Cap. 7

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Sono passate settimane da quella notte.. immagino che l'avermi visto spiare la sua vita, sia il motivo della sua assenza.. mi sono alzata ogni mattina con l'ansia di vederlo e col pensiero che mi creda una ragazzina stupida.. si, perchè sarà questa la sua visione di me.. un'imbranata e curiosa ragazzina.. ma non può immaginare l'intensità che mi ha provocato quella notte.. credo che per lui sia normale routine, ma per me, non è stato così stupido quello che ho vissuto.. vorrei tanto rivederlo ma ormai le sue finestre sono sempre socchiuse.. posso solo sentirne la presenza dal suono della sua musica..

Quest'ultimo periodo credo di aver perso ancora peso.. ho voglia di vivere ma.. tutta questa sofferenza che sento mi porta a deperire pian piano.. mi guardo allo specchio.. il mio corpo è una tavola priva di delicatezza.. percorro con le dita i lineamenti ma, è difficile riconoscere la reale forma della mia essenza, nessun segno di femminilità.. nessuna curva sensuale dell'essere donna.. solo dolore e questo senso di inadeguatezza che mi destabilizza portandomi a farmi del male per placarlo.. ora vorrei solo tagliarmi e godere di quella pace istantanea.. liberatoria.. ma continuo a carezzarmi, oltrepassando le ossa sporgenti che esaltano la mia insignificante magrezza, seguendone il percorso riflesso nello specchio e.. 

accompagnata dal suono che s'insinua nella mia stanza socchiudo gli occhi, facendo apparire vivida nella mia testa l'immagine del corpo eccitato di Maik.. e in quest'attimo, l'estenuante piacere di quella notte torna a devastarmi soffocando ogni dolore.. e guido le mie dita leggere sulla pelle, senza sapere dove, ne come.. amando quel tocco che vorrei fosse suo.. riapro gli occhi per affogare nel mio sguardo spaesato e.. inclinando leggermente la testa, alle mie spalle lo vedo.. riflesso nello specchio.. resto immobile.. riempiendomi gli occhi di tutta la sua bellezza.. è appoggiato alla ringhiera, camicia aperta e un pantalone a vita bassa da cui esce l'elastico del boxer.. ha sempre il suo sigaro tra le dita e una birra nell'altra mano.. e dopo aver guardato la fine della via, il suo sguardo si posa su di me.. su questo corpo sgraziato.. non lo abbassa ed è intenso come quella notte.. fa un tiro dal suo sigaro e.. col fondo della bottiglia di birra si sfiora.. provocandosi un fresco piacere sul petto.. e io.. consapevole di esser guardata, nella mia inibizione, in preda a un'avvolgente eccitazione imito i suoi movimenti su di me..

MAIK.. ho cercato di allontanarmi ma.. questa ragazza mi farà impazzire.. il suo corpo fa riaffiorare ricordi dolorosi ma, riesce a farmi andare oltre.. travolgendomi con la sua innocenza.. tanto da non riuscire a controllare questi impulsi che mi spingono a provocare in lei reazioni.. la osservo sfiorare quel suo piccolo corpo delicato mentre segue esattamente ogni mio movimento.. mm da brivido, è fantastico sentirla eccitata.. non dovrei stuzzicarla.. voglio sapere di lei.. devo controllarmi.. no, no impossibile cazzo!

è un insolito tormento questo desiderio per me.. sto amando ogni singolo pensiero che mi fa immaginare.. continuo a seguire i suoi movimenti nei punti più sensibili.. sembra conoscere il mio corpo.. mi guida intensificando il piacere.. e poi si ferma sul suo essere uomo.. e io sulla mutandina.. vorrei entrare e scoprire la mia intimità.. sapere cosa si prova davvero.. scendo e sfiorando leggermente quel punto vitale che sento pulsare, rabbrividisco.. e un nodo in gola mi fa gemere cercando il suo sguardo.. sospira in simbiosi, ma poi..  di colpo si allontana dalla finestra.. 

MAIK.. cazzo Mia cosa sei!! la sua purezza è devastante, questo piacere che sta provando lo sento addosso.. mi fa mancare il respiro.. cazzo non posso.. devo starle lontano, non voglio ferirla.. sono attratto dal suo essere.. ma non posso! 

e son qui.. di nuovo, come quella notte, con questo desiderio devastante, che tormenta ogni cellula vitale dentro di me.. l'anima brama qualcosa.. continuo a carezzarmi cercando di prolungare questo piacere che opprime il dolore ma, ora senza il suo sguardo addosso l'istinto mi frena.. e l'unica soluzione possibile è una doccia fredda..

Dopo essermi calmata mi son preparata e con  Ax abbiamo raggiunto la compagnia per cenare in un ristorante appena aperto e ora siamo in un locale dove Sandro lavora come dj.. non ho voglia di ballare e sono buttata in un divanetto.. stasera ho una sensazione strana addosso.. probabilmente sono le emozioni di oggi che ancora son dentro di me.. mi passano una canna e dopo qualche tiro mi abbandono indietro, con la testa sulla spalliera del divanetto.. e la mia serata trascorre così.. 

E' notte fonda e prima di rientrare ci siamo fermati a un baracchino sulla strada per mangiare e bere ancora qualcosa.. ma quella sensazione non mi ha abbandonato nemmeno dopo la canna.. nemmeno dopo il relax.. anzi dopo quest'ultima bevuta inizio a sentirmi male, tremo e l'agitazione mi affanna il respiro..

< Ax non mi sento bene torniamo a casa.. >

< sorellina che succede? ora ti porto.. ma prima dobbiamo andare all'Eur per beccare dei tipi, resta qui.. anzi no, ti accompagnano Marta e Stefy, vai con loro ok?.. io ti raggiungo presto.. >

< Ax , ho una strana sensazione ,non puoi vederli domani a questi? si è fatto tardi.. mamma si arrabbierà e poi ho bisogno di te non sto bene.. >

< Mia.. vai a casa per favore!!.. devo andare adesso.. > e per non litigare con lui lo assecondo..

Mi hanno appena lasciato all'inizio della via.. cammino nel silenzio cupo di questa strana notte.. una leggera pioggia ha iniziato a bagnare le strade e il battito di nuovo si velocizza .. il respiro si accorcia.. sto sudando freddo.. guardo l'ora sul cellulare, 5:55.. mi affretto, e vicino al portone poco prima di riuscire ad entrare, mi sento trafiggere il petto.. un dolore lancinante.. insopportabile.. sento il cuore fermarsi.. crollo a terra, e dopo.. 

l'oscurità..

5:55Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora