Epilogo

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Un anno e mezzo dopo

Kylian Mbappé

Quello che ho sempre desiderato si sta pian piano avverando. Oggi sono qui con un vestito elegante scuro, mentre le gambe mi tremano come avevo previsto; ho le mani sudate e mi sento soffocare nel colletto della camicia candida per l'agitazione ed è il giorno più bello della mia vita.
- Kiki stai calmo - cerca di tranquillizzarmi Ney, vestito altrettanto bene per l'occasione. Cerco di abbozzare un sorriso che lo faccia convincere del fatto che sto ascoltando il suo consiglio, ma non è così.

Sto per cedere: sono in procinto di andarmene da questa terrazza per correre via e verificare che là dietro da qualche parte stia filando tutto liscio, ma ecco che la vedo. Inizio a scorgere la figura della mia Chloé con quel vestito così semplice, ma che rappresenta il suo animo puro e gentile.
Non so descrivere le mille emozioni che sto provando, mentre lei cammina lentamente per raggiungermi accompagnata dall'uomo elegante che chiama papà, il quale mi regala un dolce sorriso, nel momento in cui arrivano di fronte a me.

- Ciao - dico timidamente, mentre fisso quegli occhi scuri contornati dalle ciglia folte che sono così lunghe da solleticare le sue occhiaie che oggi non si vedono per niente, al contrario delle mie dovute alla notte insonne che ho passato per l'ansia.

Il mondo si ferma nell'istante in cui ci guardiamo, come se il resto non esistesse, come se queste persone non fossero qui solo per noi. Esistiamo solo noi in mezzo a questo tramonto che tinge di rosa il cielo della nostra Parigi.
Ci sono solo io vestito con questo smoking scuro confezionato dal suo fedele migliore amico Maurice e lei con quell'abito bianco liscio, impreziosito da un corsetto che sembra cucito sul suo corpo perfetto.
Mi rivolge uno delle espressioni più gioiose che io possa mai vedere sul suo volto, uno di quei sorrisi che mi fanno sentire a casa in qualsiasi posto io sia.

- Mi scuso già, perché so che non riuscirò a leggere tutto quanto senza piangere - mi rivolgo ai presenti seduti su quelle piccole sedie in legno bianco, facendo scoppiare tutti in una fragorosa risata, lasciando Coco per un solo istante priva delle mie attenzioni.

Abbasso finalmente la testa su quel piccolo foglio che ho tenuto per tutto questo tempo piegato nel mio portafoglio, per custodirlo come la cosa più preziosa al mondo e inizio a leggere quelle parole scritte con l'inchiostro nero leggermente sbiadito nei punti in cui sono segnate le pieghe.

- Sto scrivendo questa lettera, mentre ti guardo dormire nel nostro nuovo appartamento: sono passati solo pochi giorni da quando ci siamo trasferiti a Madrid eppure sembri già entusiasta di questa città - mentre inizio a leggere ad alta voce i miei stessi pensieri, mi rendo conto che nella mia mente sta ritornando quel piccolo estratto della mia vita che è indelebile nella mia immaginazione, come se avessi fotografato quell'istante.
- Probabilmente non so se avrò mai la possibilità di leggertela, ma sono così felice di averti qui con me che voglio scrivere tutti i miei pensieri confusi nero su bianco - proseguo, facendo comparire delle fossette sul mio viso, considerando che sto facendo proprio quello che non mi sarei mai aspettato.
- Credo che il nostro sia uno di quegli amori puri e genuini che capitano solo una volta nella vita e che forse non tutti hanno la fortuna di cogliere - alzo leggermente lo sguardo per poter vedere già le lacrime scendere dagli occhi truccati di Coco e per la prima volta da quando la conosco sono contento di vederla piangere, sapendo che è tutto dovuto alla felicità che entrambi stiamo provando.

Le afferro la mano questa volta curata da uno smalto più chiaro rispetto al solito e con voce rotta vado avanti con quello che dovrebbe essere un discorso sensato, ma altro non è che l'ennesima irrazionale dichiarazione d'amore per la donna della mia vita.

- Noi abbiamo avuto il coraggio di stare insieme nonostante le urla, i litigi, i diversi stili di vita e le differenti idee - e chiedo in modo retorico - E sai perché? - per poi immediatamente rispondere alla mia stessa domanda - Perché abbiamo lottato per stare insieme anche quando era difficile farlo, anche quando io mi comportavo da egoista e tu da testarda -.

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