Capitolo 17_"Let's make a surprise!"

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Pov. George

Di nuovo quella sveglia posseduta da qualche creatura demoniaca mi fece sobalzare dal letto, perché la sveglia del Apple di Clay era così dannatamente fastidiosa e rumorosa?
Vidi affianco a me Clay stropicciarsi gli occhi mentre mi invitava a rimanere più tempo a letto con lui incoraggiandomi con un braccio dietro la schiena.

George: Clay abbiamo scuola svegliati! Gli risposi brontolando, Clay sbufò e mi sfilò un braccio e lo appogiò sul suo viso e fece modo che la mia mano inglobasse le sue guance e mi disse ancora ad occhi chiusi.

Clay: Dai rimaniamo a casa... non ho voglia di fare Matematica alla prima ora, tanto ho 9 con qualla lì... disse con voce rocca estremamente sensuale.

George: Te hai 9 a matematica?! Domandai scioccato, a quel punto Clay sbuffò e quando aprì gli occhi ancora assonati mi sorrise nel vedermi.

Clay: Si.... Solo perché faccio a botte non significhi che sono una capra, ridacchiò.

George: Non ti credo! Risposi scioccato e ancora incredulo, a quel punto Clay mi passò il suo cellulare e aprì il registro eletronico e mi fece vedere tutti i suoi voti eccellenti.

I suoi voti partivano dal 8 in sù, fino al suo 10 in educazione fisica, rimasi a bocca aperta perché Clay non aveva per niente la faccia da secchione.

Era bello, divertente e intelligente, come non facevi a cadere nei suoi piedi?

Mi sistemai meglio appoggiandomi nei suoi pettorali e gli domandai.

George: dopo la scuola cosa vorresti fare?

Clay schioccò la lingua e gli scappò una risatina e rispose.

Clay: Lo stripper, ridacchiò. Rotai gli occhi all'in sù e replicai.

George: Dai sul serio Clay, che vorresti essere? Non sei così tanto stupido come pensavo gli dissi, Clay inarcò un sopracciglio e replicò.

Clay: Pensavi davvero che fossi un fannullone vero? Solo perché in classe non sto attento non significa che a casa faccio la stessa cosa, sbuffò.

Clay: Comunque il poliziotto disse alzandosi dal letto.

George: Cosa? Il poliziotto?! Non ti credo Clay replicai incredulo mentre sistemai le lenzuola.

Clay: Lo sapevo, è proprio per questo che non te lo volevo dire, e ora se non ti spiace corro a farmi una doccia disse mentre prese un cambio pulito.

George: Sceriffo Clay del dipartimento di Detroit, non ti ci vedo per niente indossare un uniforme da poliziotto con il cappellino,

Clay: Già sembrerei un idiota, commentò sarcasticamente mentre si avviò sotto la doccia.

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Arrivamo in classe io e Clay stranamente in tempo, mi misi accanto a Sapnap che mi sorrise nel vedermi.

Sapnap: Giorno George! Come è andato ieri? La prima notte con Clay~ avete fatto qualcosa tipo... dormito insieme? Mi domandò maliziosamente gli diedi uno pugnetto leggero nella spalla e gli risposi.

George: Anche se fosse? Non penso di piacergli, meglio se penso la mio futuro. Dissi aprendo il libro, Sapnap mise una mano sopra le pagine per coprire le scritte e rispose.

Sapnap: Devi dargli tempo George, fino a poco tempo fà era abituato a portarsi una ragazza diversa ogni notte, invece guardalo ora non lo sta facendo più per te, tu lo stai cambiando drasticamente, non è una cosa da tutti fare cambiare una persona, sei speciale per lui.
Sentì le guance arrossirsi e risposi.

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