederlo e scoprire dove abita?"
"Io... sì l'ho fatto, non so spiegarti... da quando l'ho visto non riesco a smettere di pensarci; penserai che sono pazza"
"No Elena, non sei pazza, Stefan fa questo effetto a molte ragazze, ma ora sono costretta a chiederti di andartene, lo dico per il tuo bene"
"Cosa? Perchè mai dovrei andarmene?"
Non vorrei soggiogarla, ma è l'unico modo per farla stare al sicuro.
La guardo neglio occhi e le dico: "Ora tu te ne andrai via di qui perchè hai molto da studiare"
"Cassandra di che stai parlando? Io non devo studiare"
In quel momento entra Stefan: "Cassandra stai perdendo il tuo tempo, è sotto l'effetto di verbena, gliel'ho data io"
"Fantastico! Ci mancava solo questa!" dico gettandomi sul divano.
"Verbena? Di che state parlando ragazzi?" chiede Elena confusa.
"Ti prego dimmi almeno che gliel'hai messa addosso e non l'ha in circolo nel sangue"
"Hai una domanda di riserva?"
"Ottimo! Così ora dobbiamo anche aspettare che la verbena finisca il suo effetto per poterla soggiogare, e intanto Damon andrà ad uccidere altre persone"
"Damon? Uccidere? Voi due siete completamente pazzi, io me ne vado" Con un semplice gesto della mano blocco tutte le uscite: "Mi spiace Elena, ma questo non posso proprio lasciartelo fare" e la faccio addormentare così che non faccia più domande e che si risvegli quando la verbena avrà terminato il suo effetto.

Vampire Witch: The ShamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora