Capitolo 1

6K 103 5
                                    

Non so perché abbia accettato questo invito. Ho passato le ultime due ore a capire se partecipare alla festa oppure no, chiedendo consiglio a chiunque.
Mi sono convinta a salire su questo maledetto taxi, solo perché so che me ne pentirei se non lo facessi. Quando può ricapitare?

Cammino incerta verso l'entrata del lussuoso hotel e prima che io possa imbattermi nelle guardie del corpo, che sicuramente non troverebbero il mio nome in lista, la figura alta e slanciata di Maria Borges si avvicina entusiasta.
- Chloé sei venuta alla fine, Cindy ne sarà felicissima - mi urla, mentre mi viene incontro per abbracciarmi.
La sua carnagione scura viene messa in risalto dal vestito attillato giallo e la mia autostima nel vederla così bella si abbassa sotto i piedi.
- Dio, l'hai disegnato tu questo vestito? - mi chiede distaccandosi dall'abbraccio per guardarmi e complimentarsi con me - Sei stupenda -.
- Vieni! Cindy sarà entusiasta di vederti al suo compleanno - mi incita a seguirla prendendomi per mano.

Tengo il passo sui miei tacchi argentati vertiginosi, mentre presto attenzione al vestito lungo che rischia di farmi inciampare.
Considerando la quantità di testosterone presente in questa sala, forse avrei dovuto indossare qualcosa di più coprente constato tra me e me.
D'altro canto è stato proprio il mio capo Maurice a insistere sull'indossare questo capolavoro su cui stiamo lavorando da mesi.
- Un evento mondano di questo tipo può richiedere solo un abito del genere - mi aveva detto oggi pomeriggio in laboratorio.

In effetti il tulle grigiastro impreziosito da piccoli Swarovski mi cade a pennello. Ci sono volute ore per costruire il corsetto di questo vestito in modo che aderisse perfettamente al busto. Peccato che non lasci spazio all'immaginazione: i miei capezzoli sono praticamente in bella mostra, mentre il mio fondoschiena è coperto da delle culotte con il logo Christian Dior.

- L'haute couture è così mia cara, tu non hai solo la fortuna di poter creare questi pezzi unici, ma hai anche il fisico, il portamento e l'eleganza per poterli indossare. Non deludermi - aveva aggiunto con il suo solito fare altezzoso Maurice, dopo aver espresso i miei dubbi a riguardo.

Mi avvicino al gruppo numeroso di ragazzi che circondano la bella festeggiata Cindy Bruno, con addosso il vestito che nelle ultime settimane mi ha tenuta impegnata notte e giorno.

- Oddio sei venuta - urla per sovrastare la musica a tutto volume, mentre abbandona noncurante il resto degli invitati per abbracciarmi.
- Ti ho portato una cosa - esordisco per la prima volta da quando sono entrata porgendo una piccola borsetta di carta.
- Non dovevi - mi ringrazia la modella dai lineamenti marcati nel suo vestito bianco composto da un top strutturato e una gonna con uno spacco stratosferico.
- É quello che ho visto oggi sul manichino, vero? Quello su cui stavi lavorando - quasi urla dall'emozione portandosi le mani davanti alla bocca, vedendo la piccola camicetta ornata da un piumaggio colorato.
- È stupendo - mi ringrazia per l'ennesima volta, con un'altra stretta.

Cindy credo che sia la ragazza più cordiale e simpatica di chiunque altro. Mi ha messo subito a mio agio la prima volta che è passata in laboratorio.

- Non ci presenti la tua amica - esordisce uno dei tanti giovani dietro di lei, intenti a guardare il nostro siparietto.
- Dio sì, scusate -  si giustifica Cindy con il suo solito sorriso smagliante - Lei è Chloé - per poi proseguire - Loro sono i ragazzi del PSG -.
Mi presento ad ogni singolo dei presenti: Neymar con i suoi tatuaggi inconfondibili, Marco Verratti per poi arrivare dinanzi all'ultimo.
- Kylian Mbappé -  mi stringe la mano forte guardandomi dritta negli occhi con i suoi scuri, mentre io altrettanto decisa dico - Chloé Blanc -.

Rimaniamo per dei secondi a fissarci senza capire bene il motivo; osservo la sua carnagione da mulatto, messa in risalto dai colori vivaci della sua giacca sopra la t-shirt nera.
Cerco di coprire quanto posso di ciò che il vestito fa scorgere, ma con scarsi risultati, finché la mano di Cindy mi trascina per la sala da ballo per presentarmi all'altra gente, proprio nel momento in cui il giocatore del PSG stava per parlare.
- Scusami - mimo con il labiale verso il giovane dai capelli corti scuri, che mi sorride calorosamente prima di farmi un gesto con le mani che ci saremmo incontrati dopo.

Tout est possibleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora