Kylian Mbappé
Gli Europei stanno andando abbastanza bene: la squadra sta continuando a passare ai gironi successivi, ma per quanto riguarda me non posso dire lo stesso.
Malgrado sia riuscito quasi sempre ad avere la palla in mio possesso e ad aiutare i miei compagni a segnare, io ho avuto parecchie occasioni per fare goal, ma le ho sprecate.Nonostante i pareggi con Ungheria e Portogallo, siamo riusciti a passare al turno successivo che sarà però decisivo.
La presenza di Coco è sicuramente stata necessaria affinché fino ad adesso filasse tutto liscio.
É stata una sorpresa vederla alla prima partita contro la Germania, con addosso la maglia che le ho regalato.
Dopo il litigio per William, mai avrei pensato che potesse presentarsi a Wembely per tifare per me.Ogni volta che la Francia fa goal per merito anche dei miei assist e passaggi, guardo verso le tribune in cui sono accomodati i famigliari e le fidanzate, per ammirarla battere le mani euforicamente.
In tutte le occasioni in cui cerco di segnare, anche dopo gli sbagli, la vedo comunque alzarsi in piedi per incitarmi a non mollare.È questo che intendo quando dico ai miei compagni e ai miei amici che senza di lei non saprei come fare: anche quando sono scoraggiato, sa trovare il giusto modo per rimettermi in piedi anche solo con uno sguardo o un gesto.
So i sacrifici che sta facendo per riuscire tutte le volte a venire qui per vedermi e non posso far altro che ringraziare il destino, Dio o qualsiasi cosa di soprannaturale esista per avermi fatto incontrare una persona così.
- Ciao Kiki - mi risponde finalmente al telefono, dopo dei buoni minuti di attesa.
- Sei appena arrivata a casa? - domando, mentre io sono già steso sul letto distrutto dalla partita così difficile contro il Portogallo di stasera.
- Sì - ribatte sbadigliando leggermente e portandosi anche lei sotto le coperte.
- Mi dispiace per non averti salutato prima, ma il mister ci ha tenuti in spogliatoio più del dovuto - cerco di scusarmi per non essere riuscito, come le altre volte, a correrle incontro per darle almeno un abbraccio.
L'allenatore ci ha dedicato un lungo discorso motivazionale per il prossimo incontro con la Svizzera e sono consapevole che devo dare il meglio di me.
- Tranquillo Kiki - mi rasserena il suo dolce sorriso, malgrado non riesca totalmente a stare calmo.Detesto non poterla vedere, toccare, baciare e fare qualsiasi cosa in sua compagnia.
Avrei tanto voluto sentire anche solo per pochi secondi il profumo dei suoi capelli nelle mie narici, mentre il suo volto sarebbe stato a contatto con il mio petto.
È come se fosse una sorta di rito: dopo la partita con la Germania e l'Ungheria sono riuscito a incontrarla, prima di catapultarmi sull'autobus con destinazione l'hotel della squadra.
Questa volta le tempistiche non l'hanno permesso e spero vivamente che questo non mi porti sfortuna oltre che ad un tremendo amaro in bocca.Se tutto andrà bene, gli Europei finiranno verso metà luglio ed è ancora troppo lontano, per potermi permettere di non vedere anche solo per poco Chloé.
- Sto facendo schifo - mi sfogo con lei per cercare di trovare conforto che in effetti non tarda ad arrivare - Ma non è vero, l'importante è riuscire insieme alla squadra a produrre qualcosa - per poi proseguire, vedendo il mio viso poco soddisfatto - So quanto ci tieni a segnare e vedrai che ce le farai -.
-Quando è la prossima partita? - mi domanda senza attendere una mia risposta.
- Tra cinque giorni - sospiro preoccupato per come potranno andare le cose.Noto il suo sguardo incupirsi e sembra che le manchi il respiro per qualche secondo - Kiki - fa una pausa per poi pronunciare le fatidiche parole che mi fanno cadere il mondo addosso
- È il 28 -.Sapevo che ci sarebbe stata la possibilità che una delle mie partite fosse in concomitanza con una delle due sfilate di Coco, ma ho sempre evitato di pensarci.
Ma ecco qui la notizia che ho tanto sperato di non ricevere: il mio portafortuna non potrà essere presente all'incontro più importante.- Cazzo - esordisco - Dimmi che è uno scherzo-.
Ho il cuore in gola al pensiero che Chloé lunedì non sarà presente.
Ho paura di deludere lei e tutto il resto della Francia che conta su di me.
Senza di lei è come se mi mancasse qualcosa: la sicurezza e la tranquillità che mi trasmette non riesce a darmela nessun altro, e questo mi spaventa.- Senti, una soluzione la trovo, vedrai - cerca di rassicurarmi grattandosi il capo in modo agitato.
So che è preoccupata quanto me per il suo lavoro e non voglio darle ulteriori problemi, ha già fatto abbastanza per me, devo cavarmela da solo per quanto questo mi risulti difficile da credere.- No - ribatto facendole assumere uno sguardo confuso e stupito - È anche la tua di serata, devi godertela - proseguo deciso.
- Ne sei sicuro? - balbetta incredula di ciò che sta sentendo.Dopo il nostro litigio riguardo a questa faccenda, ho capito che Chloé è una persona che non può essere imprigionata. Ha bisogna dei suoi spazi e della sua passione per poter vivere e in questo siamo molto più simile di quanto mi piaccia ammettere.
Solo il fatto che abbia pensato di cercare di provare a venire a Wembley anche durante il suo grande giorno, mi fa capire quanto lei tenga a me.
Nonostante la preoccupazione faccia ancora da padrone sulle mie emozioni, so che è la cosa giusta da fare.
Deve rimanere concentrata sui suoi obiettivi, senza pensare ai miei.
Ha sudato tanto per arrivare dove è ora e non voglio che un giorno possa rimpiangere qualcosa che non ha fatto, per causa mia.- Sì, anzi sono io che dovrei sentirmi in colpa perché non parteciperò e se riusciamo a vincere, nemmeno il giorno seguente per quella più importante - dico accennando un sorriso di sbieco, sentendomi una nullità al pensiero che non potrò sostenerla come lei ha fatto con me per tutto questo tempo.
Dopo aver passato ancora un paio di ore al telefono, decidiamo di darci la buonanotte come ogni sera.
Butto il telefono sul materasso vuoto accanto a me e stringo le lenzuola fredde, pensando a quanto vorrei condividere queso letto con Chloé stasera.Mi manca.
È come se l'aria mi sfuggisse quando non mi è attorno, è come se tutto si fermasse e non avesse senso.
Non so cosa abbia di speciale rispetto alle altre ragazze, ma mi ha stregato dal primo istante.
Più passa il tempo e più mi rendo conto che quel - Credo di amarti - uscito dalle mie labbra tramite un sussurro quella sera a casa di Neymar, non sia vero.
Perché ora ne sono certo di essermi innamorato di lei.So che è più corto del solito questo capitolo, ma mi serviva per la prossima parte. Spero vi piaccia
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Tout est possible
FanfictionKylian Mbappé, promessa del PSG di soli 22 anni, conduce la sua solita vita sfrenata da calciatore, quando l'incontro con un'aspirante stilista gli farà perdere la testa. Chloé Blanc, una ragazza con un grande sogno nel cassetto che sta per realizza...