Capitolo 32

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FEDERICO
Io giorno seguente ci svegliamo presto per fare colazione con gli altri prima di salutarli e andare su al nord. Quando arrivò il taxi per portarci alla stazione di Termini, cominciamo a salutare tutti e salimmo per andare.

Partimmo presto così che potemmo prima fare dei giri a Torino con i miei, e così anche per mangiare in uno dei miei ristoranti preferiti. Il viaggio in treno sarebbe durato 2 ore e 26 minuti, sarebbe dovuto durare di più, ma abbiamo preso i biglietti per freccia rossa in prima classe per non essere disturbati, almeno, per non essere disturbato.

Il viaggio in treno è stato abbastanza lungo e noioso, ho dormito per quasi tutto il viaggio, solo quando siamo arrivati, T/N cominciò a scuotermi.
Non ho detto nulla ai miei genitori perché gli volevamo fare una sorpresa. Non gli ho detto nulla del fatto che mi sono lasciato con Chiara e che ora sto con T/N. L'unica persona che sa che stiamo insieme della sua famiglia è mia sorella.

Quando scendemmo dal treno c'era una macchina nera, ad aspettarci. La macchina è mia, me l'ha portata un mio amico che conosco da tempo, Alessandro.

Al: Fede come stai?. Come sono stati questi europei; sei andato benissimo. Sono molto felice per te.- Cominciò a riempirmi di domande. T/N ha una faccia stranita. Non gli ho mai parlato dei miei amici, ma solo dei compagni di squadra, è ovviamente, Alessandro non è della squadra.

F: bene bene grazie. Ah comunque lei è T/N, la mia ragazza.- Lei lo saluto con un cenno.
Al: la tua ragazza?. E Chiara?.- Stavo per rispondere quando T/N cominciò a parlare prima di me.
T/N: Si sono lasciati ovviamente, quindi preferire che non la nominaste più grazie.-

Sia io che Alessandro rimassimo a bocca aperta
Al: va bene scusa. Comunque queste sono le chiavi della tua macchina, ci vediamo in giro.- disse, ma quando stava per lasciarmi le chiavi in mano T/N le prese prima di me e cominciò ad avviarsi alla macchina. In meno di un secondo entrò dal lato del passeggero e chiuse la portiera forte.

Feci il giro della macchina ed entrai e mesi in moto.
Durante il tragitto notai che T/N era sempre distratta e con una faccia tipo scocciata.
T/N: ma perché non l'hai detto a nessuno?-
F: vuoi discutere ora, prima di arrivare dai miei?.-
T/N: perchè discutere, si può avere una conversazione normale senza discutere, vabbé ne parliamo dopo allora.-
Alla fine, per tutto il viaggio, nessuno dei due ha fiatato.

***

Quando arrivammo a casa dei miei nascosi T/N dietro di me per non farle vedere. Ad aprire fu mia madre che quando mi vide rimase a bocca aperta e mi abbracciò. Non so se vide T/N, ma la prima cosa che feci è stata quella di presentarla nel memento che mio padre arrivò ad abbracciarmi.

F: mamma, papà, lei è T/N, la mia ragazza.- Rimasero un po' scioccati alla rivelazione della cosa, soprattutto mia madre.
Fr(Francesca): Lo sappiamo, è venuta Chiara a casa da noi piangendo e in lacrime dicendo che l'avevi tradita con una ragazza veramente brutta.-
T/N mi prese la mano e cominciò a stringerla.
F: non so cosa vi abbia detto, ma l'ho lasciata prima di incontrare T/N, e comunque lei è molto più bella, guardatela.- Non dissero nulla ed io comincia ad entrare in casa non lasciando mai la mano della mia ragazza.

Ci dirimo dritti in camera mia per lasciare le valige. Nessuno dei due parlò, beh T/N ha ragione ad essere arrabbiata. Mi avvicinai a lei che era seduta sul letto a guardare la finestra. Le presi una mano e la portai alla mia vita. Mi abbassai fino ad arrivare alla sua faccia e le dissi "Sunshine" e la bacia sulle labbra.

Dopo quasi 2 minuti che ci stavamo baciando, ci staccamo e andammo in salone dai miei. Quando arrivammo trovamo solo mia madre in salone col telefono che stava scrivendo a qualcuno, mio padre invece era in cucina a cucinare qualcosa. Beh non li avevo avvertiti che stavamo per arrivare, quindi normale che non avessero cucinato niente.
Quando mia madre si accorse che eravamo arrivati tolse io telefono e lo buttò sotto di lei.

***

A tavola nessuno apri bocca, infatti c'era un silenzio imbarazzante.
E (Enrico): Allora come vi siete conosciuti?- disse mio padre forse per sdrammatizzare un po'.
F: durante gli europei, lei è la figlia del mister Mancini.-
Fr: prima o dopo aver tradito Chiara?- T/N tossì come se gli si fosse incastrato qualcosa mentre mangiava.
F: non ho tradito Chiara e tu come fai a sapere che ho "tradito" chiara?-
Fr: siamo sempre state buone amiche, nessuna ragazza che hai avuto o avrai la sostituirà.-
Mi girai verso T/N e vidi che aveva gli occhi lucidi, ma con lo sguardo alto verso mia madre. Le presi la mano e cominciai ad accarezzarla.

Ci fu un'altro minuto di silenzio prima che mia madre gli arrivò un messaggio. Dopo qualche secondo si senti il citofono suonare. Ad aprire andò . proprio mia madre, ma quando aprì si senti una voce familiare e femminile. Mi girai verso T/N, ma lei era già in piedi che andava verso la mia stanza dove alloggiavano momentaneamente. Due secondi dopo la vidi riuscire con la borsa, telefono e le chiavi della mia auto. Passo in mezzo a Chiara e mia madre senza neanche salutare.

Mi alzai di fretta e la raggiunsi per le scale, ma andava veramente veloce che raggiungesse subito il piano terra. Appena uscito dal palazzo la raggiunsi correndo e l'afferai  dal braccio facendo voltare verso di me.
Cominciò a piangere e cercai di abbracciarla, ma a questo, lei si scansò e si liberò dalla mia presa e si diresse di nuovo verso la macchina.

Un'amore nel pallone (fedexchiesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora