capitolo 24

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Era stato tutto così rapido. Sia Akaza che Sakurako erano come gelati.
Akaza si tenne la testa attaccata al collo mentre il sangue gli gocciolò addosso, incredulo dell'accaduto. Non era mai successo che qualcuno gli tagliasse il collo.
Sentii Sakurako emettere un ruggito e la vide scaraventarsi come una furia verso Tanjiro.
" Non posso perdere" pensò il demone furioso "sono più forte di loro, non posso permettermi una cosa del genere"
Dietro di lui, Tomyoka scaraventò la sua nichirinto verso Akaza, trafiggendolo dritto in fronte. Il colpo fu così forte da staccare la testa dal collo.
Sakurako si blocco' di colpo, osservando la scena. Emise un ringhio spaventoso mentre le lacrime iniziarono a solcarle il viso.
- Maledetti umani - esclamò scaraventandosi su Tomyoka - questo non dovevate farlo! -
Nonostante non avesse più la testa, Akaza era ancora vivo e percepiva le aure di chi lo circondava. Sentiva Sakurako attaccare i due cacciatori a mani nude senza usare i suoi poteri, un chiaro segno della sua furia.
Il demone non accettò quella disfatta, doveva essere più forte di loro! Sia per sé stesso che per Sakurako. Non avrebbe mai accettato una sconfitta.
Uso' la tecnica Ago della bussola e si scaraventò contro gli spadaccini, sferrando un colpo dopo l'altro.
Sakurako fu obbligata a farsi da parte, incredula che Akaza riusciva a combattere in quelle condizioni. Lo stesso valeva per Tomyoka e Tanjiro. Come riusciva a essere ancora vivo e lottare in quel modo?
Mentre la testa iniziò pian piano a rigenerarsi, Akaza stava per sferrare un altro pugno quando avvertì qualcuno afferrarlo per il braccio cercando di fermarlo. Si voltò con la schiena e vide una giovane ragazza in lacrime che lo tratteneva.
Era molto carina; la sua costituzione era minuta e la carnagione era pallida. I capelli neri erano legati dietro la testa  con delle forcine con dei fiocchi di neve laterali e indossava uno yukata rosa a pois bianchi. La sua espressione era triste, stava piangendo.
" Ti prego, fermati " gli disse la ragazza fra le lacrime.
Akaza si blocco', quasi a ubbidire alla ragazza. Chi era? Perché vederla lo faceva star male?
Sia Sakurako che i due ragazzi fissavano la scena, senza capire che stava succedendo.
" Che gli è preso? " pensò Sakurako preoccupata " perché si è fermato? È come se vedesse qualcuno dietro di lui... "
Akaza tornò in sé e riprese l'attacco ma qualcosa in lui stava cambiando, lo sentiva. Nella sua testa stavano riapparendo i ricordi umani.
Come era possibile? Perché proprio ora? Che sia stato il colpo di Tanjiro a scatenarli?
Sferrò un pugno verso Tomyoka quando sentì una voce " ora basta, Hakuji. "
La sorpresa fu così forte da sbagliare mira e colpire il pavimento. Chi aveva parlato? E come lo aveva chiamato?
Sakurako si avvicinò a lui - Akaza, che succede? -
Akaza l'allontanò e si scagliò contro Tanjiro ma ormai aveva perso la concentrazione. Tanjiro ne approfitto' per tagliare di nuovo la testa che si stava generando.
- NOOOOO - urlò Sakurako, pronta per attaccare il giovane ma Akaza l'agguanto' per il braccio, impedendole di attaccare.
- Akaza... - esclamò lei stupita. Che gli stava succedendo?
Akaza restò immobile, senza mollare la presa mentre riacquistò i suoi ricordi.
Hakuji... era quello il suo nome. In passato aveva cercato di prendersi cura di suo padre, rubando a giro per poter comprare le medicine che servivano. L'uomo, pensando di essere un peso, si era impiccato.
In seguito a una rissa, tempo dopo, aveva incontrato Keizo, il proprietario di un dojo e lo aveva preso con sé. E poi conobbe Koyuki, figlia di Keizo.
La ragazza era malata e si era preso cura di lei mentre il padre gli insegnò a combattere. Quando Koyuki guarì, Keizo gliela promise in sposa, cedendogli anche la gestione del dojo.
Sembrava andare tutto bene quando quel sogno s'infranse. Mentre era alla tomba di suo padre, i membri di un dojo rivale avvelenarono il pozzo, uccidendo Keizo e Koyuki.
Ricordò bene la sua ira. Si era recato al dojo rivale e aveva ucciso a mani nude tutti i membri. Fu lì che poi incontrò Muzan e gli donò una nuova vita.
Akaza sentì il corpo rigenererarsi e, senza pensarci, si attacco' provocandosi gravi danni.
Tutti i presenti erano sconvolti, che stava succedendo?
- Akaza, perché fai così? - esclamò agitata Sakurako - che ti succede? -
Akaza non diede segno di averla sentita. I suoi pensieri e la sua anima vagavano altrove.
Non è mai riuscito a proteggere le persone a lui care... suo padre, la sua nuova famiglia, neppure Sakurako quando era ancora umana. Che senso aveva essere il più forte quando non riusciva a essere presente per proteggere i suoi cari? Perché combattere?
" Va tutto bene, figliolo " disse una voce gentile " sei stato molto bravo, mi dispiace essere stato un peso per te"
"Padre... " pensò Akaza riniziando ad acquisire il suo vero aspetto.
"Non farti condizionare, Akaza " esclamò Muzan nella sua testa " sei una Luna crescente, il tuo obiettivo è combattere ed essere sempre più forte"
" Essere più forte... " ripeté Akaza "è vero, quello è sempre stato il mio pensiero, ma perché?"
"Hakuji" sussurrò Koyuki " va tutto bene"
Akaza alzò lo sguardo e vide la sua Koyuki che gli sorrideva dolcemente. Un mix di emozioni esplosero dentro di lui.
" Non potevi fare niente per noi" proseguì lei " doveva andare così.  Ora è tutto a posto, vieni con noi"
" AKAZA!" urlò nella sua mente ma ormai Akaza non esisteva più. Era tornato ad essere Hakuji.
Il ragazzo abbracciò Koyuki, scoppiando a piangere "perdonami, non sono riuscito a proteggerti!"
"Va tutto bene, ora siamo di nuovo insieme"
- AKAZA! - sentì chiamare da lontano - TI PREGO, NON ANDARTENE! -
il ragazzo si riscosse sentendo la voce di Sakurako. Riusciva a percepirla accanto a lui che stava piangendo.
Sakurako... nonostante non si fossero più parlati per tutti quei mesi, non aveva mai smesso di amarla né di pensare a lei. Si era intromesso nel suo combattimento perché era troppo preoccupato per lei. Non voleva perderla di nuovo.
Hakuji guardò negli occhi Koyuki, il suo primo amore, e sapeva che doveva fare una scelta.
" Perdonami, Koyuki" sussurrò lui "ma non posso venire con voi. Mentre ero un demone ho conosciuto una ragazza e me ne sono innamorato. Non posso lasciarla "
Koyuki gli accarezzò una guancia, sorridendo tristemente "lo so"

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