𝙄𝙣𝙩𝙚𝙧𝙫𝙞𝙚𝙬

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La mattina dopo, quando incontrai Chris al ristorante per la colazione gli accennai dell'intervista e lui si disse subito disposto a rilasciarmela senza che gli avessi dato modo di fidarsi. "Possiamo farla qui?" domandò, trangugiando la sua macedonia a base di fragole e kiwi. "Certo. Che ne dici se ci incontriamo nella hall dopo pranzo?".

"Perfetto. Dovrò restare a Los Angeles per un paio di settimane ma se tu hai fretta di tornare a Milano, ti lascio il jet. Scott verrà con te". "Per adesso non ho alcun impegno. Resterò in città". Nella successiva mezzora gli parlai del film, chiedendogli se avrebbe preso parte ad altri progetti Marvel nonostante il finale di Endgame. "Non posso dire nulla. In realtà il mio contratto è scaduto ma mi mancherà interpretare Steve Rogers".

"E a me mancherà vederti sul grande schermo". "Oh, ma ho altre cose in programma. Devo girare una serie tv che uscirà l'anno prossimo. Ci sono tanti progetti in cantiere. Non smetterai di vedermi sul grande schermo, e se vuoi non smetterai nemmeno di vedermi dal vivo. Siamo ancora amici, no?". Lasciai il tovagliolo sulle gambe, deglutendo.

"Non lo siamo più da quando... insomma, da quando ci siamo baciati. Adesso siamo due persone adulte che provano attrazione l'uno per l'altra e..." Chris si irrigidì, sgranando gli occhi. "Sei attratta da me?".

"Non ti avrei baciato in quel modo, in caso contrario". Tornai a sorseggiare il mio espresso con nonchalance, come se non avessi appena ammesso al mio migliore amico che ero innamorata di lui. Non potevo più rimangiarmi quelle parole. Ormai era fatta e non esisteva soluzione per rimediare a quella confessione. Terminata la colazione, corsi di volata in camera mia lasciandomi alle spalle tutto il resto. Per l'intervista preparai block notes e registratore, indossando il mio abituale tailleur che mi portavo sempre appresso in valigia. Nell'attesa, presi il cellulare per scorrere le foto dell'evento a cui avevo partecipato e mi ritrovai in diversi scatti. Non ero poi così male, vedendomi tra i vip come una vera celebrità e non come l'amica della celebrità. L'abito viola era stata una scelta azzardata ma azzeccata. Persino a Chris era piaciuto. Ero riuscita nel mio intento. Appena riuscii a raccogliere il coraggio necessario, mi spostai nella hall aspettando l'intervistato seduta sul divano. Guardai l'orologio che avevo al polso e Chris mi raggiunse in pochi minuti, sedendosi difronte a me nel suo completo grigio e camicia bianca. "Non eri tenuto a vestirti elegante per me".

"Pensavo mi dovessi fare delle foto". "No, parleremo soltanto" si mise con il braccio sul bracciolo del divano e l'altra mano poggiata sul tessuto. "Va bene. Sono tutt'orecchi". "Ok, ma prima di accendere il registratore ho bisogno di sapere una cosa da te in maniera confidenziale... tra te e Scarlett c'è mai stato qualcosa?" la curiosità mi stava uccidendo, e vista la loro chimica sul set non ero di certo l'unica a domandarselo. "Non c'è stato mai nulla. Non sono il suo tipo".

"Dai, eravate così carini in Diario di una Tata. Mi stai davvero dicendo che non ci hai provato nemmeno una volta?". "Mai. È una cara amica, le voglio un gran bene ed è una delle persone migliori che abbia mai conosciuto ma non l'ho mai vista sotto altri punti di vista. Certo, è una bella donna. Lo ammetto ma io non sono il suo tipo quindi mi sono adeguato".

𝙎𝙢𝙚𝙡𝙡𝙨 𝙡𝙞𝙠𝙚 𝙩𝙚𝙚𝙣 𝙨𝙥𝙞𝙧𝙞𝙩 |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora