Capitolo 4

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Kylian Mbappé

Dopo nemmeno un'ora di film Chloé si è addormentata sulla mia spalla. Ho fatto ricorso a tutta la mia delicatezza per evitare di svegliarla e prenderla in braccio per portarla in camera da letto.

Credo di essermi inciampato un paio di volte nei gradini della scale che portano alla zona notte, perché intento ad ammirarla dormire dolcemente con il viso contro il mio petto.
Una volta appoggiata sul letto, non riesco ad andarmene nella mia stanza e lasciare quella degli ospiti.
Mi stendo accanto a lei scostandole le ciocche dei capelli castani dal viso, mentre respira profondamente.

Stasera, malgrado non sia successo esattamente ciò che ho sperato, ho comunque capito l'intesa che c'è tra noi. La chimica che si è creata dal primo istante che ci siamo incontrati, non l'ho sentita solo io, gliel'ho letto negli occhi che non è così.

***********

- Kylian? -  mi risveglia la voce impastata di Chloé che mi sta scuotendo il braccio per farmi aprire gli occhi completamente.
Mi rendo conto di essermi addormentato qui, mentre riflettevo su tutto quello che é accaduto. Ho ancora la camicia e i pantaloni che ho indossato al gala e lei il suo lungo vestito.
- Scusa, mi sono addormentato - mi giustifico, stropicciandomi gli occhi e alzandomi con il busto dal morbido materasso.
- Avresti qualcosa da prestarmi? - mi chiede imbarazzata.

Mi reco verso la cabina armadio, uscendo nel corridoio e trovo una felpa abbastanza larga da coprirla almeno un po'.
Ritorno in camera per porgergliela e mi ringrazia con un sorriso, mentre è ancora seduta sul letto moderno.
- Beh io vado nell'altra stanza, allora - annuncio, grattandomi la nuca per il disagio, al pensiero di essermi appisolato vicino lei.
- Abbiamo dormito fino adesso insieme, non credo che cambi molto arrivati a questo punto - mi tranquillizza la sua dolce voce che fa ritornare un cenno di gioia soddisfatto sulla mia bocca.

Non avrei mai immaginato che potesse davvero accettare di rimanere qui ancora.

Mi fa segno di girarmi di schiena, mentre è intenta a slacciarsi la piccola cerniera invisibile a lato del vestito.
Obbedisco al suo ordine, maledicendo la mia arredatrice per non aver messo nemmeno uno specchio in questa stanza, a quest'ora starei spiando almeno un po' il suo riflesso.

Mentre aspetto che finisca di infilarsi la maglia, inizio anche io a togliermi gli indumenti eleganti rimanendo in boxer.

- Potresti coprirti almeno? - chiede, distogliendo subito lo sguardo dal mio petto definito, nel momento in cui ritorno a guardarla.
- Potrei dire lo stesso - ribatto con un sorriso di sbieco, vedendo che la maglia che le ho prestato non arriva più sotto dell'inguine.

Imbarazzata si incammina di nuovo verso il materasso e voltandosi noto ancora di più quanto sia corto ciò che le ho dato per coprirsi e la cosa non mi dispiace affatto.

Ci sdraiamo uno di fronte all'altro, guardandoci negli occhi in completo silenzio, fino a che non lo spezzo - Chloé - esito un attimo, fino a che non mi faccio coraggio - Comunque non sei una delle tante -.
Mi sorride dolcemente con uno sguardo sincero, mentre si morde il labbro e io ribadisco - Voglio che tu lo sappia -.

Certe volte i giornalisti e i paparazzi possono esagerare. Certo, da quanto sono diventato un calciatore, ho parecchie ragazze che mi girano attorno, ma mai nessuna ha attirato la mia attenzione come lei e se dovesse mai succedere qualcosa tra noi, non manderei tutto in fumo con un'altra qualunque.

- Hai freddo? - le domando, vedendo il suo corpo rannicchiarsi ancora di più e infilare le mani dentro le maniche. Annuisce e per questo allungo un braccio per tirarla più vicina al mio corpo, che sente caldo, mentre con la mia espressione le chiedo il permesso per poterla stringere.

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