Appena sentì i fusuma chiudersi, Sakurako riaprì gli occhi e, nel momento che si mise seduta, venne colta dai capogiri.
Si portò una mano al viso, cosa pretendeva? Aveva ancora un po' di febbre ed era stata priva di sensi per quattro giorni.
Si voltò verso il giardino, Misako aveva lasciato socchiuso i fusuma. Ripensò a ciò che la sorella le aveva raccontato, alla cesta che aveva trovato... che fosse stato il suo demone ad averle portate? Non c'erano altre spiegazioni.
Oltretutto, Misako aveva raccontato di brevi momenti in cui non riusciva ad avvicinarsi nella sua camera durante la notte, a come si sentiva inquieta... possibile che veniva a trovarla per controllare come stesse?
Si portò le mani sulle guance, già arrossate dalla febbre, certa che in quel momento fossero ancora più rosse; se le sue ipotesi fossero vere, voleva dire che il demone si fosse affezionato a lei.
A quel pensiero sorrise, le faceva piacere.
Si scostò la coperta e tentò di mettersi in piedi, ma i capogiri glielo impedirono.
"Non mi arrendo"
Si mise a gattoni e, ignorando il giramento di testa, andò verso i fusuma che davano al giardino e lo aprì piano piano.
L'aria fresca era un sollievo per il suo viso accaldato, e fece dei bei respiri come a bearsene. Le lucciole volteggiavano nel cielo mentre i grilli cantavano come sempre.
Avvertendo la sua presenza, Sakurako si guardò intorno. Sperava che vedendola star meglio si fosse mostrato in qualche modo.
" Dove sei? "
Continuò a scrutarsi intorno fino a quando non noto' qualcosa. Fra i cespugli, vicino a un albero, vi erano due sfere dorate. Inizialmente pensò che fossero delle lucciole un po' più grandi ma poi, quando si accorse che erano immobili, andò in iperventilazione. Erano occhi.
Era la prima volta che il demone dava segni di vita, solitamente stava sempre nascosto, e questo rese la giovane felice.
Sakurako lancio una rapida occhiata alle sue spalle, come ad assicurarsi che non stesse venendo nessuno, e poi gattono' in veranda.
Il demone continuava ad osservarla, senza distogliere lo sguardo da lei.
La ragazza si mise seduta e guardò verso gli occhi dorati. Era emozionata, per la prima volta poteva parlare con il demone.
- Hai portato tu quella cesta con le erbe, vero? - gli domandò Sakurako sorridendo a voce bassa, certa che l' avrebbe sentita.
Gli occhi fecero su e giù, segno che il demone avesse annuito.
- Ti ringrazio - sussurrò Sakurako - se non le avessi portate, molto probabilmente sarei morta. Ti sono debitrice -
Stavolta gli occhi si mossero da destra a sinistra, stava dicendo di no.
- Guarda che è vero - sbuffò Sakurako - e poi sei anche venuto a controllare le mie condizioni tutte le notti! Non è poco! Sai, hai spaventato tantissimo mia sorella - aggiunse ridendo - però mi ha fatto piacere -
Lo sguardo del demone restò fisso, chissà cosa stava facendo... magari stava sorridendo oppure stava ridendo anche lui...
- Ti chiedo scusa se in questi giorni non ho potuto cantare, so quanto ti piace... -
Il demone scosse di nuovo la testa, forse a modo suo le stava dicendo "non preoccuparti".
- Ma appena starò meglio - aggiunse Sakurako - ricomincerò a cantare tutte le notti, te lo prometto. È anche per ringraziarti per ciò che hai fatto per me! -
Questa volta il demone annuì. Le rivolse un'ultimo sguardo e poi si allontanò.
" Se ne è andato... " pensò Sakurako.
Non sentiva più la sua presenza. Probabilmente voleva accertarsi che stesse bene e poi chissà, magari aveva anche da fare...
Sakurako si sdraiò sul pavimento, era la prima volta che il demone si rivelasse e, per di più, aveva pure comunicato con lui (o lei). Si sentiva veramente felice nonostante i leggeri capogiri e la febbre. Adesso doveva solo pensare a guarire, in modo tale da poter mettere in atto il suo piano per poter incontrare il demone.
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Portami con te
FanficSakurako è una giovane fanciulla del periodo taisho che, nonostante il suo debole stato di salute, è dotata di una una grande forza di volontà e l'incontro con Akaza, Terza luna crescente delle Dodici Lune Demoniache, le cambierà per sempre la sua v...