Tout est possible

Capitolo 38

Chloé Blanc

Tutti i miei piani e convinzioni sono andati in fumo in una sola sera.
Ho sempre pensato che fosse meglio risolvere questa situazione prima di fare qualsiasi cosa, ma la me di questa notte ha fatto esattamente l'opposto.

Non so cosa dire a riguardo: mi maledico da sola, ma allo stesso tempo so che se non fosse successo ora, sarebbe avvenuto tra qualche giorno.
Non riusciamo a resisterci. Ci desideriamo troppo.

Sono ancora stretta tra le sue braccia muscolose, mentre il viso è tra miei capelli. Mi giro cautamente per non svegliarlo e ammirare la sua espressione rilassata che viene illuminata da un raggio di luce proveniente dall'oblò.

Accarezzo delicatamente la sua pelle scura e morbida con sguardo incantato. Tutte le volte che lo ammiro dormire, mi rendo conto di quanto sia bello averlo accanto e anche in questo momento non posso pensare ad altro.
Chi mai sarebbe venuto ad Ibiza solo per parlarmi? Chi mai avrebbe accettato di rimanere qui dopo che ho cercato per una settimana di tenerlo lontano?

Entrambi abbiamo sbagliato e nulla è ancora deciso, per questo credo che forse sia meglio così: non dire nulla e lasciare che il tempo ci dica cosa succederà.

Stampo un leggero bacio sulla fronte tesa e sgattaiolo fuori dal letto con dei movimenti lenti, per poi mettermi un costume e la camicia di lino che Kylian ha indossato ieri, facendomi perdere le staffe.
Inalo il suo profumo impregnato nel tessuto leggero e mi dirigo verso il tavolo in legno al centro dalla barca per mangiare qualcosa, malgrado ormai siano già le undici del mattino.

Mi siedo svogliatamente, iniziando a bere un sorso di quel succo di frutta davanti a me, cercando di capire cosa sia meglio fare.

Detesto perdere il controllo come è successo ieri sera, ma con Kylian è impossibile non farlo.
Tra noi c'è intesa, passione e qualsiasi cosa positiva si possa dire quando si pensa ad una relazione fantastica; perché la nostra lo è.

Lo amo. Lo amo con tutta me stessa e per questo mi risulta difficile stargli lontano e fingere indifferenza di fronte a lui.

Alzo lo sguardo, sentendo dei passi provenire dagli stessi scalini che poco prima ho salito e lo vedo guardarmi con occhi speranzosi, come se si aspetti che faccia qualcosa.
Come biasimarlo: l'ho lasciato nudo nel letto da solo, quando fino a quattro ore prima l'ho pregato di farmi sua.

Continuo a mantenere fisso il contatto visivo, malgrado sia completamente in imbarazzo, fino a che non decido di abbassare gli occhi per evitare i suoi scuri.
Vedo la sua espressione assumere un sorriso amaro e deluso, mentre scuote il capo e se ne va dall'altra parte dell'imbarcazione.

So che ha capito a cosa sto pensando. Ha compreso che sto riflettendo su ciò che è successo e che me ne pento, anche se non è totalmente vero.
La me innamorata è felice finalmente di essersi lasciata andare con l'uomo che ama, mentre la me razionale sostiene che sarebbe stato meglio aspettare.

Sto per alzarmi per raggiungerlo e cercare di chiarire immediatamente, quando l'arrivo di tutti i miei amici me lo impedisce.
Marco si avvicina repentinamente a Kiki come se volesse a tutti i costi parlarci e lo stesso fa l'amico brasiliano con me.

- Allora hai sistemato le valigie? - esordisce la voce di Ney, mentre si accomoda accanto a me e senza lasciarmi il tempo di rispondere, mi domanda ancora - La cabina ti piace? -.
- Ney è perfetto - cerco di tranquillizzarlo, rivolgendogli il mio sguardo più dolce e sottolineo - Tutto quanto -.
Gli sono grata per averci permesso di rimanere qui - Anzi grazie per l'ospitalità -.
- Non potevo lasciare la mia amica su un marciapiede, no? - ribatte, allungando un braccio per stringermi a sé in modo quasi fraterno per poi strizzarmi l'occhio - Ottima mossa comunque -.