Capitolo 11

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Chloé Blanc

Dopo un pomeriggio passato a scegliere accuratamente cosa indossare insieme ad Eve e Brigitte, ho optato per un paio di pantaloncini colorati e una camicia leggera di chiffon sempre sui toni del rosa per la serata.

Le mie due migliori amiche sono elettrizzate quanto me per questa cena e quando ho riferito loro le mie intenzioni con Kiki, sono andate fuori di testa.

Scesa dal palazzo e arrivata in macchina di Kylian, immediatamente mi stampa un bacio sulla guancia e mi guarda estasiato - Sei splendida -.

Potrei dire lo stesso di lui vedendo i suoi muscoli messi in evidenza da quella maglietta a maniche corte nera con il logo del marchio per cui lavoro.
Il suo viso costantemente sorridente mi mette di buon umore ogni volta che lo vedo.
Mi rende felice.

Appena arrivati nella casa di Jires e Melissa, i presenti mi salutano calorosamente compreso il fratello minore, Ethan, che vedo per la prima volta.
Sembra più introverso rispetto a Kylian, che probabilmente riuscirebbe a intavolare una conversazione anche con un essere inanimato, ma è sicuramente altrettanto garbato.

La serata procede come previsto: buon cibo e tanto vino per festeggiare Kiki che ha dato il meglio di sé nella partita del giorno precedente. Sono così felice per lui e orgogliosa; so quanto ci tenga a dare il meglio di sé e vederlo riuscire nel suo intento mi gratifica.

Ogni tanto i nostri sguardi si incastrano come sempre e rimaniamo per minuti a guardarci con occhi indecifrabili.
Sono convinta della mia scelta: devo fare il grande passo stasera tornati a casa.

- Allora Chloé, Kiki ci ha detto che lavori per Dior. Come ti trovi? - mi risveglia dai miei pensieri Jires, che tra un calice di vino e l'altro si interessa alla mia vita.
- Molto bene, mi piace tantissimo e essendo che sono una delle poche ad essere stata presa come tirocinante, avrò la possibilità di fare un'intera sfilata tutta mia - rispondo entusiasta, come tutte le volte che parlo del lavoro che faccio, ottenendo un occhiolino di approvazione da parte anche di Kylian.
Adoro l'appoggio che ci diamo reciprocamente, non potrei desiderare altro.

- Ma è stupendo - commenta Melissa accarezzandomi la spalla.
- Sì, avverrà a fine giugno - spiego, prima di notare il sorriso di Kylian diventare un'espressione delusa - Fine giugno? - chiede - Ci sono gli europei, non puoi non esserci -.
- Beh nei giorni in cui non sarò impegnata verrò - rispondo facendo spallucce.

Sapevo che sarebbe stata in concomitanza con le partite, ma tanto quanto gli europei anche questo evento è imperdibile.
In realtà non credevo nemmeno che Kylian mi volesse anche in questa occasione, ma forse avrei potuto intuirlo considerando il fatto che oramai mi considera il suo portafortuna.

Dopo quella semplice conversazione riguardo ai miei impegni lavorativi, il giovane non mi rivolge più nemmeno uno sguardo e non riesco a capire perché.
Non può essersela davvero presa per ciò che ho detto e per la remota possibilità che non potrò esserci costantemente agli europei.

Per tutto il tragitto in macchina la sua espressione è seria e non più sorridente come sempre, contraddistinta dalle solite rughe di espressione.

Appena varcata la soglia della casa, dopo aver gettato le chiavi sul tavolino di fronte all'enorme divano, si gira di scatto e mi chiede deluso, portandosi le mani alla testa - Quando avevi intenzioni di dirmi della sfilata? -.
- Come? Lo sai da quando mi conosci - ribatto immediatamente, mentre mi tolgo i tacchi neri.

Non ci posso credere che si sia davvero arrabbiato per questo. Un'intera serata mandata in fumo.

- Ma non sapevo che fosse in concomitanza con gli europei - spiega gesticolando per poi avvicinarsi a me e prendermi le mani - Ho bisogna che tu venga -.
Vedo dal suo sguardo che ha davvero la necessità che io gli stia accanto, ma è qualcosa che non dipende da me.

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