In serata, nonostante il mal di testa e l'ebbrezza non sembrarono volermi liberare dalla sofferenza, mi riportai tutta l'intervista sul computer e la allegai a due mail da inviare a Chris e al mio caporedattore. Il mattino seguente, preparate le valigie sulla porta mi apprestavo anche a lasciare una parte di me in quella stanza che mi aveva ospitato per pochi giorni ma che erano invece sembrati un'eternità. Trascinando il trolley dietro di me, passai dalla stanza di Chris guardandola per qualche secondo prima di proseguire verso l'ascensore. In un'ora ero in aeroporto, pronta a tornare a casa mia e per casa intendo Boston. Sarei andata da mia madre, da mio fratello ma soprattutto avrei fatto una sorpresa a Owen. Non mi feci prendere dal senso di colpa. Avevo solo bisogno di vederlo.
Subito dopo il tramonto, abbigliata e risoluta presi l'auto per poter andare da lui. Apparì sulla porta con gli occhi sgranati e rivolgendomi un'occhiata perplessa. "Lily, che ci fai qui?". "Sono tornata prima, e volevo farti una sorpresa. Ci sono riuscita?" rispose alla mia domanda con un unico gesto. Mi attirò a sé per baciarmi sulle labbra. "Altroché. Entra". Mi chiese come fosse andata la premiere, al che gli spiegai che tutti gli attori visti sul grande schermo erano perfetti anche nella vita reale. "E poi sono gentili. Scarlett è stupenda. Penso di essermi innamorata di lei" ironizzai, facendolo ridere.
"In quel caso accetterei il tradimento" spiegò, invitandomi a sedermi a tavola con lui. "Ho visto delle foto in cui c'eri tu. Ti stava una meraviglia quel vestito viola. Dimmi che te lo hanno lasciato". "Ce l'ho in valigia" ammiccai, cibandomi della bistecca.
"Come mai sei tornata prima? Non avevi altri impegni per una settimana" deglutii, sentendomi in ansia. "Ho del lavoro arretrato. Devo scrivere degli articoli prima di tornare a Milano. Mi hanno chiesto anche un'intervista su Chris ed ho dovuto intervistarlo ieri". "A te non serve un'intervista. Lo conosci come le tue tasche".
"Non più. Adesso non è più la stessa persona con cui ho condiviso l'infanzia". Owen annuì con la testa, per poi versarmi dell'acqua. Avevo detto di no agli alcolici, almeno per il momento. "Ed ha una fidanzata?". "No, dice che adesso è single". Owen si fece serio, ripulendosi la bocca con il tovagliolo. "Ho avvertito strane vibrazioni all'incontro con gli ex alunni. C'è qualcosa tra di voi, o c'è mai stato?".
"No!" sbottai senza esitare. "Te l'ho detto. Siamo sempre stati migliori amici, nient'altro". "Sarà. Mi ha guardato come se avesse voluto spararmi in fronte, e non ti ha perso di vista un minuto mentre parlavi con i tuoi vecchi compagni di scuola". "Owen, adoro quando ti mostri così geloso" provai a cambiare discorso ma senza risultati. "Lily, non sono geloso. Non lo sono mai stato. C'è qualcosa in quel tipo, e non mi interessa se è un personaggio famoso. Se si azzarda a farti qualcosa, dovrà vedersela con me".
"Non mi ha fatto niente e non lo farà mai. Siamo due persone che sono cresciute insieme. Non siamo nemmeno più amici come una volta. Puoi stare tranquillo" in quel momento, udii un clic dal cellulare e prendendolo tra le mani ritrovai una mail da parte del mio capo. In allegato una foto nitida e scura, che raffigurava me che avevo appena preso a sberle Chris. Owen continuò a parlare ma non lo ascoltai. "Lil, che succede?". "Oh, nulla..." misi il cellulare in tasca ma lui mi bloccò. "No, hai ricevuto un messaggio. Chi è?" mi prese il telefono dalle mani, scorrendo con il dito sullo schermo. "Cos'è?".
"È una foto. Ce l'ha fatta un paparazzo ieri sera. Quelle serpi!" "Mi sembri sulla difensiva, e lui sembra dolorante. Che cosa vi stavate dicendo?" Owen mi fulminò con i suoi occhi verdi, agitando il telefono nella mano sinistra. "Allora?".
"Gli avevo tirato uno schiaffo". "Non posso dire di essere dispiaciuto per lui, ma voglio ugualmente conoscere il motivo di tale gesto. Ti ha detto qualcosa che dovrei sapere? Sii onesta con me, per favore. Da fidanzato merito di sapere che cosa sta succedendo" allontanai la sedia per potermi alzare e guardarlo dritto negli occhi.
"Va bene. Tra me e Chris sta succedendo qualcosa ed è una situazione strana. Siamo stati lontani per tanto tempo e ci siamo rivisti solo l'altra sera all'incontro degli ex alunni, dopo quasi sette anni. L'ultima volta è stata al matrimonio di mio fratello e...". "Lil, che cosa sta succedendo?".
"Io... anzi, lui, crede di provare qualcosa per me e in quella foto mi stava dicendo di dargli un'occasione. Gli ho detto che sto con te e...". Owen digrignò i denti, portandosi la mano aperta sulla fronte per potersi strofinare le tempie. "E tu provi qualcosa per lui?". Mi ammutolii, ingoiando la saliva.
"Beh? La risposta è molto semplice. Una sillaba. Si o no?". Annuii semplicemente, odiandomi per le mie scelte e le dolorose conseguenze. Quello che era accaduto con Darren si stava per ripetere. "Owen, io ti amo. Sono innamorata di te dal liceo. Non sai quanto ho aspettato che tu mi notassi, e alla festa a casa di Kristin è finalmente accaduto. Io sto con te...".
"E allora perché mi sembra di vederti lontana anni luce da me? Ti stai lentamente distaccando, e l'ho avvertito dal nostro viaggio a Venezia. Se sei innamorata di lui, perché sei ancora qui? Potevi restare a Los Angeles. Potevi andare a vivere con lui a New York...". "Owen..." gli rivolsi un'occhiata scettica e disgustata "...perché mi stai dicendo questo? Non vuoi più stare con me?".
"Non a queste condizioni. Sono stanco di dividerti con lui. Avevo già dei dubbi e adesso si sono materializzati davanti ai miei occhi. Ti lascio libera. Puoi andare da lui". Immediatamente lasciai scivolare la calma e mi feci trascinare dalla rabbia. "Ah, è così? Non lotti per me? Non hai voglia di andare da lui e dirgli che io sto insieme a te e che quindi lui deve farsi da parte? È così che farebbe un vero uomo".
"Lo farei se adesso non vedessi nei tuoi occhi l'amore per me che si sta pian piano dissolvendo. Tra noi è diventata una semplice routine. Non stai insieme a me perché mi ami ma perché devi, e questo non è amore". A nulla valsero le mie parole, poiché mi ritrovai fuori dalla sua porta in un battibaleno. La seconda relazione importante finita per lo stesso, identico motivo. Mi interrogai sulle mie azioni, e sul perché mi ritrovavo sempre a fare le stesse scelte. Rincasai e mi chiusi in camera, senza dare alcuna spiegazione a mia madre. Restai a Boston fino al sabato successivo, e con nessunissima voglia di ripartire per Milano. Un giorno sentii il mio capo al cellulare, sorbendomi prediche e discorsi riguardo la foto che era trapelata dai siti internet grazie ai fottuti paparazzi. "Ti avevo chiesto di intervistarlo, non di rovinargli la faccia".
"Non gliela ho rovinata. Se la meritava quella sberla". Mi chiese spiegazioni ma non gli dissi nient'altro. "Ti aspetto in ufficio, martedì. Il tuo articolo andrà in stampa domani. Sarai fiera del tuo lavoro". Lo ero, ma non riuscii a sorridere. Con la mente ritornavo ancora alla sfuriata di Owen e al suo modo sfacciato di mettermi davanti ad una scelta. Sapevo cosa volevo però provavo uno strano terrore nell'ammetterlo, come se avessi paura di finire come i miei genitori.
La domenica mi lasciai trascinare da mamma all'abituale pranzo settimanale da David e Nadya. Potei trascorrere del tempo con i miei nipoti e fuorviare i pensieri verso qualcosa di più appagante. Nadya volle informarsi sull'esito del mio abito sfoggiato alla prima di Endgame. "Lo hai fatto cadere ai tuoi piedi?".
"Chi?". "Come, chi?! Chris. Ho visto le foto in cui eravate insieme sul red carpet. Siete stupendi. Ho detto alle mie amiche che sei mia cognata, e di conseguenza mi hanno chiesto se potessi presentare loro il tuo affascinantissimo amico". Amico. Chris non ricopriva più quel ruolo da un sacco di tempo.
Immediatamente scoppiai in lacrime, e sotto il suo sguardo preoccupato confessai che Owen mi aveva lasciato. "Perché lo ha fatto? Credevo foste a quel punto. Avevo già scommesso con tuo fratello su un prossimo matrimonio celebrato entro la fine dell'anno. Perché ti ha lasciata?". "Perché mi ha chiesto se fossi innamorata di Chris ed io ho detto di sì". Nadya sgranò gli occhi e infine abbozzò un sorriso. "Sei innamorata?". "Perdutamente" risposi, finalmente consapevole dei miei sentimenti. Adesso l'unico problema restava il più complicato da affrontare: dirlo al diretto interessato.
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𝙎𝙢𝙚𝙡𝙡𝙨 𝙡𝙞𝙠𝙚 𝙩𝙚𝙚𝙣 𝙨𝙥𝙞𝙧𝙞𝙩 |
FanfictionSei al liceo, ed hai lo stesso migliore amico dai tempi dell'asilo. Lui si chiama Chris ed è tutto per te. Siete inseparabili e vi raccontate ogni cosa, senza escludere alcun dettaglio. Arriva il ballo di fine anno e non hai un accompagnatore. Lui v...