È successo tutto in maniera così inaspettata e veloce. Mentre ci baciavamo, ero talmente in estasi che credo di aver acconsentito solo per dare sfogo al mio corpo. Tuttavia, adesso, ripensando a mente fredda, non mi spiace essermi concessa a lui e non me ne pento.
È stata la mia prima volta, ma non ha fatto poi così male. Il mio cuore batte all'impazzata al solo pensiero di quello che è appena accaduto. Non ci credo. Non avrei mai creduto di arrivare a questo punto con una persona. Non mi sento in colpa, sento che è stato giusto così, che era una cosa da fare.
Se mia madre lo venisse a sapere mi ammazzerebbe. Ma tanto lei vive dall'altra parte del mondo, no?
Non mi devo preoccupare. Non ci penso adesso. Avrò tutto il tempo del mondo per pensarci. Il pensiero di mia madre non deve rovinarmi questo momento.
Siamo entrambi sdraiati sopra una calda coperta che copriva il freddo del pavimento e ci siamo avvolti con un'altra coperta altrettanto calda.
Lui è disteso alla mia sinistra. Mi volto verso di lui e lo guardo. Si è addormentato, e anche profondamente. Quando dorme è sempre così tranquillo che non ti immagineresti mai che in realtà è una persona abbastanza rude.
Mi giro con tutto il corpo, appoggiandomi al fianco sinistro per guardarlo meglio.
Mentre osservo i suoi lineamenti non posso che non pensare a quello che è successo poco fa, addormentandomi.
Al mio risveglio sento una sensazione strana addosso, dopo aver aperto gli occhi lentamente noto il suo sguardo su di me. Essere osservata mi fa sempre sentire strana.
Mi ha colto talmente tanto alla sprovvista che il mio cuore comincia a battere molto velocemente non appena i nostri sguardi si incrociano e sento lentamente il mio volto prendere fuoco. Immediatamente, anche il suo volto arrossisce e Baji si gira con lo sguardo dall'altro lato, per non incrociare il mio.
Andando avanti così la cosa diventerà imbarazzante. Decido allora di abbracciarlo. Lui è disteso sul suo fianco destro, quindi io guizzo velocemente verso di lui e rannicchio davanti al suo petto, ancora nudo. La sua pelle è così calda e mi dona un po' di sollievo dal freddo che provavo poco prima.
Mi rannicchio completamente e, quando se ne accorge mi avvolge in un abbraccio, avvicinandomi a sé e appoggiando il mento sopra la mia testa, come se volesse nascondermi la sua espressione. Sono così vicina a lui che percepisco il suo petto che si alza e si abbassa seguendo il suo respiro, così caldo e regolare. La sua pelle, come al solito, ha un profumo così buono, così dolce che quasi mi fa addormentare di nuovo. Decido però di restare sveglia. Non posso dormire. Devi dire qualcosa o la situazione diventerà seriamente più imbarazzante. Non so cosa dire. Cosa dico? Non lo so. Che ansia. Devo dire qualcosa però.
"Tutto apposto?" mi chiede lui. Non aveva ancora parlato da quando si è svegliato, così la sua voce è rauca e profonda.
Mi viene un sussulto al cuore. Avrà capito che sto faticando a trovare delle parole con cui iniziare una conversazione?
"Eh... si..." rispondo irrequieta. Il mio tono è pieno di ansia e confusione.
"Mi sembri agitata. È tutto apposto? È successo qualcosa?" mi chiede. Sento la preoccupazione nella sua voce.
"No no. È tutto apposto." gli rispondo dopo aver regolato la mia respirazione.
"Sicura? Per caso... ti ho fatto male?" mi chiede con indugio. Si è soffermato molto lentamente su ogni parola, come se avesse paura di dirlo o come se si vergognasse. Il suo battito cardiaco infatti è aumentato.
"Solo un po', ma era la mia prima volta, è normale..." gli dico più serena. Anche lui sembra tanto nervoso quanto me.
"La prossima volta farò più attenzione" sussurra stringendomi ancora di più verso di sé. Mi stringe talmente tanto che mi sento soffocare. Lo avverto, ma non molla la presa, quindi inizio a tirargli dei pugni sulla schiena per invitarlo a lasciarmi andare. Il problema è che più lo picchio, più mi faccio male io. Ha una corazza al posto dei muscoli.
Dopo poco mi lascia andare e io gliene dico di tutti i colori, arrabbiatissima perché mi stava facendo soffocare.
"Mi piace da morire quando fai così. Sei così seria ma sei buffa!" dice ridendo.
Lo insulto di nuovo nella stessa maniera di prima, ma lui scoppia a ridere, invece. Ha la risata contagiosa. Inizio anche io a ridere con lui e la tensione e l'imbarazzo che pochi secondi prima ci affliggevano, sono spariti, come spariscono le nuvole dopo un temporale.
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Just a simple love story
Romancegli eventi narrati non coincidono con quelli originali. I personaggi non frequentano le scuole medie, ma superiori (dai 17 anni in sù) Le vicende narrate sono pura immaginazione. La trama consiste nella protagonista che, a diversi anni di distanza...