capitolo 20_ "A real Nightmare"

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Pov. Clay.

I bagagli erano pronti, mi trasalii al solo pensiero di quanto sgradevole fosse stato il mattino seguente. Chiusi gli occhi all'idea della faccia che avrebbe fatto se gli avessi detto che quella notte passata insieme non era un'inzio se non una fine, riuscì sfilarmelo dal petto con tanta amarezza e mi vestì.

Sono uno stronzo , mi dissi chiudendo la porta affianco a me sbattendola violentemente.

Quackity: Capisco che sei frustrato, ma da Jschlatt non uscirà neanche un centesimo se la distruggi, mi rispose anche lui con un cenno arrogante e arrabbiato come se non volesse partire come me.

Clay: Andiamo non voglio più rivedere quella casa, replicai appoggiando la testa contro il vetro freddo del finestrino dell'auto, lo sentì sbuffare mentre accese il motore.

Stronzo, ecco l'unico termine che mi veniva in mente per descrivermi ribattei per l'ennesima volta, ora dovrei essere nel letto con George a confortarlo e dirgli cose dolci nell'orecchio dopo che me lo ha concesso, inevce riecco il solito Clay che se ne và la mattina dopo come uno stronzo insensibile che pensa solo a se stesso e ai suoi piaceri.

Per il resto del tragitto non feci altro che guardare fuori dal finestrino, quante lacrime nel viso dovevano scendermi oggi? Ma soprattutto perché quest'ultime faccevano più male di tutte le altre?

Clay: SONO UNO STRONZO! Urlai improvvisamente mentre sfiorai un pugno davanti a me con tutta la rabbia possibile che avevo in corpo

Quackity: Ehy bro calmati pensi che anche a me faccia piacere essere qua?! Mi domandò cercando di mantenere un tono calmo, ma la rabbia che li ribolliva dentro di lui inasprì le sue parole creando più agitazione.

Clay: Non capisci! Io...Gliela ho presa okay?! E ora sono qui come un bastardo che se ne và la mattina dopo, lui non è come le altre! Urlai,

Quackity: Per favore non mi dire che tu e George....

Clay: ACCOSTA IO RITORNO INDIETRO! Sbratai perdendo ogni pazienza possibile slacciandomi la cintura con tale violenza che si bloccò, sentì la macchina bruscare violentemente in una piazzola di sosta e mi fece andare leggermente in avanti.

Clay: Ma sei impazzi- Si avvicinò a me e mi strinse il lacci della felpa fissandomi nei occhi perché così lo potessi vederlo meglio in faccia.

Quackity: Pensi davvero che sia facile anche per me andarmene senza dire nulla alle due persone che amo più di ogni altra cosa al mondo? Piantala di fare il difficile e vediamo di finire il più presto e possibilmente entro il ballo di fine anno! Escalmò cercando di tenere un tono pacato, sbuffai passandomi le mani tra i capelli.

Clay: Credi che...che lo capirà del perché me ne sono anda..andato? Domandai con voce strozzata mentre sentivo di nuovo le lacrime rigarmi il viso.

Quackity: Io ho già messo apposto in miei sentimenti, ora tocca a te, gielo devi dire che lo ami lo capirà Clay, mi disse cercando di confortarmi, ma l'unica cosa che riuscivo a pensare era solo l'immagine di George disperato di non vedermi lì accanto a lui.......

"Sono proprio davvero uno stronzo"

Pov. George.

Era debole la luce che penetrava le taparelle, eppure quel tocco caldo e luminoso riuscì a svegliarmi.

George: Mhh... che ore..che ore sono? Domandai fissando il soffitto, non ricevetti risposta allora mi protai nel mio lato e vidi il posto di Clay essere vuoto, magari era semplicemente andato in bagno.
L'orologio puntava le 11:00 precise, non avevo mai dormito così tanto in vita mia.
Mi alzai con un forte mal di schiena e mi ricordai di ieri.

Dreamnotfound ~ I'm trapped inside like a Dream ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora