𝙁𝙞𝙣𝙖𝙡 𝙘𝙝𝙖𝙥𝙩𝙚𝙧

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Ritrovata la forza per alzarci da quel tappeto, chiesi a Chris di accompagnarmi poiché volevo pranzare con mia madre. In realtà dovevo esaminare la divisa che Kristin mi aveva lasciato, e pensare a quello che sarebbe stato di me da quella sera in poi. "Mi avvisi per che ora devi essere in aeroporto? Vorrei accompagnarti e...".

"Ti avviso, e tu non accennare a nessuno quello che sta accadendo tra di noi. Vorrei che fossimo insieme quando i nostri genitori lo sapranno" mi baciò sulla fronte. "Te lo prometto" accostò davanti casa mia per poi sfrecciare via. Il pacco era sul mio zerbino. Lo raccolsi velocemente, per poi entrare in casa. Mia madre era in cucina, e subito si affacciò dalla porta per potermi riprendere. "Dove sei stata? Ero in pensiero".

"Da Chris" ammisi, tirando un grosso respiro. "È tornato in città e voleva farmi vedere la sua nuova casa". "Di nuovo lui..." sospirò lei, estenuata. "Mamma, devi dargli una seconda occasione. È molto cambiato, anche se è sempre stato un ragazzo d'oro, onesto e affidabile. Non comprendo il tuo astio nei suoi confronti". "Siete sempre stati troppo uniti. Avevo paura che ti portasse via da me e per poco non ci è riuscito, quando ti ha chiesto di andare con lui a New York" sorrisi, ritrovando la madre amorevole e comprensiva che era anni prima. "Mamma, io non ti lascerò mai. E Chris non mi porterà da nessuna parte".

"Non dovevi partire oggi?" ingoiai la saliva, esitando nel dirle la verità sulla cancellazione del mio volo per Milano. "Stasera, mamma. Oggi possiamo stare ancora un po' insieme". Sean era a lavoro, perciò potemmo chiacchierare come un tempo, quando ero ancora una bambina. Mi chiese dei miei successi professionali, delle interviste, della prima del film a cui avevo partecipato la settimana precedente. "Ho visto le foto su internet. Me le ha fatte vedere Sean. Sai che io sono una frana con quelle cose tecnologiche... stavi benissimo".

"Grazie, mamma" dopo pranzo mi offrì una tazza di caffè, facendosi seria. "E Owen?" evitando giri di parole confessai di aver rotto la relazione. "Come mai? C'entra qualcosa Chris?" assunsi un'aria dubbiosa, domandandole come mai pensasse che il mio migliore amico era in qualche modo implicato nella rottura.

"Lilian, non devi più nasconderlo. A quei tempi ero cieca perché ero perennemente ubriaca ma adesso ho la vista chiara. Tu e Chris provate qualcosa l'uno per l'altra?" volevo davvero dirle che si stava sbagliando ma un cenno del capo da parte mia mi precedette. "Sì, mi sono innamorata di lui e Owen mi ha lasciata". "Bene. Gli occhi mi funzionano ancora, e anche Sean mi ha aiutato a capire. Le foto dal red carpet parlano chiaro, tesoro. Sembrate più che semplici amici". "Perciò credi che lo capiranno anche i suoi fan?".

"Quelli più svegli, sicuramente". Abbassai gli occhi sul pacco adagiato sulla sedia, e di conseguenza mamma mi chiese che cosa ci fosse all'interno. "È da parte di Kristin e a tal proposito devo lasciarti. Vado in camera mia" salii velocemente le scale, chiudendo la porta dietro di me. Improvvisamente provai un certo terrore al pensiero di diventare il nuovo bersaglio da riempire di insulti sui social. Chris aveva una marea di fan di sesso femminile, e di certo non le biasimavo ma io non ero mai stata una ragazza relativamente estroversa. Anzi, ero piuttosto riservata e spiattellare la mia vita privata sui giornali mi sembrò un incubo. Comunque, decisi di fare un sacrificio perché Chris lo meritava. Perché anche io meritavo finalmente quella felicità a cui avevo auspicato a lungo. Indossai la divisa, scoprendo un lato di me che non avevo ancora esplorato. Chris aveva ragione. Sarei stata incredibilmente sexy con quella addosso. Sciolsi i capelli e mi guardai allo specchio, sorridendo al mio riflesso. Dopo mandai un messaggio a Chris, chiedendogli di passare a prendermi una mezzora dopo. Successivamente, ricevetti anche un messaggio da parte del mio capo e leggendolo scoprii di poter essere di nuovo felice, o per la prima volta felice. Sarei rimasta vicino alla mia famiglia. Quando Chris fu finalmente parcheggiato davanti casa mia, infilai il trench per poter celare la divisa quanto più a lungo possibile e sperai di non sembrare troppo evasiva. Salii in auto e lui prontamente mi rivolse un'occhiata scettica. "E le tue valigie?".

𝙎𝙢𝙚𝙡𝙡𝙨 𝙡𝙞𝙠𝙚 𝙩𝙚𝙚𝙣 𝙨𝙥𝙞𝙧𝙞𝙩 |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora