"Secondo te dovrei informarmi per delle ripetizioni di filosofia?" mi domanda Dylan, aprendomi la porta di ingresso della nostra scuola.
Scuoto la testa mentre lo conduco verso il mio armadietto.
"Dici? Non so proprio cosa mi sia passato per la testa quando a inizio semestre ho scelto questa materia" smetto di riporre libri nel mio apposito scompartimento, inclinando di lato la testa e osservandolo. Dylan evita il mio sguardo, fingendosi indifferente.
A inizio lezioni, non so come, ha scoperto che la sua cotta estiva, Ashley Betters, era amante di tale materia. Di conseguenza era convinto che sarebbe andata sicuramente a inserire filosofia nel suo piano di studi di quest'anno. Peccato che i calcoli del mio amico siano stati troppo affrettati e non ha tenuto conto che la sua passione più grande è il teatro.
"Non so proprio cosa ci trovi in quel pallone gonfiato di Brian" non ha nemmeno tenuto conto del fatto che fosse fidanzata da 3 anni.
Alzo gli occhi al cielo, nascondendo un sorriso, mentre lo tiro per un braccio, invitandolo a muoversi. Le cose sono completamente ritornate a posto fra di noi, come se quella lite non fosse mai accaduta, eppure percepisco ancora un magone al ricordo delle sue parole.
"Ma non è starti accanto a spaventarmi.
A terrorizzarmi è la tua indifferenza, sapere che un giorno sarò per te quello che gli altri sono: semplicemente nulla".
Mi convinco che sia stata la rabbia a parlare, ma infondo, in ogni bugia c'è un fondo di verità.Ma non è ciò l'importante ora, mi interessa maggiormente la sua sanità mentale. È ancora provato per il susseguirsi di novità che hanno minato la sua quotidianità: il divorzio dei suoi genitori proprio non se lo aspettava. Di conseguenza tento di distrarlo, sperando di farlo focalizzare su qualsiasi cosa che non riguardi i suoi genitori. E vedendolo ora ridere a una sua stessa battuta, sembrerebbe che abbia ormai metabolizzato la realtà, ma lo conosco troppo bene. I suoi occhi parlano per sé. Sono spenti. E io farò il possibile per ridargli lo splendore che tanto lo caratterizza e che in qualche angolo oscuro si nasconde ancora dentro di sé.
Rivoglio il mio Dylan."Va bene, bellissima. Ci vediamo a pranzo, se non mi uccido prima" mi dice imitando con la mano una pistola puntata sul cranio. Sospiro.
Dylan è sempre così drammatico quando c'è matematica.Dopo averlo salutato, mi dirigo verso la mia lezione: lingua francese. Sebbene io sia madrelingua francese e la mia padronanza linguistica superi di gran lunga quella di Karen Mourds, ho deciso lo stesso di iscrivermi alla sua lezione.
Una materia in meno da studiare.
E poi è realmente spassoso osservare la professoressa Mourds forzare un accento inesistente provocando a tutti una risata.Mia madre ha emesso un sospiro sconfitto quando ha visto il mio piano di studi ideato mentre mio padre si è limitato a fingersi deluso, affermando di avere un dejavu: Anthony aveva compiuto il mio stesso gesto al secondo anno. Motivo per cui Karen sa della mia eccellente conoscenza della lingua e non si tira indietro dal lanciarmi occhiate affilate quando le consegno alcuni esercizi in bianco, fingendo di non aver compreso cosa dovessi fare.
"Bonjour a tous. Tous bien? J'ai corrigé le dernier devoir et..." smetto di ascoltarla come penso chiunque altro in quest'aula.
Nel frattempo Micheal entra in classe, come al solito con i suoi 5 minuti di ritardo. Tolgo lo zaino dalla sedia affianco alla mia, mentre lui butta il suo per terra e si siede vicino a me."Ehi" saluta adiaforo, per poi prendere il suo telefono e smanettare su esso.
Semplicemente Michael.
Ci sediamo sempre vicini durante francese e condivido con lui altre lezioni. Non saprei raccontare come sia iniziata la nostra abitudine; non ci rivolgiamo spesso la parola e lui ignora tutti in classe. L'unica cosa, però, di cui sono certa è che, finché l'altro non giunge in classe, gli teniamo il posto.
Mi duole e stranisce ammetterlo, ma mi sta simpatico.
È silenzioso.
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Voicess
ChickLitE se il personaggio "bello e dannato", presente in molte storie, in questa vivesse all'interno di due persone? E se entrambi avessero la necessità di essere salvati? Cosa succederebbe se questo carattere tormentato portasse il nome di Narsa Gray ed...