"Fai un respiro profondo" uno stetoscopio si appoggia sul mio petto nel frattempo che eseguo ciò che mi è stato richiesto.
"Ed ora espira" butto fuori tutta l'aria.
"Un'ultima volta, Narsa""Okay" la dottoressa ritira lo strumento, posandolo sul piano affianco a lei "Per oggi può bastare così, rivestiti pure" mi concede un ultimo sorriso cordiale prima di allontanarsi.
"Erika, mi segui un attimo fuori?" la dottoressa Doane richiama mia madre che la raggiunge con una visibile aria preoccupata ed ansiosa che tenta di nascondere sorridendomi lievemente.
Mentre mi riabbottono la camicia bianca, mi avvicino con passo cauto alla porta chiusa dello studio clinico, quindi origlio la conversazione.
"In che senso la situazione non è stabile?" chiede mia madre incredula.
"Le sue condizioni non rientrano nei parametri ottimali. Mi hai detto che i suoi attacchi d'asma sono diventati più frequenti e la notte, mentre dorme, la senti respirare con fatica ed affanno. Sono tutti segni di un lento peggioramento, Erika" mi immobilizzo a quelle parole. Non sono certo stupita di ciò che Elsa sta dicendo, d'altronde stiamo pur parlando del mio corpo, ma sentirlo dire senza giochi di parole da un professionista, non è particolarmente piacevole.
Mia madre entra in camera mia mentre dormo?"Come può essere possibile? Fino a qualche tempo fa stava bene"
"Vedi, i cambiamenti di tali patologie sono spesso impercettibili, non si notano da un giorno all'altro"
"Pensavo che il peggioramento dei sintomi d'asma fossero improvvisi" mormora mia madre.
"No, l'asma può peggiorare anche in maniera graduale, come nel caso di Narsa. Le cause sono numerose: importanti condizioni climatiche, allergeni, vapori, attività fisica impegnativa, malessere interiore e il fumo, soprattutto il fumo. Narsa ne fa uso" conclude e io non riesco a comprendere se l'ultima sua frase sia un'affermazione o una domanda.
"Mia figlia non-"
Cazzo no.
Nel tentare di infilare anche la cravatta, ho sbattuto il gomito sull'armadio affianco a me. Corro rapida su un punto a caso della stanza, fingendo di allacciarmi il capo al collo mente la porta si apre.
"Tutto okay? Cos'è stato?" alzo le spalle."Va bene, Erika, ti invio ora per messaggio un nuovo inalatore, dovrebbe essere migliore di quello che Narsa ha ora" dice la dottoressa.
Mi metto sulle spalle lo zaino di scuola mentre sorpasso le due donne, dirigendomi fuori dalla stanza."Ah Erika, prima che tu te ne vada" aggiunge Elsa per poi abbassare la voce "volevo metterti al corrente di questa operazione che è presente. Si tratta di un intervento che andrebbe a-"
sbatto volontariamente il piede contro il muro, richiamando la loro attenzione."Ho capito Narsa, ora vengo"
"Erika" la richiama la dottoressa.
Mia madre raccoglie velocemente il suo cappotto e la sua borsa e prima di raggiungermi mormora rapida ad Elsa "Non accetterebbe mai di farlo"
***
"Non sarebbe stato meglio prendere qualcosa di caldo, tesoro?" domanda mia madre guardandomi dallo specchietto retrovisore.
Scuoto la testa mentre mi gusto il mio dolce.
"Va bene. Dylan sta meglio? Suo fratello è già tornato dal college per le carte?" scuoto nuovamente la testa, continuando a leccare il mio gelato alle 9 di mattina.
Negli ultimi giorni mi è sembrato più sereno: forse si sente realmente meglio.
O forse finge solamente."Okay, siamo arrivati" Erika accosta la macchina difronte la mia scuola e nel frattempo io ho finito di mangiare.
Guardo l'ora sul mio telefono.
8.56
Fra qualche minuto suona la prossima campanella.
Stamani ho avuto una visita medica che non avevo previsto, i miei erano riusciti a prenotarla in breve tempo.
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Voicess
ChickLitE se il personaggio "bello e dannato", presente in molte storie, in questa vivesse all'interno di due persone? E se entrambi avessero la necessità di essere salvati? Cosa succederebbe se questo carattere tormentato portasse il nome di Narsa Gray ed...