𝙂𝙧𝙖𝙙𝙪𝙖𝙩𝙞𝙤𝙣

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La serata non volle volgere al termine. A mezzanotte eravamo ancora al centro della pista da ballo, riunendoci con tutti i compagni e le amicizie che ci eravamo fatti negli ultimi cinque anni. Tra questi c'era George, lo stesso che aveva difeso Chris in bagno. Ero quasi curiosa di sapere chi fossero i suoi amici che avevano commentato il mio outfit. Alcune ragazze sarebbero risultate sconvolte davanti ad una dichiarazione simile. A me fece quasi piacere sapere che qualcuno mi reputava una bella ragazza, addirittura da portare a letto. Commentai questa scoperta con Chris una volta che tornammo in auto. "Sai chi sono gli amici di George?".

"Perché ti interessa?" feci spallucce. La macchina era ferma in un vicolo dietro casa nostra, e stavamo perdendo tempo scegliendo di non rincasare così presto. "Non ho riconosciuto le voci, sicuramente non c'era Owen tra di loro". Chris alzò gli occhi al cielo. "Stai ancora pensando a lui? Quell'idiota! Ho notato che ti guardava, ma non si è degnato di invitarti".

"Alcuni adolescenti non reggono il confronto" stesi le gambe sulle cosce di Chris, appoggiando la testa al finestrino. "Vuoi dormire qui stanotte?". "No, voglio solo parlare. Hai ancora quel whisky?" annuì, mostrando un sorriso sardonico e dopo mi consegnò la fiaschetta. Quella volta buttai giù più di qualche sorso, perché ormai mi ero abituata al sapore. "Ehi, rallenta. Ubriacona!" Chris me la sfilò dalle mani, facendosi un sorso anche lui. "Tu puoi bere ed io no?".

"Io sono un uomo e sono più responsabile". "Certo, sei alla guida di un'auto. Non puoi guidare in questo stato, quindi spostati!" cercai di farlo uscire, spingendo il piede verso lo sportello e lui soffocò una risata. "Che cosa speri di fare?". "Fammi guidare, Chris".

"Te lo scordi. Sei ubriaca anche tu. Casa nostra è a pochi passi. Possiamo tornare anche a piedi". Volevo solo guidare quel furgoncino. La patente ce l'avevo, ma mi mancava la macchina con cui usufruirne. Mi sporsi su di lui e gli feci il solletico sulla pancia. "No, così non vale, Lil" digrignò i denti, sgomitando e agitandosi per potersi liberare di me. Ricambiò il gesto, allungando le mani verso il mio vestito. "No, Chris! Ti prego" scoppiai a ridere, lasciandolo andare. "Non te la faccio guidare la macchina. A malapena mia madre voleva lasciarla a me".

"Perché sa che sei un pericolo pubblico". "No, invece. Sono piuttosto responsabile e maturo per la mia età..." tornai con i piedi sulle sue gambe, e la testa poggiata al sedile. "Con quale attore sogni di poter lavorare in futuro?". Chris poggiò il braccio destro al mio schienale. L'altro era lungo sullo sterzo. "Non lo so. Robert DeNiro?".

"Punti troppo in alto, amico mio. Forse ti faranno lavorare con Anthony Michael Hall". Lui si mostrò scettico. "E chi sarebbe?". "Per l'appunto. Uno dei protagonisti di Breakfast Club. Un attore semisconosciuto". "Supererò la sua fama, puoi starne certa". Mi sporsi su di lui, dandogli la mano. "Allora scommettiamo" lui me la strinse. "Che cosa scommettiamo?".

"Se dovessi diventare famoso, mi presenterai ai tuoi amici attori". "Lo escludo. No, mi rifiuto di buttarti tra le braccia di una celebrità". "Oh, il mio migliore amico che mi difende" sospirai, prendendolo in giro. "Non fare l'idiota, Lil. Parlo sul serio". "Sarai anche tu una celebrità, no? Non potrò avere un fidanzato attore, ma un amico attore sì?".

𝙎𝙢𝙚𝙡𝙡𝙨 𝙡𝙞𝙠𝙚 𝙩𝙚𝙚𝙣 𝙨𝙥𝙞𝙧𝙞𝙩 |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora