𝙍𝙚𝙨𝙩𝙡𝙚𝙨𝙨𝙣𝙚𝙨𝙨

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Lui era ancora sdraiato accanto a me, sulla schiena e bellissimo come non mai. Scostai delicatamente le lenzuola per indossare la vestaglia e scendere al piano di sotto. Per mia fortuna mia madre era rimasta a dormire dal suo compagno, così non poté scoprire di Chris e trovare i miei vestiti nel soggiorno. Li raccolsi in tutta fretta prima di vederla rincasare. Non era ancora l'alba e necessitavo una dose fortissima di caffeina. Lo preparai, lasciandolo percolare nel frattempo che mi dedicai alla preparazione delle uova strapazzate.

Canticchiai una canzone che mi saltò alla mente all'improvviso, muovendomi tra la penisola e i fornelli. Agli occhi di chiunque, sarei sembrata di ottimo umore e non si sarebbero sbagliati. Era fatta, era accaduto. Io e Chris eravamo stati insieme in quel modo. Qualcosa che non avrei mai immaginato anni prima quando lo vedevo esclusivamente come un fratello. Ora era tutto cambiato, lui era cambiato. Si era fatto più alto, più muscoloso e caratterialmente era rimasto lo stesso. Solo l'aspetto esteriore era mutato e in meglio. Lo avevo visto prevalentemente sul grande schermo negli ultimi venti anni e adesso era nel mio letto, rilassato e appagato. O almeno speravo lo fosse, perché era come mi sentivo io. La caffettiera emise un clic e l'odore mi inebriò le narici. Lo versai in due tazze, preparandomi a tornare in camera ma Chris era già sulle scale intento a stropicciarsi le palpebre.

"Sei sveglio! Ti stavo portando il caffè". "Allora torno immediatamente a letto" indietreggiò e lo seguì in camera, porgendogli la tazza fumante. Rispondendo ad un mio sguardo perplesso, si sporse in avanti scoccandomi un bacio fugace al lato della bocca. Sorrisi, emozionata.

"Mia madre tornerà a momenti e non vorrei che sapesse di...". Chris annuì. "Capisco. Si, sono d'accordo. Non facciamoglielo sapere, per il momento" bevve il suo caffè e si alzò dal materasso. Lo osservai mentre si infilava i boxer e i jeans lungo le gambe, e rimasi – come dire – ammaliata dalla sua bellezza. Lui commentò subito il mio sguardo. "Che c'è? Mi guardi come se non credessi ai tuoi occhi, Lil".

"E non ci credo. L'ho desiderato per così tanto tempo che ora ho paura di realizzare che è stato tutto un sogno. Non darmi pizzichi, non voglio svegliarmi". Chris soffocò una risata, sporgendosi di nuovo su di me ma questa volta il bacio fu più intenso, bollente. "Questa è la mia versione del pizzico. Sono ancora qui in camera tua, dove abbiamo trascorso anni a giocare e a punzecchiarci, quindi è successo davvero. Adesso cambierà tutto, Lily". Avvertii un brivido lungo la spina dorsale. "Forse non sono pronta".

"Sarai al mio fianco ed io sarò al tuo. Ci supporteremo a vicenda". "Io dovrei tornare a Milano stasera". Chris si fece serio, infilandosi anche il maglioncino. "Ed io dovrei partire per girare la serie tv". "Perciò ci stiamo per allontanare di nuovo. Non preoccuparti, ci incontreremo tra altri dieci anni" fui sarcastica, balzando giù dal letto con fare arrogante. Lui mi tirò a sé prima che potessi andarmene. "Non osare. Non ho alcuna intenzione di lasciarti. Mi sei scivolata dalle dita troppe volte, Lil. Ora che abbiamo avuto la nostra occasione, non la sprecherò per nessun motivo". Riprese a baciarmi, mettendo la mano dietro la mia nuca ed esplorandomi con la lingua.

𝙎𝙢𝙚𝙡𝙡𝙨 𝙡𝙞𝙠𝙚 𝙩𝙚𝙚𝙣 𝙨𝙥𝙞𝙧𝙞𝙩 |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora