"Hey...ragazza? Mi senti? Come ti chiami?"
Sono solo voci ovattate quelle che sento e la vista è ancora sfocata. Pian piano, divento cosciente e mi trovo davanti due uomini, che imbracciano dei fucili. Scatto all'indietro. "Che volete?! Lasciatemi stare! Sono armata!" Esclamo cercando disperatamente la mia rivoltella ma non è nella solita fondina. "Tranquilla, non ti faremo del male, vogliamo solo aiutarti..." dice uno dei due. In quel momento, ritrovo tra l'erba la mia pistola e gliela punto contro. Loro alzano le mani ma non sono davvero intimoriti da me. Improvvisamente, mi rendo conto di provare un male fortissimo alla gamba, sta sanguinando tanto, forse per quello ho perso i sensi.
"Sei ferita" dice uno. "Lascia che ti portiamo alla nostra comunità, così ti possiamo curare" continua. Scuoto la testa e provo ad alzarmi; con grande fatica ce la faccio. Ho il battito accelerato, sono spaventata e questi due non mi convincono. Provo a camminare ma non ci riesco e cado. La gamba continua a sanguinare. Uno di questi due uomini mi si avvicina. "Non puoi...". "Non ti avvicinare, cazzo! Ti giuro che sparo!" Esclamo con più voce che posso.
A quel punto, entrambi si tolgono il fucile e lo gettano a terra, lontano. Improvvisamente rassicurata, abbasso la pistola. "Se non la curi subito, potrebbe essere troppo tardi, lascia che ti metta almeno una benda che blocchi il flusso..." dice quello con un codino sulla nuca.
Lascio che si avvicini; sto per strappare parte della mia maglietta per fare da fascia, ma lui dice che non ce n'e bisogno perché ha delle bende sterilizzate nello zaino. Si muove in modo molto cauto e delicato. L'altro uomo si è seduto tranquillamente su un tronco tagliato e sta guardando il panorama. Come fa ad essere così tranquillo?
"Sei delle luci?" Mi chiede ad un tratto quello che mi sta medicando, probabilmente notando la piastrina che porto al collo. Rimango in silenzio. "Sai che anche io ero un membro delle Luci?"."Hai finito?" Chiedo io. "Sì, però non sei messa molto bene, ti hanno sparato, bisogna estrarre il proiettile il prima possibile e non ho qui gli strumenti necessari..." spiega voltandosi anche verso l'altro. "Lascia che ti portiamo a Jackson, non ci vorrà molto per sistemarlo, abbiamo degli ottimi medici" spiega quello che prima ammirava il paesaggio. "Cos'è Jackson?" Chiedo diffidente. "È quella città laggiù, la vedi?" Dice, indicando una città lontana. La gamba mi fa sempre più male ma non mi fido e sono spaventata. "No" rispondo alzandomi con fatica. "Non posso venire" dico. "Grazie dell'aiuto". "Non resisterai un altro giorno qui da sola, ci sono molti infetti nella zona e i cacciatori sparano a vista" continua con voce più decisa quello che mi ha medicata. Improvvisamente barcollo, sto davvero perdendo troppo sangue e sta iniziando a girarmi la testa. Le mie palpebre diventano improvvisamente pesanti e il mio corpo perde le forze necessarie per reggersi in piedi. "Hey, hey! Rimani con me!" Esclama uno dei due. Mi sento sollevare e mettere in sella ad un cavallo, ma poi perdo completamente i sensi.
"Charlie... Charlie.. Mi senti?" Dice una voce femminile. Apro leggermente gli occhi e vedo intorno a me quattro persone. Riconosco leggermente i due uomini che non so quanto tempo fa mi hanno trovata nel bosco e le altre due persone sono donne: una bionda e una vestita di bianco. "Dove mi trovo?" Dico in modo molto confuso. Faccio fatica a tenere gli occhi aperti e mi sento estremamente debole. "Sei a Jackson, Charlie, sei al sicuro qui" mi risponde una delle due donne. "Voi chi siete?" Chiedo ancora mentre cerco di non riaddormentarmi. Mi fanno sollevare il busto. Prendo consapevolezza dell' ambiente che mi circonda: sono in una stanza con colori tenui e il mio braccio è collegato ad una sacca rossa. Guardo la mia gamba ed è come se non me la sentissi più. "Io sono Claire, sono la dottoressa che ti ha operato. È andato tutto bene". Annuisco. "Mi sento strana... mi avete drogata?" Chiedo. Alcuni accennano una risata ma la mia non era una battuta. "É l'effetto dell' anestesia, svanirà tra non molto" dice Claire. Mi sento ancora gli occhi pesanti e per quanto mi sforzi di rimanere sveglia, il mio corpo ricade in un sonno profondo.
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Choices [ITA]
Adventure[COMPLETA] "[...] Tutto ciò per dirti che nonostante molte scelte siano solo nostre, alla fine, in un modo o nell'altro, anche altre persone ne rimarranno coinvolte, ma non possiamo farcene una colpa". In un mondo post apocalittico, dove ogni singo...