Capitolo 37

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Chloé Blanc

La giornata è stata all'insegna del relax.
Ieri chi più e chi meno, abbiamo tutti alzato il gomito e per questo abbiamo deciso di rilassarci sulla barca oggi.
Io e le ragazze ci siamo dedicate ad abbronzarci un po' insieme a Jessica, mentre i ragazzi hanno iniziato a guardare qualche partita di calcio dei giovani del PSG.

Le occhiate, che non so definire se siano state di intesa, non sono mancate tra me e Kiki.
In ogni modo ha cercato di istigarmi per tutto il pomeriggio.
Stare lontano da lui sarebbe stato difficile, ma lo è ancora di più stargli vicino sapendo di doversi trattenere.
Di certo i miei occhi innamorati non hanno detestato vedere i suoi addominali così vicini, mentre le mie mani gli spalmavano la crema solare sui bicipiti scolpiti, ma d'altro canto la mia mente mi diceva di ricordare il motivo per cui abbiamo litigato.

Il suo sguardo malizioso e il sorriso soddisfatto mi hanno fatto capire che era ciò che voleva: vedermi in difficoltà, proprio come stamattina nel bagno della cabina.
Mi sta ripagando con la stessa moneta e forse non mi dispiace così tanto.

Anche per quanto riguarda me, non mi sono tirata indietro quando c'è stata l'occasione di mostrargli il mio corpo coperto da uno striminzito bikini bianco.
La Chloé di qualche mese fa, non avrebbe mai pensato di potersi comportare così per un ragazzo, ma Kylian ha stravolto tutti i piani da quella festa di compleanno di Cindy.
È come se avessi acquisito più sicurezza in me stessa, è come se mi piacessi di più perché so che piaccio a lui e credo che questa sia la cosa migliore che una relazione possa fare.

Dopo una lunga cena all'insegna di risate e tanto cibo squisito, ognuno si è dileguato nelle proprie cabine per riposarsi e farsi una doccia ed è proprio quello che sto facendo.
Lascio che l'acqua calda mi scorra sulla pelle ormai abbronzata e che mi tira per la salsedine.
Cerco di fare ordine nella mia mente per capire come dovrò comportarmi, nel momento in cui uscirò dal bagno e dovrò condividere il letto con Kylian.

Come sempre una parte di me vorrebbe mantenersi sulle sue, ma sono consapevole del fatto che sia difficile. È come se ci fosse una calamita che ci unisce.
Lo desidero così tanto che sembra che tutti i problemi scompaiano.
Ho provato a rimanere arrabbiata e non solo da ubriaca ho ceduto, ma anche da sobria.

Mi guardo allo specchio appannato, mentre sono avvolta nel candido asciugamano e ripenso al nostro punzecchiarci costante di questa giornata.
La sue carezze accennate quando gli passavo accanto causalmente le sento ancora sulla pelle che sta iniziando a rabbrividirsi al solo pensiero.

Prendo un ultimo respiro dopo aver chiuso gli occhi e mi dirigo nell'altra stanza, dove trovo già Kylian in boxer steso sul letto, con un braccio dietro alla nuca, mentre fissa il telefono con l'altra mano.
È così bello. A volte non realizzo ancora che sia tutto per me.

- Che stai facendo? - balbetta quasi, distogliendo gli occhi scuri dal dispositivo, nel momento in cui faccio scivolare il panno in spugna sul pavimento in legno, rimanendo completamente nuda.
- Mi metto comoda, non vedi? - fingo un'innocenza che in questo preciso istante non mi appartiene e mi dirigo con nonchalance sul materasso, stendendomi sul fianco accanto a lui.

È il mio corpo a muoversi in automatico. Ho staccato il cervello da quando l'ho visto stamattina assonnato e ancora di più ora.
Sento nel mio basso ventre il desiderio di averlo, nonostante ci sia questa strana situazione.
Lo amo, lui altrettanto ed è quello che basta per convincermi di concedermi a lui su questa barca, su questa isola.

- Che intenzioni hai? - mi domanda ancora stupefatto dalla mia sfrontatezza, girando il capo verso di me.
Disegno dei piccoli cerchi con i polpastrelli sul suo petto, mentre l'altra mano è sotto la mia testa.
- Nessuna, cosa te lo fa pensare? - continuo, utilizzando un tono sensuale che so che gli sta facendo l'effetto che spero.

Si gira anche lui sul fianco, per essere faccia a faccia e mi afferra una gamba per posarla piegata sulle sue, mentre la stringe forte.
- Lo sai che non devi provocarmi - esordisce a fior di labbra, quasi in modo minaccioso che sta facendo aumentare la voglia che ho di averlo.
- Non dicevi così, quando stamattina ti sei spogliato davanti a me - proseguo, avvicinandomi ancora di più al suo viso contratto.

So che per lui è lo stesso. Ci apparteniamo e abbiamo bisogno di staccare per almeno qualche minuto, o ora, o per tutta la notte.
È un modo per capire quanto ci vogliamo.

- Questa volta non posso dare la colpa al vino per questa tua sfrontatezza - inizia a baciarmi il collo, provocandomi i soliti brividi lungo la schiena che ora viene toccata dalla sua grande mano.
- E non puoi nemmeno dirmi di no per questo - affermo, chiudendo gli occhi per assaporare questo momento.

Continua a lasciarmi degli umidi baci sulla pelle, mentre in automatico le mie mani scivolano sul tessuto che copre l'erezione.
Massaggio piano quel punto che cresce sempre di più al mio tocco, fino a che non lo sento emettere il mio nome, fermando il tutto - Coco - mi guarda supplichevole.
- Che c'è? - ritraggo il palmo dalla sua intimità e chiedo imbronciata - Non mi vuoi più? -.
- Cosa? - quasi urla, strabuzzando gli occhi per poi negare con il capo - Certo che no -.

Mi giro per dargli le spalle, in modo che il mio fondoschiena si avvicini al suo basso ventre.
- Secondo te perché sono venuto qui? - domanda in modo retorico e le sue mani si appoggiano sui miei fianchi per avvicinarmi a lui.
Adoro la sua presa.
- Dimmelo - mi giro solo con la testa per guardarlo negli occhi con i miei speranzosi.
Voglio sentirglielo dire. Non ne avrò la conferma finché non lo saprò.
- Per te - mi stringe ancora di più - Perché non riesco a starti lontano e vederti così e non fare nulla fidati che è difficile - il tono è serio, come il suo viso. Lo vedo dalla mascella marcata.
Accarezzo con un dito proprio la mandibola e sussurro a un soffio dalle labbra carnose - Allora non farlo - gli occhi di entrambi continuano a guardarsi e poi abbassarsi verso la bocca dell'altro - Ho bisogno di te - mi avvicino ancora di più - Ho bisogno di sapere che anche se c'è qualcosa in sospeso, tra noi non è cambiato nulla -.

Mi guarda ancora una volta con i occhi profondi, prima di fiondarsi sulle mie labbra e dare il via a un bacio passionale che desideravo da quando l'ho visto.
La sua mano destra scorre lungo tutto il mio corpo fino ad arrivare all'intimità.
Inizia immediatamente a stuzzicare il mio punto debole, facendomi emettere dei gemiti strozzati contro le labbra che non ne vogliono sapere di lasciarmi andare.
Anche il mio palmo ritorna sull'erezione, questa volta senza nessun tessuto che ne fa da barriera.

Mi giro lentamente verso di lui, premendo il seno contro il suo petto, ma non prima che la sua bocca lo baci.
- Chloé - si stacca leggermente da me e so che sta per dire qualcosa che non riuscirei a reggere ora. Per noi questo momento è sempre stato qualcosa di intimo e pieno di amore, ma non voglio che sia così oggi.

- Shht - lo fermo - Non complichiamo tutto, io ti voglio e tu mi vuoi, al resto penseremo domani - i nostri sguardi sono pieni di passione e so di aver ragione. Nessuno dei due ha intenzione di parlare dei nostri problemi, non oggi. Dobbiamo solo lasciarci andare.

In pochi secondi mi ritrovo il corpo di Kylian tra le mie gambe strette ai suoi fianchi, continua a stuzzicare i capezzoli con la lingua fino a quando non decide finalmente di farmi sua. Porto la testa all'indietro per il piacere, inarcando la schiena sotto la quale si trova la mano di Kiki che mi stringe. Quelle spinte ritmate sembrano far scomparire il caos che qualche minuto prima regnava nella mia mente. Voglio solo che non finisca mai.

Eccomi con un nuovo aggiornamento, che ne pensate?

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