"Ragazza, quanto muco" ridacchia Dylan mentre mi passa l'ennesimo fazzoletto. Tossì ancora, prima di guardalo male. Sentivo gli occhi lucidi e la testa pesante."Guarda che possiamo finirlo un'altra volta, Nar" scossi la testa, mentre rimanevo appoggiata sulla sua spalla, intenta a guardare un film horror dal suo pc. Il dispositivo, appoggiato sulle sue gambe, ritraeva una donna venire decapitata da un ascia e se non mi sentissi così sfinita, riderei alla battuta di Dylan in merito al modo in cui è rotolata la testa.
Piuttosto, crollo in un'infossato sogno sul letto del mio amico, rannicchiandomi intorno al suo corpo caldo e alle varie manciate sparse di popcorn.
Non so che ore siano quando riemergo da un sonno profondo e stordente, ma mi sento ancora più attonita di prima. Sgranchisco le braccia, prima di trovare le forze e il coraggio per uscire dalla pesante e confortevole coperta che mi si era stata riposta sopra. Toccandomi la fronte, la trovai bollente e rimasi un secondo appoggiata alla mia mano, scoprendo sollievo nella sua freddezza.
Forse fare un bagno all'esterno in pieno novembre non è stata la migliore delle idee, ma almeno Aaron era stato abbastanza fortunato da risparmiarsi questo giro di malattia.Mi misi seduta, rimuovendo un popcorn che mi ritrovai tra i capelli e solo allora mi accorsi del biglietto lasciato sul comodino affianco. Riconobbi subito l'infantile scrittura di Dylan.
Sono andato a far la spesa con mamma, mancavano le verdure per la zuppa. Fatti una doccia per svegliarti un po', che voglio iniziare da subito a vedere il sequel. E poi a fine foglio, la sua firma contraddistintiva, un pene stilizzato.Lo lasciai perdere, prima di alzarmi e dirigermi verso il bagno, con il proposito di seguire il suo consiglio. L'acqua calda mi travolse, cullando il mio corpo e, seppur solitamente adorassi la sensazione del getto bollente sulla mia pelle delicata, questa volta mi fece stare solo peggio.
Mi vestii con quello che trovai nel suo armadio e senza pensarci troppo, uscì di casa, senza una meta precisa. Non so perché lo feci. Il Natale era alle porte e ciò significava rivedere la mia numerosa famiglia e passare un'altra squallida cena senza il mio nonno. Camminai a lungo, 4 minuti, 2 ore o forse 3 giorni, non saprei dirlo con certezza, ma quando il fiato cominciò a farsi meno, la testa non la smetteva di pulsare e un anziano passante mi fece notare la mia carnagione cadaverica, mi decisi a fermarmi, sedendomi sul marciapiede di una poco raccomandabile via di Chicago, dettaglio di cui, ancora una volta, non mi curai.
Stavo sudando freddo,
e sentivo tutta la pelle strana, pulsante forse,
e il cuore martellava senza sosta.
Non mi accorsi nemmeno del ragazzo che si sedette affianco a me."Non hai una bella cera" mi voltai lentamente e, seppur probabilmente la mia faccia non trasalì alcuna espressione di sorpresa, una sensazione di improvviso disagio mi sopraffatte: ancora lui, era sempre lui, sempre.
Quel ragazzo potenzialmente pericoloso che aveva preso la briga di seguirmi. In condizioni migliori, me ne sarei andata ma sentivo di non avere più il controllo del mio corpo."Cos'hai?" chiese con un'aria divertita, per poi allungarsi e tastarmi la fronte. "Uhm, scotti" ridacchiò.
Cosa vuoi da me, tu e tuoi stupidi capelli bianchi?
Era quasi sicura che avessi tutte le carte in regola per denuncialo con l'accusa di stalking."Un giorno mi dovrai spiegare perché la mia presenza non ti fa né caldo né freddo, dovresti aver paura di me" non so come, trovai la forza di voltare la testa, ma lo feci, rivolgendogli un solo sguardo
Che cazzo di montato."Non guardarmi così, in futuro capirai. Tieni" mi passò uno spinello "scommetto che la scorsa ti è piaciuto"
Su questo non posso dargli torto.
Poi si alzò, spolverandosi i vestiti e lanciandomi poi un accendino. E mentre io mi affrettavo ad accedere la canna, scelta sicuramente discutibile, ma ancora una volta non capivo perché il mio corpo faceva tutto fuorché quello che volevo, lui si voltò, andandosene e sussurrando qualcosa destinata a comprendere solo dopo.
"Buon viaggio, cerca di non impazzire"
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Voicess
ChickLitE se il personaggio "bello e dannato", presente in molte storie, in questa vivesse all'interno di due persone? E se entrambi avessero la necessità di essere salvati? Cosa succederebbe se questo carattere tormentato portasse il nome di Narsa Gray ed...