Capitolo 11

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Dopo esser uscita dall'hotel in lacrime, scappai nel mio posto preferito di Roma, il Pincio (il Pincio diciamo che un balcone di Roma molto grande che affascia su Roma). Amavo guardare Roma da quel posto. Sapevo che non mi avrebbero trovata, nessuno mi conosceva bene. Ormai erano passate ore da quando ero uscita, e non avevo neanche una chiamata persa. Si era fatta ora di cena, ma io ero ancora là, a guardare da quel "balcone" una delle città più belle al mondo. Si erano fatte le 22 e li cominciavano ad arrivare chiamate da ragazzi e mio padre. Spengo il telefono per non essere disturbata e comincio a farmi una passeggiata, -" Cazzo, quanto amo questa città"- dico mentre amiro il paesaggio. Anche se avevo spento il telefono avevo l'Apple Watch, guardò che ore erano -" O mi dio, sono le 1 di notte"- dico mentre riaccendo il telefono -" 64 chiamate perse, meglio ritornare in hotel"- dico correndo per ritornare in hotel

In hotel appena entrata trovo tutti quanti ad aspettermi, io ero morta sfinita, non avevo più fiato
-"MA DOVE CAZZO SEI STATA"- mi urlano in coro, HHAHAHAAHHA, in quel momento mi veniva troppo da ridere, ma era meglio non ridere. -"In giro"- rispondo -" ALLE 2 di notte, sai quante volte ti abbiamo chiamato"- mi dice mio padre arrabbiato -" Scusate"- gli dico mentre torno in stanza. Appena salgo in stanza mi raggiungono anche Fede e Nico -" Ma ti pare normale,alle 2 di notte " fare una passeggiata"- mi dice Federico arrabbiato -" Allora primo, non sei mio padre per dirmi qualcosa secondo, tu non comandi la mia vita"- gli dico mezza addormentata.Federico e Nicolò non hanno più aperto bocca e sono andati a dormire

~LA MATTINA SEGUENTE~

Manca 1 giorno ad Italia-Galles e sono molto in ansia, quindi per non distrarre la squadra non farò cazzate. Questa mattina non avevo proprio voglia di alzarmi, pensa un invece ad andare agli allenamenti.

Ero anche molto felice perché il giorno della partita mi sarei tolta il gesso

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Ero anche molto felice perché il giorno della partita mi sarei tolta il gesso. Una settimana e mezzo che ciò sto coso, rivoglio la mia mano. Bando alle ciance avevo famo, quindi era ora di andare a fare colazione. A colazione tutti mi guardavano, la cosa mi dava un po' fastidio, ma li lasciai guardare. Ad un certo punto arriva mio padre è mi dice -" T/N , TOGLITI LA FELPA"- io tutta stranita gli chiedo perché lui alzando il tono della voce mi dice -" HO DETTO TOGLITI LA FELPA E FAMMI VEDERE I POLSI"- . Mi spaventai un sacco, come cazzo faceva a sapere dei tagli, ma certo Martina. Io obbedì subito e mi tolsi la felpa facendogli vedere i miei polsi pieni di tagli. Comincia a piangere e mi abbraccia -" Non pensavo che saresti arrivata a questo punto, scusami, scusami tanto"- mi dice con le lacrime agli occhi. I ragazzi, ci erano rimasti a guardare per tutto il tempo, perfetto ora i ragazzi sapevano dei miei tagli.

~SKIPTIME~

Agli allenamenti, come sempre giocai con i ragazzi, soprattutto perché Matteo e Nico mi avevano sfidato, ed io alle sfide non perdo mai. A nessuno sembrava importare la cosa dei tagli, era meglio così, non ne volevo parlare, tanto meno con i miei amici. Dopo gli allenamenti mentre vado in bagno per cambiarmi qualcuno mi afferra la mano -" Cazzo, la smettete di prendermi la mano col gesso"- gli dico urlando finché non vedo il suo volto, -" Oh scusa se vuoi mi ne vado"- dice ironicamente -" ma magari"- gli dico mentre vado via. -" Ma che c'hai"- mi dice -" AHHAHAHSH, che c'ho, perché non vai a baciare Martina va"- gli dico con un tono da arrabbiata -" Io non mi sono baciato con nessuna, tanto meno con Martina"- cerca di spiegarmi, ma i mie occhi sano bene che cosa hanno visto. -" No è, l'altra sera, in corridoi"- gli dico -" Ahhh, non ho baciato io Martina è stata lei a baciarmi, stavo parlando con lei perché mi aveva chiamato e poi non so che cosa è successo e mi ha baciato"- alle sue parole mi blocco. Tanti anni fa ha usato la stessa tecnica, per farmi lasciare con Luca. -"Era tutto un piano"- sussurro, -"Martina sapeva che sarei passata per di la e quindi ha fatto in modo di vederti baciare con lei"- gli dico -" Non sto cap-"- non lo lascio finire la frase che gli strappo un bacio. Wow un bacio che è durato più di un minuto.

-SKIPTIME-

Tornati in hotel ero molto felice. Io e Federico torniamo in stanza e cominciamo a baciarci, finché lui non comincia un po' a scendere, comincia con il collo, avevo i brividi su tutto il corpo, poi la pancia la le farfalle erano veramente molte. Si lo stavamo per fare, fino a quando non entra Nico in stanza. -" Oh scusate, non volevo disturbare"- io e fede ci rialziamo subito. Vedevo quanto Federico voleva uccidere Nicolò, ma lo calmai accarezzandogli i capelli, quesì fantastici capelli color biondo. Fede si era addormentato si di me, ma io non avevo sonno. Quindi non so come ma l'ho spostato senza svegliarlo e sono andata da Matteo per giocare un po'.

Tiè 850 parole, sto capitolo la schifo, ma non ho tempo quindi non sono molto concentrata, spero che comunque vi piaccia

Un'amore nel pallone (fedexchiesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora