capitolo 22

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Da quel giorno passarono sei mesi e gli spadaccini amazza demone fecero irruzione nel castello infinito. Erano quasi tutti pilastri, ad eccezione di quattro giovani che, a differenza dei loro colleghi di pari rango, si erano particolarmente distinti.
Due di loro, Tomyoka Giyu, pilastro dell'acqua, e Tanjiro Kamado si erano ritrovati divisi dal gruppo ed ora correvano a perdifiato in uno di quei corridoi.
Tanjiro era lieto di trovarsi in coppia con Tomyoka, era stato lui a indirizzarlo dal vecchio Urokodaki per farne un cacciatore di demoni, oltre ad essere stato il primo ad aver riposto fiducia in Nezuko, sua sorella trasformata in demone.
Lui e i suoi amici avevano sostenuto tantissime sfide per poter giungere fino lì, affrontando una dopo l'altra le lune demoniache. Non solo avevano sconfitto la quinta e la prima luna calante ma anche la sesta, quinta e quarta luna crescente. Una cosa mai accaduta da moltissimi secoli.
Stavano per giungere alla fine del corridoio quando Tanjiro sentì il suo odore. Era l'odore di un demone, una luna crescente.
Appena varcata la soglia, se la ritrovarono davanti. Era una ragazza molto bella, vestita di nastri e con i lunghi capelli neri legati in una lunga coda. Sui suoi occhi ametista vi era incisa "quinta superiore".
Appena la vide, Tanjiro ricordò ciò che una volta gli aveva raccontato il suo amico Zenitsu. Gli aveva parlato di una ragazza bellissima incontrata davanti alla Villa delle Farfalle; aveva un suono talmente gentile da camuffare la sua natura demoniaca.
Era ovvio che si trattasse di lei, la descrizione corrisponde, eppure qualcosa era cambiato in lei da quell'incontro. Puzzava terribilmente di sangue, come se avesse divorato centinaia di umani, eppure il suo odore emanava qualcosa di strano. Nonostante in quel momento si ergeva contro di loro, percepiva che non aveva voglia di lottare né di essere lì.
La giovane li scrutò torva - mi dispiace ragazzi, ma non andrete oltre -
Tomyoka estrasse la sua nichirinto blu, puntandola contro il demone - abbiamo già sconfitto in passato la quinta luna superiore, tu non farai eccezione -
- Ma che paura - ridacchiò lei, per niente spaventata - sai, sei il primo pilastro che affronto. Era da molto che aspettavo questo momento -
" Il primo pilastro?" pensò Tanjiro confuso. Questo voleva dire che quella ragazza non era un demone da molto tempo.
Tomyoka partì subito all'attacco.
- Primo Kata - sussurrò il pilastro - squarcio della superficie -
Dalla nichirinto di Tomyoka sembrò sgorgare una scia d'acqua, pronta a colpire la ragazza.
Era un attacco talmente veloce che Tanjiro credette davvero che Tomyoka potesse farcela.
La giovane sorrise e qualcosa dietro di lei scattò velocissimo intercettando l'attacco, bloccandolo.
Sia Tomyoka che Tanjiro erano esterrefatti; lo aveva bloccato usando i suoi capelli. Non avevano mai visto una cosa del genere.
La ragazza ridacchiò mentre la coda tornò al suo posto - che c'è? Il demone vi ha mangiato la lingua? -
- Assomiglia molto alla tecnica della sesta luna crescente - mormorò Tanjiro al pilastro - solo che lei usava i suoi obi al posto dei capelli -
Tomyoka annuì - Uzui me lo aveva raccontato. Dobbiamo attaccarla insieme. Solo così avremo qualche possibilità di farcela... e poi - aggiunse guardando il demone - il fatto che sia una luna crescente da poco gioca a nostro favore -
Tanjiro annuì, brandendo la sua katana. Sapeva che sarebbe stata una dura lotta ma non gli pesava. In fin dei conti, quante lune Demoniache aveva già affrontato? -
- Siete dei maleducati, parlate come se io non ci fossi - sbuffò la ragazza mentre i suoi capelli iniziarono a contorcersi come serpenti - dovrò insegnarvi le buone maniere prima di ucciderci! - e scagliò l'attacco contro i due ragazzi.
La sua coda di cavallo si era divisa in varie sezioni, attaccando i due senza sosta. Tra l'altro, notò Tanjiro, erano talmente resistenti che le nichirinto faticavano a tagliarli. Solo pochi Kata facevano effetto ed uno di questi era la Danza del Dio del fuoco.
- Non male - esclamò lei sferrando un attacco dopo l'altro - siete degli ottimi avversari -
- Proviamo a dividerci - disse Tomyoka a Tanjiro - io l'attacco frontalmente mentre tu provala a prenderla di spalle -
- Ok - annuì Tanjiro e scattarono verso di lei per mettere in pratica il loro piano quando qualcosa piombò verso di loro. Fu talmente improvvisa che i due spadaccini la evitarono in tempo.
Anche la ragazza era sorpresa, aveva smesso di sorridere.
La nube di polvere di diradò, rivelando un ragazzo davanti alla giovane.
Tanjiro lo riconobbe subito, era Akaza, la terza luna crescente che aveva assassinato Rengoku.
- Mi dispiace ragazzi, ma non sarà lei la vostra avversaria - disse lui sorridendo - almeno, non lo sarà per il pilastro-

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