È così che ho voluto approfittare della situazione e chiedergli cose che mi passavano per la testa. Bene o male, si tratta quasi totalmente di dialoghi, comincio con la prima domanda:
"Perché quando ci sono io assumi sempre un atteggiamento scontroso, mentre tutti gli altri ti descrivono come persona irrequieta ma comunque allegra?" dovevo chiederglielo da troppo tempo.
Fa un attimo di silenzio. Credo che ci stesse pensando o cercasse le parole per esprimerlo. "Non lo so. Ti ho dato questa impressione?"
"Sì, spesso..."
"Sarà perché mi hai chiamato Kyosuke la prima volta che ci siamo incontrati. Il mio nome è Keisuke." dice sorridendo.
"Ah scusa scusa, Kyosuke... non lo farò più" gli dico per scherzare un po', si che gli dà fastidio e per questo continuo a chiamarlo così.
Lui ride. "Non ti credo"
"Devi credermi, Kyosuke!" gli ripeto. Credo che lo chiamerò così più spesso.
"Dai" dice ridendo. Ridiamo insieme. "Altra domanda?"
"Sì. Assomiglio davvero a tua madre?" ci batto in continuazione su sta cosa.
"Abbastanza. Ti va di venire nell'altra stanza? Ti faccio vedere delle foto così ti fai un'idea."
Ci alziamo e andiamo insieme nel salotto, pieno di foto sue e di sua madre. Ne prende una a caso e me la fa vedere. Devo proprio ammettere che ci somigliamo. Aveva ragione. Sta facendo freddo fuori dalle coperte, con la camicia da notte. Lui riprende la foto e la posa al suo posto, poi mi guarda.
"Hai freddo per caso?"
"No" in realtà sto congelando, ma lui non lo deve sapere.
"Non dire cavolate, stai tremando" in effetti ha ragione. Prende una coperta che stava sul divano e me la porge. Io la indosso. È gentile da parte sua.
"Hai fame?" mi chiede.
"Un po'"
"Sotto casa c'è un konbini, vado a prendere qualcosa" dice prendendo la giacca, uscendo.
"No, non andare da solo. Vengo con te. Non abbiamo cenato, prendiamo più roba."
"Come vuoi"
Andiamo al konbini e prendiamo di tutto. Torniamo a casa e posiamo la roba.
"E se andassimo a fare un giro in moto? Hai sonno?" mi chiede.
"Non ho sonno. Andiamo." ECCO CHE L'AVVENTURA COMUNCIA BABY, NON ASPETTAVO ALTRO CHE QUESTO!
Prendiamo le giacche, io mi metto i pantaloni, anche se tengo comunque la camicia da notte, mi fa indossare una sua giacca e saliamo sulla moto, con tutto il cibo.
"Dove stiamo andando?" gli chiedo.
"In un posto. Hai freddo?"
"Sto bene"
La strada è lunga ma dato che non c'è molto traffico facciamo prima.
Arriviamo in un posto con una vista mozzafiato su Tokyo. Si vede tutta la città ed è stupenda.
"Questo posto è sempre pieno di turisti, di giorno" dice.
"Già... non ci sono mai stata di notte, sembra un luogo totalmente diverso..." sono affascinata.
"Vero? È bello venire qua alla notte, senza nessun'altro, a riflettere" dice appoggiandosi ad una ringhiera.
"Sembra bello"
"Lo è"
Rimaniamo qualche minuto in silenzio, poi ci ricordiamo che dobbiamo mangiare e finiamo immediatamente tutto quello che avevano comprato. Mangiamo entrambi tantissimo.
"Senti... dopo stasera, possiamo considerarci amici?" gli chiedo tutto d'un tratto. Voglio saperlo.
"Certo" mi dice. Questa volta senza esitazione.
Sul mio sorriso compare un sorriso ebete, lui si gira a guardarmi e sorride di conseguenza, poi sposta di nuovo lo sguardo su una Tokyo mezza illuminata.
Torniamo a casa e andiamo a dormire, questa volta seriamente. Con lo stomaco pieno è più semplice dormire, poi siamo stanchi, quindi ci cambiamo e torniamo a letto.
"L'altro giorno ho dimenticato di dirti che tra i membri fondatori della Toman c'è anche Kazutora." mi dice dal nulla.
"Kazutora? Chi è?" gli chiedo.
"Un amico." risponde. Non va oltre, quindi capisco di non fare altre domande.
"Senti, qualche volta potresti aiutarmi con inglese? Sono una frana anche io." mi chiede imbarazzato.
Sorrido e rispondo di sì. Era felice che avessi accettato.
"Posso farti un'ultima domanda prima di andare a dormire seriamente?" gli chiedo.
"Dimmi"
"Cosa ne pensi di Sato Fumi?"
"Sato Fumi? Ah la nostra compagna di classe. Perché?"
"Beh, si è dichiarata a te, volevo sapere cosa ne pensassi..."
"Ah è lei... voi siete amiche, vero?"
"Non proprio..."
"Va bene. Non mi interessa. Non mi piacciono le persone come lei. Ha anche detto che cambierebbe pur di stare con me, e questi atteggiamenti non li reggo. Non bisogna cambiare per qualcun'altro"
"Anche io la penso così"
"Comunque sia, l'ho rifiutata, quindi non c'è problema"
"Io non mi rilasserei tanto, mio caro Kyosuke..." gli dico.
"Per quale motivo?"
"Sta escogitando tanti nuovi piani per conquistarti" dico divertita.
"NO... Come faccio a levarmela di torno?"
"Non ne ho idea ahahaha!"
"È una cosa seria questa non ridere!" mi dice, ma io rido lo stesso. È buffo.
"Lo so, troverai un modo... buonanotte" gli dico, girandomi dall'altra parte, facendo come per dormire. Ero assonnata.
"Buonanotte" mi dice e anche lui si gira dall'altra parte.
Poi il silenzio e poco prima di addormentarmi sento che dice: "Da lunedì vieni con noi a mangiare" E questo mi ha resa veramente felice.—————————————
Ciao a tutti! so che questo è un capitolo più corto rispetto agli altri, ma spero che vi sia piaciuto ugualmente! Volevo approfittarne per ringraziare tutti voi che leggete e seguite la mia storia, mi fa davvero davvero tanto piacere <3 È la prima volta che scrivo una storia su Wattpad quindi non me lo aspettavo!
Volevo anche informarvi del fatto che ho già scritto un po' di capitoli in anticipo, dato che presto partirò in vacanza... preferireste che io li postassi tutti in una volta prima delle mie vacanze, oppure che io continui ad aggiornare giorno per giorno? Mi scuso per eventuali errori grammaticali e spero di non aver creato eventuali buchi di trama, dato che sono totalmente inesperta su questo campo! Grazie mille per la comprensione e per aver letto fino a qui! Spero che trascorriate una buona giornata <33
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Just a simple love story
Romancegli eventi narrati non coincidono con quelli originali. I personaggi non frequentano le scuole medie, ma superiori (dai 17 anni in sù) Le vicende narrate sono pura immaginazione. La trama consiste nella protagonista che, a diversi anni di distanza...