*Un capitolo prima vi avevo chiesto un consiglio, ci ho pensato su la notte ed ho deciso di tenermi la storia per me, almeno per ora. Ora vi auguro una buona lettura e buon anno*
Il fatidico giorno è finalmente arrivato. Un mese e passa ad aspettare questo maledetto giorno. Un messe e passa a pregare e sperare di arrivarci, ma eccoci qui, 11/7/2021.
Oggi mio padre aveva in mente di fare un semplice allenamento per non sforzare troppo i ragazzi. L'allenamento era di mattina, quindi mi dovetti svegliare almeno un'ora prima, almeno così ha detto mio padre. Lo dovevo aiutare a prepare il campo e il materiale.
Quando finalmente arrivarono i ragazzi, per prima così mio padre fecce un discorso d'incoraggiamento. C'era veramente tanta tensione nell'aria, infatti penso che per la prima volta, sia Fede che Nicolò non stiano scherzando ed stanno ascoltando mio padre. Capite? Ascoltando mio padre! Un evento unico che raro.
Dopo il discorso di mio padre, i ragazzi potettero finalmente cominciare ad allenarsi. Dovetti allontanarmi varie volte dal campo per rispondere a diverse telefonate e messaggi. Infatti non mi ero neanche goduta l'allenamento. Ce da dire anche ce l'allenamento è durato solamente 1 ora. Di solito mio padre arriva anche a 3 ore di allenamento, ma questo era agli inizi.
*****
T/n: lo sai se non mangi ora dopo non potrai più mangiare?- dissi a Fede che nel mentre era sotto la doccia. Non voleva pranzare. Roba da matti, il pranzo è il pasto più importante della giornata, e lui cosa? Lo voleva saltare.
F: lo sai che gioco a calcio da quando sono nato? Non servi che mi spieghi ciò che devo fare- rispose mentre usciva dalla doccia.
T/n: beh scusa se mi procupo di te- dissi con un tono arrabbiato.
F: non serve, sono molto in ansia per mangiare, magari più tardi posso mangiare una barretta proteica- disse mentre ci avvicinava a me per darmi un bacetto sulle labbra.
T/n: beh, io non rinuncio al cibo, quindi ci vediamo dopo-Neanche quando morirò rinuncerò al mio amato cibo. Il cibo è una parte di me, in tutti i sensi della parola. Tempo fa avevo un'amica, l'unica vera amica. Si chiamava Giorgia. Aveva dei problemi con il cibo, io ero veramente stupida ad non accorgermene. Mi mandava ogni giorno segnali molto ovvi, ma forse ero bionda.
Questa Giorgia non si vedeva perfetta quando in realtà lo era. Perfetta in tutto; scuola, lotta, disegnare. Io l'ammiravo tanto, perché anche se ai suoi occhi non era perfetta, ai miei occhi era la divinità in persona. C'è gente che dice "ma basta che ti porti una forchetta di pasta in bocca e basta" beh questo è vero. La difficoltà è dopo quando vai in bagno. Ti ficchi due dita in bocca fino ad arrivare alla gola, e poi puff. Tutto il cibo che hai mangiato va a finire nelle fogne.Ho perso Giorgia per vari motivi, ma una cosa gli ho promesso, quella di non saltare mai un pasto.
( Raga la mia Giorgia è viva 🧍🏽♀️, ma in questo periodo controllate sempre i vostri migliori amici, anche con domande stupide)Quindi eccomi qui diretta alla cucina dell'hotel per vedere che delizia ci hanno preparato per questo grande giorno.
T/n: della semplice pasta al sugo, seriamente?- dissi con un tono di tristezza.
M: si mia cara t/n- rispose in modo ironico Matteo. Non c'era Fede, ma almeno c'era Matteo a strapparmi un sorriso.Andammo a sederci nel grande tavolo che questa volta era molto vuoto, insomma così tanta gente oggi non mangia? Lo so che sono in ansia, ma insomma, il cibo è cibo. ( Mangiate sempre mie/miei cari )
T/n: tu non sei in ansia per la partita?-
M: un sacco, ma per la formazione non dovrei entrare se non per sostituire qualcuno, quindi sono molto calmo- disse con un tono strano
T/n: beh dalla tua voce non si deduce- dissi strappandogli un sorriso.*****
Dopo pranzo, come sempre, andai verso la mia camera, girai la maniglia della porta, e mi buttai sul letto che si trovava al centro della stanza. Fede non c'era, ma me lo aveva detto che sarebbe ritornato in stanza.
Preparai i vestiti per sta sera così almeno quando mi sarei svegliata dal mio riposino ero già pronta per entrare in doccia. Si anche in occasioni cosi importanti non salto il mio amato riposino. Niente di che, un semplice jeans nero, un top con la schiena scoperte e i miei amati anfibi neri platform della Dottor Martens.
Presi il telefono, impostai la sveglia per le sei del pomeriggio, missi il telefono e l'apple watch a caricare e andai a letto.
*****
Diciamo che ho aggiunto altri 5 minuti alla sveglia, che poi ci sono trasformati in 10/15/20 e così continua. Dopo il riposino non sono mai pronta, sis fisicamente che psicologicamente, soprattutto in questo giorno.
Presi il telefono per controllare che ore fossero " ma dai sono le 18 e 45 altri cinque minuti io li aggiungerei". Sapevo benissimo che se avrei aggiunto altri 5 minuti ci sarebbero trasformati in 30 minuti, quindi era meglio alzare quel cullo ed entrare in doccia.
Con quale voglia io mi sia realmente alzata non lo so, so solo che quest'acqua fredda è veramente d'aiuto. Mentre spalmavo lo shampoo nei capelli senti qualcuno entrare in stanza.
F: sono io tranquilla, volevo vedere se eri sveglia- disse Fede dall'altra parte della porta.
T/n: beh non sono a letto che dormo, quindi si, penso di essere sveglia.- dissi ironicamente. In quest'ultimo periodo sto usando un po' troppo l'ironia.
F: beh allora io vado, cerca di sbrigarti-"Cerca di sbrigarti" no ma serio, volevo restare a dormire per altre 8 ore se era possibile. Sciacquati i capelli li legai in una coda alta a comincia a spalmare il bagno schiuma sul corpo con molta velocità così "da sbrigarmi".
Uscì dalla doccia, e per prima cosa, molto ovvia è quella di asciugarmi il corpo, mettermi l'intimo e poi alla fine i vestiti. Ce stata una complicazione col top essendo che mi faceva uscire tutta la seconda scarsa che avevo.
Presi la mia borsetta e missi all'interno; rossetto, mascara, ammucchia, due mascherine in più e il pass del personale dello stadio. Senza quello non posso andare da nessuna parte.
~~~~~SPAZIOAUTORE ~~~~~
Sono le 2:24, volevo fare tutto il capitolo, ma come avrete capito dall'orario non mi è possibile visto che domani devo andare a scuola. Fatto sta che questa è la parte 1 del capitolo 29, ma lo conto come un'unico capitolo. Buona scuola in presenza 🦾🦾😭
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Un'amore nel pallone (fedexchiesa)
FanfictionDue "sorelle" partono con il padre Roberto Mancini, per allenare i ragazzi della squadra nazionale italiana di calcio. Federico chiesa. Numero 22 della nazionale e della squadra bianco nera che da anni domina Torino, è stato convocato per la prima...