Capitolo 16

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Chloé Blanc

Quando l'arbitro ha fischiato il termine della partita, mi sono catapultata immediatamente alla fine degli spalti, dove Kylian è corso per permettermi di entrare in campo oltrepassando tutti i bodyguard.

È completamente fradicio di sudore, ma non mi importa, ho solo voglia di abbracciarlo dalla felicità.

- Ce l'avete fatta - dico quasi urlando, mentre mi solleva da terra per farmi volteggiare.
In quel momento arriva anche Neymar ad abbracciare il suo fedele amico e me - Porti davvero fortuna piccola Chloé - mi dice entusiasta.

Non ho il tempo di ribattere che Kiki mi prende per mano per trascinarmi verso gli spogliatoi, dove nessuno può vederci.
- Dove stiamo andando? Devi andare a ritirare la Coppa - dico cercando di oppormi alla sua presa, ma senza successo.

Si ferma in mezzo al corridoio ponendosi davanti a me e in men che non si dica le sue mani sono sul mio viso e spingendomi contro la parete, inizia un lungo bacio passionale.

Per quanto dovrei respingerlo, per ciò che ci siamo detti dopo il litigio, non riesco ad allontanarmi da questo ragazzo.

- Scusa, dovevo farlo - mi dice staccandosi da me leggermente, per poi riprendere.
- Kiki dovresti andare - dico tra una pausa e l'altra per riprendere il respiro, mentre lui in tutti i modi mi spinge di più contro al muro, accarezzandomi le cosce - Ancora un secondo -.

Rido contro le sue labbra, vedendo che nessuna dei due ha intenzione di staccarsi dall'altro.

- Dove sei stata per tutto questo tempo? - domanda, quando decide di porre fine a quell'intenso bacio, guardandomi dritta negli occhi.
- Se oltre alla Coppa di Francia di stasera, mi fai vincere anche il premio di domani, il trofeo come miglior marcatore e gli Europei, io ti sposo - afferma sicuro, accennando un leggero sorriso di sbieco.
- Prepara l'anello - ribatto decisa, provocandogli una grossa risata, prima che torni in campo mano nella mano insieme a me, per alzare la tanto attesa Coppa.

Ed eccomi qui nello stesso punto del campo ad osservarlo orgogliosa ancora una volta, mentre tiene quel piccolo trofeo come miglior marcatore, proprio come qualche giorno fa dopo la vittoria contro il Monaco.

In questa settimana sono state più le volte in cui ho gioito e festeggiato con lui che tutto il resto.
Sono felice di vederlo così fiero di sé stesso e dei traguardi che è riuscito a raggiungere e sono altrettanto contenta che voglia condividere tutto questo con me, come durante la premiazione.

Quel discorso fatto davanti a centinaia di persone non mi ha destabilizzato come credevo, mi ha fatto solo rendere più sicura di quello che entrambi proviamo.
Nessuno mi aveva mai dedicato qualcosa di così importante e per questo sono scoppiata in un fiume di lacrime, mentre ero abbracciata a Neymar che cercava di tranquillizzarmi.

- Sei orgogliosa eh - è propria la voce di quest'ultimo a risvegliarmi dai pensieri degli ultimi avvenimenti.
- Lo sono anche io - prosegue vedendo il mio assenso con il capo - Il mio Kiki è speciale -.

Percepisco il bene che vuole a quel ragazzo, è come se fosse suo fratello maggiore e si sente in dovere di proteggerlo a tutti costi.

- Lo so, l'ho sempre saputo - dico sottovoce, quasi con tono innamorato.

Dopo aver aspettato Kylian al di fuori dello stadio insieme a Melissa, Jires, Isayah, Lana e Ethan, il grande campione arriva per salutare la sua intera famiglia, prima di prendermi per mano e dirigerci verso la macchina in direzione della casa di Neymar.
Come sempre, si terrà una piccola festicciola, in onore della sua partenza per il Brasile per rappresentare il Paese d'origine nella Coppa d'America.

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