È arrivata l'ora di pranzo e me ne sono accorta perché tutti prendono i propri cestini del pranzo e fanno gruppetti tra loro o addirittura escono dalla classe. Anche io tiro fuori il mio cestino, metto le Airpods (senza fili perché non voglio essere beccata) e inizio a mangiare.
"...SSIA!!"
"...ESSIA!"
C'è per caso qualcuno che mi chiama?
Alzo lo sguardo. È Chifuyu. È all'entrata della mia classe e agita il braccio come a salutarmi molto energicamente con un sorriso a trentadue denti. Ricambio il sorriso e lo saluto a mia volta, tolgo le cuffie e vado verso di lui. È nella mia classe? Perché non l'ho visto, non l'ho proprio notato e mi sembrerebbe scortese non salutarlo.
"Yo, da quanto tempo!" mi dice, offrendomi il pugnetto. Anche io faccio il pugnetto e dico "Già, non pensavo di incontrarti qui!"
"Nemmeno io, non ti ho vista fino ad oggi, me ne vergogno!"
"Non ti preoccupare. Sono arrivata oggi a scuola."
"Ahh capisco, capisco."
Momento di silenzio.
"Tu sei per caso in questa classe?" gli chiedo dopo un attimo di esitazione.
"No. Questa non è la mia classe. La mia si trova in fondo al corridoio. Questa è quella di Baji. Ti ricordi il mio amico? Quello del parco?"
"Certo... me lo ricordo bene..." come dimenticarselo quel mammone.
"Di solito nell'ora di pranzo andiamo a mangiare qualcosa sulle scale, quindi sono passato a prenderlo ma adesso non è in classe, quindi credo che sia andato in bagno. Non lo hai visto?" mi chiede.
"No. Onestamente, ero troppo in ansia per vedere i volti dei miei compagni ahaha!" dico ridendo. La mia risata è molto nervosa.
"Capisco capisco... eheh!" dice.
Silenzio imbarazzante, come quello dell'altra volta. Non si può continuare così però.
"Beh ecco, io vado a finire di man..."
"CHIFUYU ANDIAMO FORZA" urla qualcuno. Una voce familiare: è Kyosuke il mammone.
"Baji, aspetta un secondo, vieni un attimo" gli dice Chifuyu. Io nel mentre me ne stavo andando. "Alessia torna qua un attimo" mi dice. Sissignor capitano. Non ho molta voglia di incontrare Baji onestamente. Già è stata una giornata difficile. Però, vado.
"Eh? Che c'è adesso? Ho fame, andiamo a mangiare" dice Baji venendo verso Chifuyu.
Lui mi guarda mentre sto in piedi di fronte a lui e al biondino.
Silenzio.
"Okay andiamo." e fa per andarsene.
"AspEtta BaAjii!" dice Chifuyu. Le lettere sfasate indicano la variazione di tonalità con cui pronuncia le parole. Mi ha fatto ridere quindi lo scrivo così.
"Che c'è Chifuyu?! Ho fame!" Gli urla.
"Ma non mi avevi detto che Alessia era in classe con te!"
"È arrivata oggi, quando credi che te lo avrei detto?"
Che simpatia.
"Beh hai ragione, ma almeno potevi farle un po' di compagnia. Lei non sapeva che c'eri tu in classe."
"Beh, si fa qualche amico. Andiamo."
"AspeEetTaA!" gli urla. "Perché non le chiediamo di venire a mangiare con noi? Prima era tutta sola, mi spiace..."
"Ma perché deve intromettersi? Ma lasciala vivere. Non ha bisogno di noi."
"Si invece che ha bisogno di noi! Non conosce nessuno a parte noi due, almeno per una volta!"
"Smettila con questo atteggiamento. Io vado a mangiare, tu fai come vuoi." E Baji se ne va.
Chifuyu si gira verso di me. "Mi dispiace per il suo comportamento. Giuro che di solito è molto più simpatico... Beh, credo che..."
"È meglio che io resti in classe a mangiare" Ho finto la sua frase perché sembrava a disagio nel doverlo dire.
"Sì.. buon appetito, ci si vede in giro!" dice, e poi raggiunge il suo amico.
Me ne torno seduta al banco e rimetto le cuffiette quando noto che tutti gli sguardi della classe sono puntati su di me. Le mie tre vicine di banco si guardano tra loro poi, quella seduta davanti a me, mi viene vicina.
"Ma tu sei per caso amica di Baji e Matsuno?"
Nella classe piomba il silenzio.
"Ehm non proprio..." dico. Mi sento in imbarazzo.
"Allora perché prima ci parlavi? Sei anche tu un membro della loro gang?"
"Eh? No... Esistono ancora le gang?"
Un'altra ragazza del trio mi chiede: "Magari sei amica di Emma, la sorella di Sano. Avete entrambe nomi stranieri. È così?"
"Mi spiace, non conosco nessuna Emma" dico. Mi sento accerchiata. Poi una serie di domande:
"Ho sentito che Baji ha dato fuoco a una macchina l'altro giorno solo perché aveva fame. È vero?"
"È vero che quei due sono pappa e ciccia? Sono fidanzati per caso?"
"Come li hai conosciuti?"
"Sono davvero così violenti come dicono?"
"Tu fai parte della Toman?"
"Ho sentito che Baji ha qualche amico figo, è vero? Me lo faresti conoscere?"
E così via. Non mi hanno dato tregua fino a quando Baji non è tornato in classe dopo la pausa pranzo. Dopodiché, il silenzio.
Non sono nemmeno riuscita a realizzare il fatto di essere seriamente in classe con lui. Mi fa piacere che qualcuno mi rivolga la parola, ma non per chiedermi informazioni su un tipo che conosco a malapena. Non so la metà delle cose che mi hanno chiesto e questa situazione mi infastidisce molto.
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Just a simple love story
Romancegli eventi narrati non coincidono con quelli originali. I personaggi non frequentano le scuole medie, ma superiori (dai 17 anni in sù) Le vicende narrate sono pura immaginazione. La trama consiste nella protagonista che, a diversi anni di distanza...