Quando Sakurako riprese coscienza di sé era giorno. Lo riusciva a capire dalla luce che passava dai fusami distrutti. Non ne capiva il motivo ma vedere quei raggi di sole la spaventavano.
Si guardò intorno, quella non era la sua abitazione. La stanza era completamente sporca di sangue e ai suoi piedi vi erano dei cadaveri completamente spolpati.
Che cosa era successo?
- Bentornata fra noi, piccola demone- esclamò una voce dietro di lei - o dovrei dire piccola furia -
Sakurako si voltò e vide seduto accanto alla parete il ragazzo che aveva incontrato nel bosco.
La giovane aggrottò le sopracciglia, sempre più confusa. Come l'aveva appena chiamata? Piccolo demone?
Notando l'espressione confusa di Sakurako, il demone ridacchiò - non ricordi proprio niente eh... beh, è normale -
- Qualcosa ricordo ma è molto confuso - sussurrò Sakurako - ricordo che la mia matrigna mi ha ferito gravemente e mi ha abbandonato nel bosco. Stavo per morire e poi sei arrivato tu... dopodiché è diventato tutto buio e ho sentito il mio corpo bruciare. Poi il nulla -
Il biondino annuì - beh, che dire... per essere un demone da appena dodici ore, direi che hai del potenziale. Generalmente si perdono i ricordi umani con la trasformazione e si riacquisisce la lucidità dopo alcuni giorni. Appena la tua metamorfosi si era conclusa, hai attaccato tre abitazioni e divorato tutti gli abitanti. Eri veramente affamata - aggiunse ridendo - hai mangiato dodici umani in poche ore. Certo, con le tue ferite è comprensibile, dovevi riprenderti -
Sakurako guardò i cadaveri, incredula - sono... sono stata io? -
- Oh sì - ridacchiò lui - comunque devo farti i miei complimenti, la tua capacità di rigenerazione è veramente veloce -
Sakurako si recò verso uno specchio e si guardò attentamente. A parte lo yukata lacero e sporco di sangue, non era più ferita. I suoi capelli erano molto più lunghi e la sua carnagione si era fatta ancora più pallida.
- Com'è possibile? Ero piena di ferite... -
- È una delle nostre abilità - le spiegò il demone avvicinandosi a lei - ognuno di noi è in grado di rigenerarsi e più è forte il demone, più velocemente è in grado di rigenerarsi. In più ognuno di noi è dotato di un'abilità speciale, o potere, chiamalo come vuoi -
- Quindi anch'io ho un'abilità speciale? -
- Certamente! Tutto sta è nel capire quale sia -
Sakurako ancora non riusciva a credere in quello che stava succedendo. La sua matrigna che la voleva morta, la sua trasformazione in demone... com'era successo tutto questo?
Eppure non ne era dispiaciuta, anzi, ne era quasi felice. Per la prima volta nella sua vita si sentiva forte, inarrestabile. Ora poteva fare tutto ciò che voleva e andare nei posti che preferiva.
Si voltò verso il ragazzo - in tutto questo non ti ho ancora chiesto il nome. Sono stata maleducata -
Il ragazzo fece un piccolo inchino - io sono Douma, seconda Luna Crescente delle Dodici Lune Demoniache -
Quel nome le era familiare, dove lo aveva già sentito? La ragazza scosse la testa, non aveva importanza. Eppure sentiva che stava dimenticando qualcosa di importante, ma cosa?
- A proposito, Douma - disse Sakurako osservando con apprensione i raggi del sole - perché ho così tanta paura della luce del giorno? -
- Perché è una delle poche cose che può ucciderci - spiegò Douma.
- Capisco... - annuì Sakurako.
La ragazza si fece pensierosa, aveva così tanti pensieri per la testa ma uno in particolare la stava stuzzicando.
- A cosa stai pensando? - le chiese Douma.
- Che appena farà buio devo fare un salto a casa - esclamò con un sorriso gelido Sakurako mentre le sue pupille si assotigliarono, rivelando la sua natura demoniaca - ho un conto in sospeso -
A quelle parole, i capelli di Sakurako sembrarono contorcersi come serpenti, facendo capire a Douma quale potere avesse acquisito Sakurako.***
Il signor Oriyama era a pezzi. La sera prima, mentre lui stava tornando a casa dal lavoro, sua figlia era stata catturata da un demone e, molto probabilmente, uccisa.
Quando era tornato a casa, sua moglie era subito accorsa da lui raccontando ciò che era successo.
La camera di Sakurako era insanguinata, specialmente il pavimento.
L'uomo si portò le mani ai capelli, non solo aveva perso l' amore della sua vita tanti anni prima, ora aveva perso anche la sua bambina.
" Forse è la punizione di ciò che ho fatto tempo fa...."
Sua moglie cercò di riportarlo alla realtà - caro, lo so che è dura. La perdita di Sakurako è stata una vera tragedia, ma devi farti forza per tua figlia -
Il signor Oriyama guardò Misako. La ragazzina era come sconvolta, non aveva ancora pronunciato una parola dalla sera prima.
In fin dei conti era molto legata alla sorella.
Con un colpo secco, il fusuma venne scaraventato via, facendo sobbalzare i tre.
- Ciao, famiglia - esclamò Sakurako allegramente - vi sono mancata? -
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Portami con te
FanfictionSakurako è una giovane fanciulla del periodo taisho che, nonostante il suo debole stato di salute, è dotata di una una grande forza di volontà e l'incontro con Akaza, Terza luna crescente delle Dodici Lune Demoniache, le cambierà per sempre la sua v...