Just a simple love story

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Una mezz'ora dopo, sento la porta di ingresso aprirsi.
"Alessia? Sei in casa?" Grida una voce femminile a me del tutto sconosciuta.
Le vado incontro all'ingresso, per non sembrare scortese.
"Buongiorno! È lei la signora Sachiko? Io sono Alessia! È un piacere conoscerla!" So che qua in Giappone va molto la cortesia e tutte queste formalità.
"Eccoti, Alessia. Mamma mia come sei grande, non ti aspettavo così grande!"
Ho 18 anni, vedi un po' tu...
"Hai 18 anni giusto? Allora abbiamo... 9 anni di differenza! Sarai la mia sorellina allora!" Mi dice, rivolgendomi un sorriso enorme.
"Spero che Susan non sia stata troppo scortese, mi spiace non averti accolta al tuo arrivo... di solito lavoro da casa, ma questa volta era un'emergenza..." dice appoggiando la borsa e le chiavi di casa nell'ingresso.
"Credo che tu sappia già dov'è la tua stanza, il salotto e la cucina... Se ti serve, nella porta giusto affianco a quella della tua stanza c'è il tuo bagno, non ti preoccupare, perché è soltanto tuo: io ne ho uno mio!
Al piano di sotto, abbiamo anche una taverna, nel caso volessi invitare i tuoi amici in futuro... poi, vediamo cosa mi sono dimenticata... ah ecco, io sono sposata e mio marito verrà una volta sola al mese, se ti reca fastidio, posso provvedere a prendere una camera nell'hotel qua vicino oppure potresti andare da un'amica... inoltre, la metà delle porte che ci sono, portano in stanze vuote o chiuse a chiave. Se sono chiuse, ti chiedo di non entrare, sono di mio marito. Le altre, potremmo prepararle per accogliere i tuoi amici. Al terzo piano c'è la soffitta, è tutto impolverato, non ti consiglio di andarci. Ah, ogni venerdì viene la donna delle pulizie e ogni sabato il giardiniere. Credo che basti così! Ah inoltre, la tua divisa scolastica al momento è in tintoria, appena sarà pronta manderemo Yutsuko, la domestica, a prenderla... tutto a posto fin qui?"

Discorso lungo, ma essenziale. In pratica sta parlando lei in continuazione. Comunque sia, mi chiedo come sarà la mia divisa scolastica! Non ne ho mai indossata una, sarà strano ma comunque forte!

"Non comincerai subito la scuola, prima vorrei che ti ambientassi e conoscessi la città per orientarti e abituartici. Questo è fondamentale. Ti farei cominciare a settembre, se per te non è un problema!" Mi dice.
"Ma certo! Non c'è nessun problema, così posso cominciare la scuola come avrei fatto in Italia!" le rispondo.
"Esattamente!" Mi dice. "Avevi detto di volere un lavoro giusto? Grazie a mio marito conosco delle ottime persone che hanno un bar italiano... pensavo che potessi trovarti bene in un posto del genere e sentirti un po' più a casa! I proprietari hanno origini italiane, ma sono nati in Giappone... credo che potresti aiutarli a preparare i piatti ancora più verosimili! Che ne pensi?"
È un'idea magnifica, non avrei potuto volere di più, in questo modo è proprio perfetto!

Alla fine, Sachiko ha chiamato i proprietari e, dato che hanno bisogno di personale e le devono un favore, hanno accettato la mia assunzione! Lavorerò solo mezza giornata, cosicché quando comincerò scuola potrò distribuire meglio lo studio assieme al lavoro.

Dopodiché Sachiko ha deciso di accompagnarmi a fare shopping, avrebbe badato lei alle spese, senza preoccupazione, come un regalo di benvenuto.
Siamo andate a comprare molte decorazioni per la mia camera assieme a dei vestiti nuovi, compresi quelli per il lavoro e sono molto soddisfatta degli acquisti che abbiamo fatto.
Sachiko è una brava persona, è molto gentile e mi tratta sempre con molta formalità... io e lei andiamo molto d'accordo e abbiamo interessi in comune, quindi è bello chiacchierare con lei.
È come la sorella maggiore che non ho mai avuto, essendo figlia unica. Ed è una sensazione magnifica!
Dopo aver fatto shopping al centro commerciale, siamo tornate a casa e sono andata a dormire perché sono veramente stanchissima. Il viaggio e tutto mi ha sfinito parecchio dunque, dopo aver fatto un bagno e la cena, sono andata direttamente a dormire.