Vampire Witch: The Shaman

Capitolo 3 ~ Sangue

"Credo che l'effetto della verbena sia finito" dice Stefan alzandosi dalla poltrona.
"Bene... sai che anche tu sei un vampiro, no? Hai anche tu il potere di soggiogarla"
"Vero ma tu sei uno sciamano, sei più potente"
"Non è vero Stefan, tu vuoi che sia io a farlo perchè altrimenti ti sentiresti in colpa; questa ragazza ha qualcosa di speciale, lo percepisco, devo solo capire cosa"
"Te lo dirò io a tempo debito, prometto"
"Uff, sai che me ne faccio delle tue promesse; ho smesso di crederci molto tempo fa"
Detto ciò mi alzo e soggiogo Elena perchè dimentichi tutto e vada a casa, nonostante io non abbia mai perdonato Stefan costringerlo a sentirsi in colpa è troppo cattivo, persino per me.
"Bene, ora che abbiamo sistemato il problema Elena dobbiamo trovare Damon" dico sedendomi ad un tavolo.
"Ottimo, come pensi di fare?"
"Farò un incantesimo di localizzazione, dammi la mano"
Lui mi guarda confuso per un momento, così replico: "Non è una manifestazione d'affetto Stefan, siete fratelli, mi serve il tuo sangue" chiarita la situazione mi porge la mano, io gliela ferisco con del legno e spremo il suo sangue sulla mappa presente sul tavolo.
Recito l'incantesimo ed il sangue di Stefan dapprima si compatta in una grande chiazza cremisi per poi spostarsi irregolarmente sulla carta.
"Si trova al Grill" dico sorpresa.
"Avrei dovuto immaginarlo, grazie per l'aiuto Cassandra" dice sparendo fuori dalla porta.
Una me incredula gli si para davanti molto velocemente e dice: "Credi davvero che affiderò il compito di catturare un pazzo omicida a te? Scordatelo, vengo anch'io"

Entrando al grill la scena che mi si presenta davanti è surreale, ci sono almeno una ventina di persone a servire ed adorare Damon che se ne sta tranquillamente seduto su una seggiola a bere.
"Egocentrismo portami via Damon, cavolo sei proprio cambiato rispetto a come ti ricordo"
"Potrei dire lo stesso di te Cassie, prima eri una spietata assassina doppogiochista, guardati ora"
"Beh Damon, sono cambiata, ma nonostante ciò io non corro mai il rischio di cadere in un clichè, ma a quanto vedo non si può dire lo stesso di te"
"Ti piacerebbe" e in un attimo si alza e prova a bloccarmi la schiena.
Io per tutta risposta chiudo leggermente la mano e mi concentro, così Damon finisce accasciato a terra in preda al dolore.
Per finire Stefan entra e lo mette k.o. con una siringa piena di verbena.

Stefan
Riportare a casa Damon e rinchiuderlo nei sotterranei non è stato affatto semplice, senza l'aiuto di Cassie non ce l'avrei mai fatta, Damon si nutre di sangue umano, il che lo porta automaticamente ad essere molto più forte di me.
La mia testa è un tumulto di sensazioni e pensieri diversi.
Penso ad Elena e a quanto dannatamente le somigli, non potevo far altro se non avvicinarmi a lei e cercare di conoscerla.
Penso a Cassandra e a tutto il male che le ho fatto in passato, per questo mi faccio schifo, lei mi odia e ne ha tutte le ragioni ma senza di lei non riuscirei a proteggere questa città.
Ed infine penso a Damon, il fratello che anni fa ha giurato di farmi passare un'eternità di sofferenze e che, a quanto pare, ha deciso di mantenere la sua promessa a tutti i costi.
E poi ci sono io, Stefan Salvatore, un vampiro redento accecato dall'amore e dal pentimento.

Caroline
Non riesco a non pensare a quel ragazzo con gli occhi blu del Grill, gli è bastato uno sguardo per conquistarmi, il che è strano.
Quello che conta ora, però, è che ogni singola cellula del mio corpo mi sta dicendo di assecondare ogni suo desiderio e, non so perchè, ma sono sicura che lo farò.

Elena
Sto tornando a casa, non so esattamente da dove, sono in uno stato di totale confusione. Perchè ero al parco vicino alla scuola? E soprattutto, perchè non ne ricordo il motivo?
Mentre torno a casa, però, vengo distolta da questi pensieri nel momento in cui vedo mio fratello scambiarsi qualcosa con Vicky Donovan in una vietta vicino al Grill. -Adesso basta!- penso infuriata e mi dirigo verso Jeremy.
"Fai sul serio Jeremy?!"
"Elena che vuoi?" dice mio fratello scocciato guardando la sua ragazza o qualsiasi cosa sia per lui andarsene in fretta.
"Cosa hai dato a Vicky?"
"Niente di che, era soltanto qualcosa per risollevarle il morale"
"Oh, quindi ora hai inziato a spacciare?! Oltretutto alla sorella di Matt che, per inciso, è ancora il mio ex-ragazzo che non mi parla?!"
"Sei troppo esagerata" si libera dalla mia presa e cammina verso casa, con la voglia di vivere che aveva un tempo svanita completamente sotto il macigno del dolore.

Bonnie
Non riesco a smettere di pensare alle parole della nonna, "Sei una veggente Bonnie".
Quello che più mi spaventa è che, se prima avessi potuto pensare che fossero tutte sciocchezze, ora potrei iniziare a crederci davvero.

Matt
Camminando per il bosco vedo uno spettacolo orripilante davanti a me.
Stesa a terra del tutto priva di conoscenza c'è mia sorella sanguinante, che cosa le è successo? Ma soprattuto, che cosa l'ha ridotta così?