Capitolo 13_ "A Spicy truth"

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Pov. George.

Mi appoggiai nel tavolo pensieroso per Clay e pensai..

"𝘋𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘴𝘪 𝘦𝘳𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘮𝘦?"

Buttai un'occhiata sulla tavola ancora  calda e notai  che  Clay non aveva neanche dato un morso alla colazione, doveva essere davvero  tanto agitato  da aver lo stomaco chiuso pensai, ma solo l'idea di non sapere che cosa gli passase nella testa in quel momento mi faceva impazzire, provai una senzazione di rimorso per non essergli stato più vicino.

Dun tratto la porta sì aprì e uscì Sapnap  che cercava di fare il meno rumore possibile mentre provava a  chiudere la porta, mi sorpresi nel vederlo  ricoperto di succhiotti su per tutto il collo,  una voce prima che chiudesse la porta  del tutto gli disse...

X: La prossima volta fammi conoscere questo "Quackity" a domani Sap! Escalmò, ma prima di andarsene entrò in casa per dargli un bacio lungo e appasionale, mentre  con una mano gli stringeva la maglietta,  quando finirono Sapnap chiuse la porta con un sorriso soddisfatto e addolcito finchè non rimase di sasso nel vedermi, immediatamente le sue guance si ricoprirono di un velluto rosso forte per l'imbarazzo e gesticolando con le mani inziò a cercare scuse

Sapnap: GEORGE, NON È COME SEMBR-

George: Chi era quel bel ragazzo? Gli domandai maliziosamente mentre avevo le braccia incrociate, Sapnap sbuffò e mi rispose.

Sapnap: Karl, ma non è come sembra ieri sera sono stato davvero da Quackity...prese fiato e infine disse.

Sapnap: Io e Karl ci eravamo messi d'accordo di fare colazione insieme, insomma io e lu- lo interruppi e gli risposi.

George: Ho capitoooo, non c'è  bisogno di nasconderlo mio caro Sapnap, non giudico lo sai, mi voltai per sparecchiare ma avevo ancora un bel sorriso soddisfatto e Sapnap replicò.

Sapnap: ohhhh andiamo George! Perché te e Clay non scherzate mica tanto eh! Escalmò, feci cadere sbadatamente un bicchiere dentro il lavandino e scattai di fretta con la testa all'indietro e gli risposi.

George: Che vuoi dire con questo?! Siamo solo amici! Sfumai in un tono fintamente lamentoso,  Sapnap  sbufò in una risatina e replicò.

Sapnap: Certo certo, so*LO* *AMI*ci,  allora George! Si avvicinò sempre più vicino a me e aggiunse.

Sapnap: Ti piace Clay si o no?! Mi domandò tirando un sorrisone sfidatorio e provocante, provai a mantenere la calma, ma la rabbia che mi ribolliva dentro inasprì le mie parole e ha tonaccio  risposi.

George: Perché dovrebbe piacermi?! E poi lui tanto è come minimo circondato da trecento ragazze perché dovrebbe vedere me in quel modo, gli risposi sbuffando, in quella affermazione che diedi in realtà c'era davvero una paura che avevo ma che non riuscivo a darmi mai risposta.  Sapnap inclinò la testa sul il lato destro della sua spalla e replicò con uno sguardo addolcito.

Sapnap: Perché lui non guarda tutti/e nella stessa maniera in cui guarda te?

George: Ha solo preso una simpatia per me, tutto qui. Risposi  secco, Sapnap sbuffò in una risatina e poi calmò quello sguardo intimidatorio che aveva con uno più addolcito e mi disse.

Sapnap: A te piace.

George: N-No! Replicai troppo  frettolosamente e insicuro, Sapnap  notò subito questo mio vacillare tra la mia sicurezza e la mia insicurezza dalla risposta che diedi e quello fù abbastanza per dargli una soddisfazione, alzò gli occhi al cielo  e replicò.

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