Capitolo 11 ~ La libertà di Caroline

211 6 0
                                    

Cassandra
Mi sveglio a casa di Elena, ieri sera Stefan mi ha chiamato per chiedermi di dormire da lei; e così ho fatto.
Il piano della giornata è cercare di liberare Caroline dall'influenza di Damon ed è più facile a dirsi che a farsi.
Mi vesto cercando di non svegliare nessuno e lascio la casa di Elena, mentre richiudo la porta trovo Stefan fuori che mi aspetta.
"Buongiorno" dice.
"Buongiorno, come sapevi che sarei uscita ora?"
"Esci sempre alla stessa ora Cassie" dice ridendo.
"Beh... probabile" dico sorridendo debolmente.
"Dunque, Damon è a casa che dorme quindi possiamo liberare la mente di Caroline dalla sua influenza"
"Perfetto, ma dov'è Caroline?"
"Credo sia a casa sua"
"E come pensi di farti aprire? Mi odia!" Dico.
"Odia TE, ma ad una festa mi ha praticamente detto che le piaccio"
"Questa tua abilità da rubacuori è molto utile Stefan" dico soddisfatta salendo in macchina.

Arriviamo davanti ad una casa: "Come sai che è questa?" Chiedo.
"Caroline è la figlia dello sceriffo... sto indagando sul consiglio di Mystic Falls perché credo che sappiano dei vampiri"
"Peggio di uno stalker, in futuro ricordami di non farti mai arrabbiare"
Stefan ride e bussa alla porta.
Le apre una bella donna di mezza età.
"Si?" Chiede.
"Salve sono... un amico di Caroline, sono passato per riferirle alcune cose"
"Oh... beh Caroline non è in casa, dovrebbe essere rimasta a dormire da Elena"
"Davvero? Grazie andrò a cercarla là" dice mentre la madre di Caroline ci chiude la porta in faccia.

"Credo sia palese che Caroline non è da Elena" dico scoraggiata risalendo in macchina.
"Già... non puoi fare un incantesimo di rintracciamento?"
"Potrei se avessi il sangue di un famigliare di Caroline e un oggetto di sua proprietà... peccato che non ho nessuno dei due"
"Quindi che si fa?"
"Io proverei a controllare a casa tua"
"Ma c'è Damon"
"Appunto! È proprio per questo che penso che Caroline sia lì"

Entro in casa Salvatore e Stefan rimane fuori aspettando di sentirmi parlare con Damon per poter entrare e prendere Caroline.
Salgo le scale ed entro in camera di Damon, ricordo ancora bene dov'è.
Nonappena varco la porta un senso di vuoto mi pervade, quasi come una sensazione di nostalgia.
Guardo il letto, ma noto che è vuoto.
-Dove sei Damon?- penso.
In un'attimo ricevo la risposta, sento dei fischi provenire dal bagno.
-Mi tocca anche entrare in bagno- penso sbuffando.

"Chi c'è?" Chiede Damon sentendo dei rumori.
"Sono io" dico entrando in bagno.
"Ma che sorpresa! Cos'è sentivi la mia mancanza? Non è esagerato introdursi in bagno?" Dice col suo solito sarcasmo.
"Fidati Damon, avrei evitato molto volentieri di entrare mentre ti stai facendo un bagno rilassante"
"Se proprio non ti importa non ti dispiace se esco vero? Improvvisamente mi sono stufato della vasca..."
Mi volto dall'altra parte sbuffando.
"Hai finito o no?" Dico spazientita dopo dieci minuti.
"Si ma... mi sono accorto di aver scordato i vestiti in camera... ho solo le mutande"
-Sì come no- penso sempre più nervosa.
"Senti Damon, quando ti sei vestito vieni in corridoio, dobbiamo parlare"
Dico uscendo dalla stanza.

Subito dopo Damon esce: "Dimmi" dice sorridendo.
"Senti, puoi lasciare in pace Elena? Lei è innocente, non hai il diritto di rovinare la vita a lei e a Stefan" dico trovando una scusa.
"Tutto qui? Ed io che pensavo che volessi farmi qualche rivelazione scioccante"
"Ci puoi pensare? Varrà pur qualcosa il fatto che te lo chieda io"
"A dire il vero no, e non credo che ci penserò. Ogni cosa che può rendere triste mio fratello è sempre molto allettante. Ora se vuoi scusarmi torno al mio bagno, tanto credo che tu conosca la strada"
Mi volto freddamente senza nemmeno salutarlo, e senza accorgermene una lacrima riga la mia guancia.

Stefan
"Sei arrivata finalmente" dico andando incontro a Cassie nel vialetto di casa mia.
"Si" risponde lei in modo strano.
"Tutto bene?"
"Si... allora l'hai trovata?"
"No" rispondo.

Damon
"Biondina? Dove sei? Sono molto affamato" Dico andando da Caroline che si trova in camera di Stefan.
"Caroline ho fame, vieni"
Affondo i canini nel suo candido collo e poi la soggiogo.
Cassie non me l'ha data a bere, era ovvio che avesse qualcosa in mente, non è mai stata brava a mentire.


Vampire Witch: The ShamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora