Cap. 21

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Ho sentito mia madre dopo che Sandro l'ha informata, era molto agitata e preoccupata, da quando papà ci ha lasciati è molto apprensiva nei nostri confronti, e la capisco.. l'ho rassicurata vietandole di partire e chiesto di Ax ma, non ho potuto sentirlo.. ha raggiunto Nath a Londra per aiutarlo a trasferirsi.. mi chiameranno appena possibile, e così eccomi qui, ancora piena di dubbi, su questo letto d'ospedale.. percepisco strane sensazioni in questo posto, come se mancasse qualcosa, e non parlo della memoria che non torna, è più un senso di fuori luogo.. un qualcosa di già vissuto.. so perfettamente che questa calma apparente presto o tardi si scatenerà in qualcosa di sconvolgente per me.. domani mi dimetteranno e rientreremo a Roma.. spero di colmare le lacune che mi creano questo disagio.. spesso guardo i polsi cercando di capire cosa sia potuto accadere.. cosa mi ha spinto a volermi togliere la vita?? nessuno vuole parlarmi di questo.. e io per quanto mi sforzi non riesco a ricordare.. cosa ha reso così forte il mio dolore da non riuscire a controllarlo?.. e poi osservo Maik qui accanto.. non so cosa darei per poter entrare nella sua testa e sapere i suoi pensieri.. è assorto e silenzioso, con le dita si massaggia le tempie.. è così maledettamente bello e dannato.. non si è allontanato un attimo da quando mi hanno trovato.. oh sono così confusa.. perchè è complicato tra noi.. perchè dice di provocarmi solo dolore se poi è cosi dolce e premuroso da esser qui da più di 12 ore..

<Maik, perchè non vai a cambiarti e a riposare un pò? sei qui da stamattina presto.. io sto bene e se ho bisogno di qualcosa c'è Giulia.. >

<assolutamente no Mia.. non intendo lasciarti da sola.. avrei potuto davvero perderti.. appena ti riprenderai potrò riposare e quando ricorderai, capiremo insieme come non complicarci la vita.. ho bisogno di te.. ora sdraiati e dormi un pò, ho solo bisogno di averti sotto al mio sguardo..> 

e con questa sua ultima frase di nuovo così familiare, affondo la testa nel cuscino lasciandomi cullare dalle sue dolci attenzioni, all'apparenza un estraneo.. ma quello che mi arriva è così potente e intimo.. con questo suo sorriso lieve.. questo suo bisogno di starmi accanto e la sua paura di perdermi.. lo sento.. la sua essenza mi vibra dentro.. circolando come sangue nelle vene, ma nonostante lo percepisca così forte non ricordo di Noi.. e tra un pensiero e l'altro, persa nei lineamenti del suo viso, crollo..

MAIK.. non riesco ad allontanarmi da lei da quando l'ho ritrovata.. sono un fottuto bastardo, un egoista del cazzo.. che diritto ho di presentarmi qui dopo che a portarcela sono stato io?? non avrei dovuto permettere che scappasse in quello stato.. non avrei dovuto lasciarla.. lei che con quella sua anima pura e indifesa chiedeva solo di essere salvata da un'oscurità che la stava divorando.. lei che in punta di piedi ha stravolto il mio mondo, abbracciando la mia, di oscurità.. il mio dolore.. la mia anima ormai viandante, assicurandomi uno spazio sicuro nel suo cuore.. lei è follia.. è così fottutamente vitale per me, da farmi desiderare l'amore.. quell'amore prepotente e raro che non ricordavo di conoscere dopo la perdita del mio bambino.. e io cosa le sto dando in cambio? dolore, solitudine.. sono in balia della perdizione.. Lara si prosciuga fino all'ultima  goccia della mia esistenza, trascinandomi nel suo mondo malato col ricatto.. approfittando del mio dolore ancora forte e presente.. non meriterò mai la purezza di Mia, almeno finchè non riuscirò ad occuparmi della pazzia di Lara.. devo dirle al più presto la verità.. e mentre torno dal distributore del caffè in questo freddo e cupo corridoio, delle grida mi spaventano..

5:55.. e dopo aver visto l'ora, corro verso Mia..

<nooo nooo.. Ax è mortooo!! mio fratello Ax non è a Londra è mortoooo!! ora ricordo tuttooo!!>

<hei piccolaa calmati!! sono qui.. Mia!! vieni qui..> e prova a calmarmi stringendomi tra le braccia.. carezzandomi e baciandomi ma.. Ax mi ha riportato al presente.. quel maledetto orario mi ha ricordato ogni dolore atroce che mi percuote dentro e.. il perchè mi trovo in questo fottuto letto d'ospedale.. e con una furia inaudita cerco di divincolarmi dalla sua presa..

<no Maikkk vattene viaa.. non devi toccarmiii.. non dovresti essere qui!! non ti voglio quii.. mi avete mentito tuttiii! ora ricordooo.. ogni singolo momento ricordoo !! Ax è mortooo.. mi ha lasciatooo, e anche tu mi hai lasciatoo, per questo sono qui.. vattene viaaa!! devi andartene, non voglio più vedertiii, ti odiooo!!>

e poi, nell'instabilità e disperazione del mio tragico momento, son riusciti a sedarmi.. spegnendo quel dolore così fitto e profondo che era appena riaffiorato.. portando il mio stato emotivo e psicologico in un abisso senza ritorno..

MAIK.. è come morire di nuovo.. la guardo inerme su quel letto.. in quel suo sonno obbligato, e i sensi di colpa mi spaccano lo stomaco.. come potrò farmi perdonare per tutto il male che le procuro.. mi odia.. ed ha ragione, chi non lo farebbe dopo il mio comportamento? odio anch'io me stesso per non essere in grado di fare l'uomo che sono, e ritornare ad amare senza macchie sul cuore.. sono bloccato in un'infinità di maledetti problemi, ma ho bisogno di lei più dell'aria che respiro.. di lei nella sua fragilità come cristallo.. nella sua delicatezza, così indifesa e pura da risultare magnetica, così rara e devastante che ad ogni suo gesto puntualmente mi uccide.. sono perdutamente innamorato di questa piccola creatura che dalla vita ha avuto solo dolore.. quel dolore che la spinge a non amarsi.. a non sorridere.. e nemmeno immagina quanto sia bella quando lo fa.. è come un raggio di sole che penetrando dalla finestra, ti scalda le guance.. ed io.. io le aggiungo solo altro dolore.. ha ragione, non dovrei essere qui.. non ho nessun diritto su di lei.. non la merito e soprattutto lei, non merita uno come me.. un misero pezzente, che elemosina la preziosità del suo cuore..

e nelle ore grigie di quel mattino.. mentre addormentata vago nei meandri oscuri della mia mente, Maik ha deciso di percorrere quel corridoio cupo e freddo, devastato dal dolore e dai sensi di colpa, con passo lento e senza mai voltarsi, allontanandosi sempre di più dal mio spazio.. fino a sparire.. lasciando dietro di lui, la scia di quel profumo d'amore.. 

quell'amore mai vissuto davvero..

5:55Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora