Ho passato l'ultimo anno tra terapie fisiche e mentali.. la mia vita è stata un tale disastro.. ho ripreso a parlare con la mia psicologa, e in qualche modo mi sta aiutando ad alleggerire tutta la rabbia e il dolore che mi porto dentro.. ho accettato la morte di Ax ma, purtroppo non riesco a riempire il vuoto che sento, ho perso una parte di me con lui e, sopravvivo.. aggrappata sostanzialmente al niente.. sto cercando di non farmi del male, ma non ho voglia di sorridere.. di vivermi quegli attimi che potrebbero rendermi felice.. che cos'è la felicità? quella fottuta parola che racchiude un enorme peso.. chi cazzo riuscirebbe ad appropriarsi di quel senso di benessere, se avesse tutto questo dolore ad opprimerlo nel profondo? come posso seguire le ultime parole di Ax.. "sii felice e il motivo arriverà.." come posso..
squilla il telefono..
"ciao piccola, so che non avrai voglia di farlo ma, ho sentito Laura e stasera ci sarà una festa a sorpresa per Giulia.. sono in agenzia per i biglietti.. se per te va bene confermo il volo per le 16.. "
"Cla, se fosse per me sai già la risposta.. ma parliamo di Giulia.. conferma il volo, mi preparo.. le prenderemo qualcosa una volta a Milano.. a dopo.."
Si, è proprio lui, Claudio fa parte della mia vita ora..
quando quella mattina mi sono svegliata in quel letto d'ospedale, pian piano tutti i tasselli si sono ricomposti.. per un istante ho smesso di esser connessa col mondo.. nell'esatto istante che ho capito di non rivedere mai più Maik, ho spento quel poco di speranza che mi restava di una vita felice.. tutto quello che nei giorni precedenti mi aveva riportato alla luce, era sfumato.. lasciando solo nebbia, così fitta e fredda, a infiltrarsi nelle ossa.. fino alle mie più profonde e più intime viscere.. ed ero li.. un involucro inutile perso nel vuoto.. finchè nella stanza, non è apparso Claudio.. lui che come la volta precedente è arrivato per portarmi via.. lui.. la mia persona positiva.. l'anima che cammina accanto a me, e quando ne ho più bisogno mi porta in braccio.. e poi mi ha stretto.. forte, in quell'unico abbraccio che poteva farmi sentire in qualche modo "normale".. ricordo ancora le sue parole sussurrate all'orecchio quel giorno.. "piccola son qui per te.. son venuto per portarti via.." di nuovo..
e da quel giorno fino ad oggi mi è rimasto accanto.. gli ho permesso di farlo nonostante conosca i suoi sentimenti per me.. abbiamo uno strano rapporto, potrei quasi definirlo da fidanzati ma.. non riesco a sentirlo davvero così.. in quest'ultimo anno abbiamo passato bei momenti d'intimità ma non siamo mai andati oltre.. arrivati a quel punto mi blocco.. perchè da li in poi so che non ci apparteniamo.. so di ferirlo continuamente.. provo a non farlo ma, lui non mi aiuta.. si accontenta di starmi accanto, pur sapendo che non sarà mai corrisposto nel modo che vorrebbe.. non mi chiede mai di Maik.. non osa farlo ma sa, che vive dentro di me.. ed io, ahimè non riesco a dimenticarlo.. o forse.. semplicemente non voglio farlo..
i giorni trascorrono dannatamente lenti.. tra uno sguardo alle sue finestre e la strada che porta al suo portone.. non è mai tornato a prender le sue cose.. e io mi son nutrita di quel piccolo sogno ricorrente.. forse un giorno lo vedrò appoggiato alla ringhiera mentre tira il suo sigaro.. sono stata tanto arrabbiata con lui.. ancora oggi non mi spiego perchè non abbia provato a starmi accanto.. eravamo così legati.. era diventato il mio mondo e lui, in un soffio l'ha distrutto, senza pensare alle conseguenze della sua assenza.. non voglio più amare.. non provo desiderio e.. nessuno mi toccherà mai come faceva lui, facendomi vibrare solo con lo sguardo.. appartengo a lui e, nemmeno immagina quanto sono sua.. e nello sconforto di tutti i forse.. mentre i miei pensieri abbracciano quest'oasi..
un bacio mi sfiora la nuca.. socchiudo gli occhi e.. lo sento.. mi lascio trasportare..
<piccola tutto bene?.. >
e al suono di questa voce, vengo scaraventata in quella realtà in cui ormai a fatica mi trascino.. mi volto.. <hey Cla.. non ti ho sentito arrivare scusa.. si sto bene.. sono pronta..>
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e dopo qualche ora siamo a Milano.. dopo esserci messi d'accordo sul ritrovo con Laura, mi son fatta lasciare in galleria in centro a prendere un regalo per Giulia, mentre lui aiutava con le ultime cose.. avevo bisogno di respirare un po di solitudine, isolarmi dal mondo..
e cammino spensierata osservando le vetrine.. la gente intorno vive e si diverte.. l'aria risuona di voci scintillanti ma, senza ascoltare, risulta quasi un bisbiglio accomodante.. mi lascio accompagnare da questo sottofondo e senza volerlo ripenso all'ultima volta che son stata a Milano.. questa città per me è un bagaglio di ricordi.. e poi un profumo mi carezza, infilandosi prepotente su per le narici.. mi volto.. e rivolto.. girando su me stessa.. che stupida che sono, ancora spero di rivederlo.. e poi da quel sottofondo, una frase emerge su tutto levandomi il fiato..
<Ma guarda cosa vedono i miei occhi.. il caso disperato è di nuovo a Milano..>
mi volto e vedo lei.. una sagoma che pian piano prende forma dando vita a una strega.. Lara..
<oh Lara.. guardandoti, direi più che il caso disperato sei tu.. ma non importa.. si, sono a Milano e non credo sia un fatto che ti riguardi.. ora scusami ma, ho da fare cose più importanti di ascoltarti.. ciao.. stammi bene!>
<non preoccuparti del mio benessere.. stiamo benissimo io e Maik..> appena quel nome mi attraversa l'orecchio, il battito cardiaco si altera.. le sue parole diventano incomprensibili.. continuo ad ascoltarla infierire su di me come un suono fastidioso.. <sei solo una stupida ragazzina.. ti avevo avvisato che non te lo saresti vissuto.. certo che starò bene.. io ho lui!!.. ah non sperare di vederlo, farò in modo che non accada.. ciao!>
e poi, con un sorriso perfido mi volta le spalle allontanandosi.. non replico.. lascio che quel male sottoforma di donna prenda le distanze da me, mentre nella mia testa tutto è confuso.. solo una cosa è molto chiara e risalta su tutto.. mi ha lasciato per tornare da lei.. sono stata solo una distrazione.. un incidente di percorso.. il niente!..
ho passato un anno vuoto.. cupo.. ed ho resistito, non l'ho fatto.. ma ora ho fame.. fame di oscurità e, tra la folla e il caos, l'unica cosa che vedo è solo quello spazio isolato in cui nascondermi.. solo io e un malessere estenuante.. mi spingo al muro, opprimendo quella forza che ossessiva mi tormenta.. resisto, fumo.. resisto ma, ho solo un pensiero fisso.. cerco e.. l'unico mezzo è la sigaretta che tengo tra le dita.. chiudo gli occhi e..
<cazz.. ahhh..> mi brucio.. ripetutamente.. fino a non sentire più nulla, se non il calore frustrante sulla pelle..
denti stretti.. lacrime.. un intenso dolore e poi..
il nulla..
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Short StoryMia una giovane ragazza bisognosa di felicità.. si troverà ad affrontare situazioni devastanti per la sua psiche già abbastanza segnata.. un giorno per caso i suoi occhi cadono su Maik e tutto in lei matura.. "il motivo" sarà abbastanza forte e sta...