L'essere umano è una creatura alquanto complicata, oserei dire tormentata.
Spesso tende a sminuire concetti ed abitudini della propria esistenza, rendendosi conto della loro importanza solamente successivamente, quando tutto è ormai perduto.
Ciò avviene anche con i rapporti umani.A volte penso a quanto sarebbe stato più semplice se non fossi nata, d'altronde, la vita è solamente un intreccio di complicazioni il cui scopo è arricchire di esperienze, positive o meno, l'arida realtà di un individuo.
Inoltre viene considerata il dono più grande che un uomo possa ricevere; per altri, invece, è una condanna.
È capace di regalarti momenti indimenticabili, proprio come è capace di rendere la propria esistenza un inferno, abituandoti ad accontentarti di miseri fugaci attimi di felicità.Felicità.
Un meccanismo cieco e doloroso, di cui pochi sono in grado di scovare la sua vera essenza. Essa può farti soffrire, come è capace di eseguire il compito imposto dal significato della parola stessa: renderti felice.
Felicità.
Essa risiede sotto diverse forme: beni materiali, passioni verso determinate attività, sport, soldi, sesso, persone... e nell'amore.Amore.
Una semplice parola racchiusa in cinque lettere, a-m-o-r-e.
Si racconta che almeno una volta nella vita ci si innamora.
Si tende sempre a porre la fatidica domanda "Sei innamorato?" quando si nota qualcuno in soprappensiero.
Le persone sono convinte che esista la cosiddetta "anima gemella", un semplicissimo comune mortale capace di farti provare sensazioni indescrivibili a parole, realtà dove tutto va bene, dove tu sei felice. Pare proprio un altro mondo, una destinazione così lontana ed isolata da tutto il resto, dove pure i mostri sembrano non poterti raggiungere.
Sembrano.Ma ovviamente tutto ha un costo, bisogna soffrire per avere il privilegio di essere innamorati.
Dunque, la domanda sorge spontanea: vale veramente la pena giocarsi tutte le carte rischiando di perdere tutto, persino se stessi per quella persona?
Vale veramente la pena attraversare l'inferno per poi godere del paradiso?
Vale veramente la pena concedere tutto a quella persona, anima e corpo, per godere poi del gusto della felicità?I miei pensieri vengono interrotti dalla voce fastidiosa di Tony.
"Nar ti consiglio di alzare il tuo grazioso culo dal letto, sennò ci penso io. E sai che lo faccio."
Lo ignoro cercando di riprendere sonno, ma ovviamente Anthony non è d'aiuto.
"Narsa" mi rimprovera nuovamente, quindi sbuffo vigorosamente e, contro voglia, mi alzo dal letto.Nello stesso istante, un forte tonfo proveniente dalla porta mi fa sobbalzare: quest'ultima è stata spalancata con poca delicatezza da mio fratello.
"Vedo che ci siamo alzate." esordisce con quel suo sorrisetto fastidioso. Annoiata, mi limito a guardarlo male.
"Vieni qui." e quando mi accorgo che si sta avvicinando per donarmi il suo rinomato 'bacio del buongiorno' (quando sa perfettamente quanto io lo odi), mi scanso dalla sua figura possente e mi dirigo verso il bagno per lavarmi. L'ultima cosa che sento, prima di dirigermi verso la doccia, è la porta della mia camera che viene chiusa accompagnata dal ghigno compiaciuto di Anthony nel vedermi irritata di prima mattina.
Anthony, fratello maggiore.
Nonostante i suoi atteggiamenti a dir poco seccanti, è una delle poche persone a cui io voglia veramente bene. Non mi ritengo una persona particolarmente propensa a dimostrare affetto, ma per lui farei qualsiasi cosa. Mi è sempre stato accanto.
Sempre ed indipendentemente da tutto.
E suppongo che sia anche in gran parte merito suo, se al momento io sia qui.
Non penso di essere una persona stabile mentalmente, anzi, ho la certezza di non esserlo, e ciò mi ha portato a una serie di eventi alquanto spiacevoli, di cui non starò ora a preoccuparmene. Quello che intendo dire è che sono dell'idea che ogni persona al mondo debba avere al proprio fianco un "Tony", poiché è grazie a lui se non mi sento del tutto sola in questo mondo per la mia diversità, se così può essere definita.
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Voicess
ChickLitE se il personaggio "bello e dannato", presente in molte storie, in questa vivesse all'interno di due persone? E se entrambi avessero la necessità di essere salvati? Cosa succederebbe se questo carattere tormentato portasse il nome di Narsa Gray ed...