Capitolo 14 ~ Vendette, lutti e verità

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Cassandra
Mi sveglio nella mia stanza e per un attimo dimentico tutto ciò che è successo ieri sera, ma questa sensazione di pace non dura molto.
Una parte di me è completamente distrutta per la morte di Lexie, lei è stata importantissima in un periodo difficile per me ed ora sapere di averla persa mi fa male, e non oso immaginare come possa stare Stefan, decido di andare da lui.

Entro in casa e mi dirigo in cucina e trovo Stefan che beve tranquillamente un caffè.
"Buongiorno Stefan" dico stranita.
"Ciao Cassie, ti dò subito un'ottima notizia, Damon non sarà più un problema"
"Cosa?! Non dirmi che l'hai ucciso"
"No, non avrei mai potuto! Anche perché bevendo sangue animale sono debole.
Gli ho iniettato della verbena e l'ho chiuso nel sotterraneo" non so perché ma una parte di me è sollevata a questa notizia.
"Perfetto vado"
"A fare cosa?"
"A fare qualche domanda al tuo odioso fratello"

"Dolor!" Uso questo incantesimo sia per svegliarlo che, perché no, per vendicarmi un po'.
"Diamine è mattina!" Dice lui sopraffatto dal dolore.
"Dunque Damon, spiegami come hai intenzione di riportare in vita Katherine"
"E tu come diavolo fai a saperlo?!"
"Non rispondere ad una domanda con un'altra domanda"
"Pensi davvero che te lo dirò?"
"Se non vuoi continuare così direi che ti conviene"
"Allora puoi continuare all'infinito, riportare in vita Katherine è l'unica cosa che mi renderebbe felice, perciò aspetta pure"
"Beh se è un'assassina psicopatica a renderti felice... io mi farei qualche domanda, torno dopo. E se sento dei rumori vengo giù e te la faccio pagare cara" dico uscendo infastidita dal seminterrato.

Elena
Vedo Cassandra salire le scale furibonda.
"Cassie che è successo?"
Lei mi fa cenno prima di fare silenzio e poi di aspettare.
La seguo in cucina, apre il lavandino e fa scorrere l'acqua.
"Ok, ora possiamo parlare, c'è Damon sotto e potrebbe sentire"
"Vero, dunque, chi sono questi originali?"
"Giusto... gli originali sono i primi vampiri della storia, sono stati creati con la magia e per questo hanno qualche capacità in più..."
"Tipo?"
"Non possono morire, possono soggiogare i vampiri e ovviamente sono molto più potenti"
"Un nuovo problema, insomma"
"Dipende... Elia è un uomo d'onore, il suo unico interesse è proteggere le persone che ama... il problema in questo caso è che anche lui vuol riportare indietro Katherine"
"Katherine? È come mi ha chiamata Elia"
"Si... si sarà semplicemente sbagliato, tu e Katherine vi assomigliate un pochino"
"D'accordo... e gli altri originali?"
"Beh, Rebekah è una stronza, Klaus è un assassino psicopatico, Kol e Finn non li ho mai incontrati, ma non penso siano tanto diversi."
"Che bella famigliola"
"Già"
"A proposito, ho chiesto a Bonnie di venire qui, arriverà presto, credo"
"Perfetto, così posso metterla in guardia"

"Bonnie, puoi venire un attimo con me?"
"D'accordo" risponde lei titubante.
"Allora Bonnie... so che hai fatto volare delle piume in camera di Elena..."
"E tu come... no, non posso credere che te l'abbia detto" fa per andarsene ma io la prendo per un polso.
"Ferma, me l'ha detto solo perché io posso aiutarti"
"Ah si? E come?" Chiede con arroganza.
"Facile, anche io sono come te"
"Provalo"
Prendo una candela e dico: "Incendia!" Quella si accende.
"Quindi... sei una strega anche tu?"
"Una specie, io posso aiutarti a controllare la tua magia"
"Se sei una strega, perché ti fidi dei vampiri?" chiede secca.
"Vedo che sei già molto informata"
"Sì, l'ho scoperto"
"Bene... avrei voluto dirtelo dopo ma..."
"Perché scusa?"
"Perché temo che non ti fiderai più di me dopo... vedi, io non sono una semplice strega, sono una sciamana"
"E che significa?"
"Che sono in parte strega e in parte vampiro"
"Ora capisco tutto, e hai ragione, non mi fiderò mai di te!"
"Immaginavo... ma forse quando rischierai di fare fuoco a casa tua in preda alla rabbia cambierai idea, non tutti i vampiri sono malvagi come credi"                                                            "Questo è quello che dici tu, me ne vado"                                                             -Sapevo che non sarebbe stato facile-

Vicky                                                             Sento qualcuno entrare nella mia stanza; è Cassandra.
"Buongiorno" dice accomodandosi sul letto, "Allora? Come stai?"    
"A pezzi, divorata dal senso di colpa, Elena mi odierà probabilmente ed anche Jeremy"                    
"No Vicky, Elena sa tutto e non ti odia anzi, ti capisce.
Jeremy invece non ricorda nulla perchè l'abbiamo soggiogato"
"Ma questo non cancella comunque quello che ho fatto"
"Non lo cancella, ma ti aiuterà a controllare la fame, anche a me è successo, molte volte.
Ora ti consiglio di andare a casa tua da tuo fratello e riprendere in mano la tua vita"                                      
"Non posso... e se tentassi di fargli del male?"                                                          
"Non accadrà se ti concentri sull'amore che provi per lui, è tuo fratello, concentrati su questo e vedrai che tutto andrà bene"
"D'accordo, allora torno a casa"

Stefan                                                          Ormai è sera, Cassie ed Elena sono ancora qui.
Chiamo Elena e le chiedo di seguirmi all'esterno.
"Dimmi Stefan"
"Volevo sapere come ti senti... hai scoperto molte cose in questi giorni"                                                     "All'inizio ero spaventata, avevo paura di te, di Cassie, di Vicky... ma poi visto tutto quello che state facendo per me... per proteggermi, ho capito che di voi posso fidarmi"
"Elena, noi ci saremo sempre per te" dico prendendole il viso tra le mani.                                                
"Lo so" dice lei quasi in un sussuro e, dopo un attimo, le nostre labbra si toccano.

Elena                                                             Quel bacio... è stata la cosa più attesa in questi ultimi mesi.
Ora sto tornando a casa con Cassandra che probabilmente ha già intuito tutto perchè mi sta guardando con occhi incredibilmente dolci e sta sorridendo.                                                  "Non hai niente da raccontarmi, signorina?" dice ad un certo punto.  "Tanto sai già tutto" rispondo sorridendo.                                                  "Quindi ho ragione?! È successo veramente?!" chiede speranzosa.     
Io annuisco e lei si mette ad esultare: "Dobbiamo assolutamente festeggiare, uno shottino?"         
"Cassie... siamo minorenni" 
"Parla per te... io ho già più di un secolo!"                                                          "Vero, ma gli altri non lo sanno"

Matt                                                               Sono solo a casa a preparare la cena ed all'improvviso entra Vicky.        
"Si può sapere dov'eri finita?!"
"Te l'ho detto, ero a dormire da alcuni amici"                                                            "Ah si? E da quando tu hai degli amici?"                                                          "Vaffanculo Matt" dice andando in camera sua e sbattendo la porta.

Vampire Witch: The ShamanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora