Capitolo 26_ "This is our The End" Pt. 2.

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Pov. Clay

Fu allora che me ne accorsi: dietro a quel fascino misterioso e di quella fredezza nei miei confronti in qualche modo mi attraevano questa parte di lui,

Techno: Assurdo, non è caduto sotto i tuoi piedi, cosa è successo uno ti ha dato un cazzoto e ti ha deformato il viso donato dagli dei?
Mi domanda sarcasticamente mentre finisce di pulire la sua Honda finchè non sarebbe luccicata sotto i raggi del sole autunnale del mattino, alzai gli occhi al cielo irritato e con un sorriso a bocca chiusa replicai,

Clay: Commenti proprio te, sei praticamente diventato la mia Barbie con quei lunghi capelli rosa! Kaycee non fa altro che parlarmi del tuo nuovo look,

Chinò di colpo la testa nascondendosi dietro ai capelli e a sguardataccio in cagneso sbottò.

Techno:Non mi dire che vi sentite ancora, dopo quello che ti ha fatto di certo mica mi aspetto che te e lei andate ancora a letto insieme.

Spalancai la bocca per lo stupore e risposi secco.

Clay: No, ci mancherebbe.

Techno: Allora parlami di questo George, sai qualcos'altro oltre il suo nome?

Clay: Certo sono arrivato a una conclusione dopo averci parlato solo qualche volta a scuola: per prima cosa è un ragazzo molto silenzioso e se ti risponde si comporta da stronzo, penso che faccia così per evitare gli imbecilli come me, sbuffai ridacchiando.

Clay: Come per ultima cosa devo dire che la sua stronzagine è una parte del suo carattere che non mi dispiace, non dico che è a livello di Kaycee ma... i suoi occhi.... sono di un certo castano scuro strano che ti incuriosiscono, il suo sguardo di finta innocenza anche quando sorrideva vedevo in lui un'ombra tanto nera e nascosta che preferiva lasciarla dove era, ma che nessuna felpa azzura avrebbe mai potuta nasconderla per sempre. Sono stato esaustivo?

Techno schioccò la lingua arriciando il naso e con ancora un sopracciglio alzato perplesso, battè.

Techno: Da quando dedichi alle tue troi* una delle tue poesie filosofiche?

Clay: Piantala Techno! È diverso lui, è maledettamente strafottente e sgarbato, che quando sto con lui mi piace ogni secondo di più soprattutto nel farlo sorridere! Sbuffai offesso girandomi di spalle pronto andando alla direzione della moto.

Techno: OH OH OH, qualcuno che è più stronz* di Clay! Disse con qull'irritante ghigno da coglion* che sfoderava sempre quando riusciva a infastidirmi, montai sulla mia Harley e a dito medio lo salutai,

George, eppure quello sguardo d'innocenza che cercava sicurezza nei miei occhi a quell'incontro non me lo scorderò mai.

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Michelle: Hey Clay, mi disse con un tono placato e innocente.

Clay: Hey...Michelle..dissi muovendo leggermente le labbra.

La sua lunga treccia dorata arrivava fino all'estremità dell'omebellico, si appoggiava delicatamente alla sua spalla sinistra nuda e addosso aveva un vestito lungo bianco con una leggera vellatura trasparente sopra.
Occhi azzuri e viso pallido di un leggero rosa come una bambolina di porcellana. Era davvero splendida e anche George lo notò che si sbalordì incantato dalla sua presenza.

I suoi occhi ritornarono ad allacinarsi nuovamente di lacrime e le sue guance arrossirsi violentemente mentre una smorfia di dolore si divagava nel suo viso.

George: Ora capisco perché ti piace così tanto, devo dire che è proprio davvero una bella ragazza, penso che sia così chiaro che non sarò mai della sua altezza, lo devo ammettere sono geloso.
Mi disse senza guardare nella mia direzione facendo dei passi timidi indietro,

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